domenica 30 settembre 2018

Il business dell'ovvio

Oggi ho scoperto di essere un Multipotenziale....

Finora ho sempre pensato di essere semplicemente volubile e incostante, mi sono definito poliedrico perché sembrava avere una connotazione quasi positiva...

E ora scopro che l'interessarsi a tutto, il cambiare progetti, il cominciare mille cose e l'annoiarsi presto è addirittura catalogato come tratto positivo della personalità...

E io che credevo fosse una specie di difetto...
Hanno pure scritto libri per mettere a frutto la multipotenzialità... e curiosando su internet si trovano un sacco di siti dove oltre a fare una analisi della tua multipotenzialità e di come farla diventare addirittura un business per fare il famoso "sacco di soldi"...

Poi ho guardato quali sono le linee guida per appunto far "fruttare la multipotenzialità e devo dire che non è che sia una cosa così rivoluzionaria...
Dice che un multipotenziale ha di fronte un sacco di opzioni per coltivare i suoi interessi e la sua poliedricità dedicandosi a più di un lavoro, oppure sfruttando il tempo che un lavoro lascia libero o inventandosi un lavoro o cambiare lavoro spesso...

E' come aver scoperto l'acqua calda...

Il merito di Emilie Wapnick, la tipa che ha scritto il libro di cui sopra, ha avuto il merito, come capita spesso, di essere la prima a definire e spiegare una cosa secondo me ovvia...

Ma ormai si sa, è l'ovvio che la gente vuole rendere speciale...
Oggi come oggi non credo sia possibile inventare qualcosa di nuovo, quindi ormai quello che si fa è rivisitare l'ovvio, o meglio, si racconta l'ovvio come se fosse chissà quale verità ispirata...

Il fatto è che ormai la gente vive senza pensare presa com'è dal tran tran quotidiano, dalle preoccupazioni, dal ritmo stressante che imponiamo alla nostra vita.

Perciò quando qualcuno ti racconta che puoi prendere in mano la tua vita e che puoi decidere la strada da percorrere sembra che ti dica chissà che cosa e che sia una persona chissà quanto ispirata e saggia, ma alla fine è come se ti dicesse semplicemente che il cielo è blu, ti sta dicendo una cosa che sai già, ma che per qualche motivo è rimasta incastrata in qualche meandro della tua mente e te ne sei dimenticato...

Non voglio dire che non sia utile sentirsi dire certe cose da qualcun altro, ma se ogni tanto magari cercassimo di stare un po' da soli con noi stessi interrogandoci su chi siamo e su cosa vogliamo magari riusciremmo anche a trovare molte risposte da soli...

sabato 29 settembre 2018

Un'altra giornata culturale


Cosa c'è di meglio in una soleggiata e calda giornata di fine settembre che andare a spasso per Milano a caccia di musei e cultura?

C'è da dire che girare in centro al sabato è una folle immersione in una folla esagerata, ma basta girare leggermente fuori dalle vie principali e la cosa diventa davvero piacevole!

Già la giornata è cominciata bene quando appena salito dal metrò in piazza duomo sono stato attratto dalla spettacolare voce di una cantante che sotto i portici del museo del 900 cantava l'aria della Regina della Notte del Flauto magico di Mozart... Forse una delle arie liriche che mi appassiona di più.

Per prima cosa sono andato al Grande Museo del Duomo (volevo andarci l'altro giorno, ma c'era coda per entrare...).
Non c'ero mai stato, ed è davvero impressionante, si vede più duomo nel museo che direttamente nel duomo... ci sono tantissime statue, parti strutturali e modelli in gesso e terracotta di molte delle statue che si vedono sulle pareti, la facciata e i pinnacoli del duomo. Quando si guarda il domm ce ne sono talmente tante che spesso non le si vede nemmeno... e quando si esce dal museo si vede la cattedrale con occhi diversi, alla ricerca delle statue viste all'interno...

Poi mi sono diretto al museo Poldi Pezzoli, ma arrivato in fondo alla galleria Vittorio Emanuele ho visto l'entrata del museo Leonardo3, che mi sono sempre chiesto cosa fosse e oggi mi sono tolto quella curiosità: è un'esposizione di modelli realizzati sui disegni di Leonardo, dalle macchine volanti alle armi agli strumenti musicali ecc... Molto interessante, interattiva e curiosa.

Quindi ho proseguito per il Poldi Pezzoli, seguito dal Bagatti Valsecchi, due musei che vale la pena di vedere sia le collezioni esposte che per gli ambienti stessi dei musei.

Infine per non farmi mancare nulla sono stato alla Galleria d'arte moderna, una esposizione davvero bella e fatta bene di quadri e statue nello scenario delle bellissime sale della Villa Reale di Milano.

Mi stava anche venendo l'idea di andare a visitare anche qualcos'altro, ma poi ho pensato che era meglio non esagerare... Va bene vedere e visitare, ma alla fine se si vedono troppe cose tutte assieme non le si apprezza più così bene... e poi mica scappano, restano lì in attesa che io vada a vederle...

E devo dire che, non per fare pubblicità o per fare il taccagno, ma aver fatto l'abbonamento che mi permette di entrare in praticamente tutti i musei di Milano senza pagare il biglietto è uno stimolo a visitare che prima non avevo e mi permette anche di scoprire posti di cui nemmeno sapevo l'esistenza...

venerdì 28 settembre 2018

Un viaggio molto caldo


Uno dei viaggi più caldi che abbia mai fatto è stato quando con mio fratello siamo stati in Giordania.

Un viaggio davvero bellissimo, pieno di fascino e di sorprese! E di temperature davvero alte...

Quando si parla di Giordania la prima cosa che viene in mente è il Tesoro di Petra, ma oltre il Tesoro in sé che è quella che sembra la facciata di una cattedrale scolpita nella roccia (ed è solo la facciata, a differenza di quanto ci ha fatto credere Indiana Jones non c'è un dentro... E' proprio solo la facciata e uno stanzino dietro l'apertura che si vede...) ci sono un paesaggio e un sito archeologico davvero notevoli!

Per arrivare al Tesoro si passa ai piedi di una lunga e profondissima fenditura nella roccia, le pareti incombono sui due lati e si vede solo su in cima una stretta striscia di celo fra i bordi di roccia, un'esperienza che lascia senza fiato!
Poi a un certo punto la fenditura finisce e ci si trova nello spiazzo dove sorge il Tesoro.

Da lì si estende poi una zona archeologica enorme con resti romani, tombe antiche e altre "sculture" simili al Tesoro.

Un'altra sorpresa è stato il sito di Jerash, un grande sito con rovine Romane di dimensioni davvero imponenti e un teatro conservato benissimo.

I Castelli nel deserto, fortezze nel bel mezzo del nulla. I paesaggi montani dove si intravedono fenditure profondissime.

Il mar Morto, dove io credevo non fosse così vero quello che si vedeva nelle foto della gente seduta tranquillamente in acqua a leggere il giornale... e invece lo è... è quasi come sedersi dentro una sorta di gelatina salata... molto salata...

E poi il deserto! Un giro in jeep scalcagnata nel deserto dove ci saranno stati quasi 60° alla ricerca di incisioni rupestri e fossili.

Il vento caldissimo di Aqaba (anche lì saranno stati 50 gradi), che uscendo dall'albergo era come essere investiti dal getto di un enorme asciugacapelli dentro un bagno turco...

Un viaggio davvero bello e sorprendente!
Magari vi consiglio di non farlo proprio a ferragosto come abbiamo fatto noi...

giovedì 27 settembre 2018

My first lesson


Ebbene sì, dopo tante indecisioni e tante scuse per rimandare oggi ho avuto la mia prima lezione di inglese personalizzata, a domicilio, gratuita e tenuta da un insegnante superprofessionista (l'insegnante è Giuseppe e quello che ho scritto è tutto vero... non solo un modo per ingraziarmelo...).

La prima lezione è stata al livello decisamente basso... molto basso... al livello di "the pen is on the table"... anche meno... e in alcune parti ho avuto comunque da pensarci e ci sono state delle cose che devo memorizzare perché non le ricordo mai e faccio confusione...

Il mio inglese è decisamente a quel livello...
Conosco un sacco di termini e parole, e il mio vocabolario credo che sia abbastanza ampio... finché si tratta di leggerle, ma quando si tratta di pronunciarle o di capirle quando le dice qualcun altro o di comporre una frase di senso compiuto senza strafalcioni grammaticali, le cose si fanno decisamente più ostiche...

Perché già... quando le uniche cose che sai di inglese le hai imparate leggendo manuali di giochi di ruolo o manuali di informatica o giochi per il computer non è che sviluppi chissà quanto la conversazione o l'ascolto...

Quindi adesso a Giuseppe tocca l'ingrato compito di guidarmi in questo ostico percorso che abbiamo deciso di intraprendere...

Ma stavolta sono motivato a fare le cose per bene!

Devo arrivare finalmente a poter dire di capire l'inglese... anche perché, dopo aver fatto il curriculum e dato una piccola sbirciata nelle offerte di lavoro, mi sono davvero reso conto che è necessario...

mercoledì 26 settembre 2018

La Torta di Mele


Oggi è giorno di torta, e dopo aver fatto il solito sopralluogo nell'armadio e nel frigo con scarsi risultati, sempre le solite cose, ho avuto l'illuminazione!

Nel cassetto del frigo tengo sempre le mele, non è che ne mangi tantissime, ma sono un po' quel "bene di rifugio" che c'è sempre anche quando nel frigo non c'è nient'altro (ok, insieme alle patate...).

Quindi ho deciso di fare la Torta di Mele!

E' un secolo che non la facevo, ed è una torta che fin da quando eravamo piccoli è La Torta!

La ricetta è stata "tramandata" in famiglia da zie a cognate per poi arrivare ai nipoti (almeno a me...)...

Non è una torta di mele convenzionale, di quelle che alla fine sono come la torta che faccio di solito con sopra le mele, questa è decisamente diversa, particolare e soprattutto buonissssssssima!

La ricetta tramandatami prevede dosi davvero grandi, per un tortone che esce oserei dire enorme, perciò io, come faceva anche mia mamma che con quella dose faceva 2 torte, ho dimezzato le dosi, e così ve la propongo:

- 2 uova
- 200g di zucchero
- 75g di marsala (la ricetta direbbe secco, ma io uso quello all'uovo)
- 200g di farina bianca
- 50g di olio (io uso quello di semi)
- lievito (io metto una bustina intera anche se ho dimezzato le dosi...)
- buccia d'arancia grattugiata
- un pizzico di sale
- mele

Per prima cosa il lavoro più noioso... pelare e tagliare le mele a spicchi non troppo sottili ma nemmeno tanto spessi. Ce ne vanno tante, io per una torta di 25cm ne ho usato circa 4 etti...

Lavorare le uova con lo zucchero e il pizzico di sale, aggiungere il marsala e la buccia d'arancia (io quando non ho le arance la faccio senza, ma se ce le avete mettetela perché gli dà davvero un bell'aroma).

Aggiungere l'olio, la farina e il lievito e mescolare per bene.

Versare l'impasto in una tortiera oliata e infarinata (o rivestita di carta da forno... io olio e infarino perché mi piace di più, ma fate pure come siete abituati che va bene).

A questo punto prendete le mele e infilatele nella pasta... sì, gli spicchi di mela vanno infilati di coltello nella pasta, non solo appoggiati sopra, uno vicino all'altro fino a riempire per bene tutta la torta, per questo ce ne vanno così tante! E per questo viene così buona!
Tanto per essere chiaro ho messo anche la foto della torta prima di infornarla...

Poi in forno ai soliti 180° per circa 40 minuti, ma qui bisogna stare attenti, perché con così tante mele, soprattutto se sono mele un po' acquose, potrebbe servire più tempo per evitare che la pasta vicino alle fette di mela (quindi praticamente tutta...) resti cruda... fate la prova con un coltello vicino a una fetta di mela per vedere se è cotta o, se rimane pasta appiccicata sulla lama, lasciatela cuocere ancora un po'.

Ah già, un'ultima cosa... prima di toglierla dalla tortiera lasciatela raffreddare un po', se no rischiate che si rompe...

E buon appetito!

martedì 25 settembre 2018

Tutto (ma proprio tutto) può diventare arte



Oggi è cominciato il mio viaggio alla scoperta di musei e luoghi di Milano che non conosco!

Sono stato al museo Gallerie d'Italia, che nemmeno sapevo esistesse nonostante sia lì in bella mostra in piazza della Scala...

E' stata una visita veramente interessante, già i palazzi che compongono questo museo varrebbero da soli la visita, ma lo stile e l'allestimento dell'esposizione e lo rendono museo davvero bello, gradevole da visitare e molto interessante!

C'è arte che va dall'Ottocento in poi, e c'è una sezione con opere del '900...

E qui vorrei aprire una parentesi (che chiuderò al termine del post...)

L'arte del '900...
Premetto che non sono un esperto, che non sono un critico d'arte, che nemmeno mi sogno di mettere in dubbio la capacità artistica o la maestria degli artisti...

Ma nella mia ignoranza ammetto che la maggior parte delle opere di questo periodo io sinceramente non la capisco... o almeno mi lascia alquanto perplesso...

Nel museo delle Gallerie d'Italia c'è esposta un'opera che si chiama "Baco da setola" che potete vedere nella foto... la didascalia recita: Pino Pascali - Baco da setola - 1967 - sedici scovoli di setola acrilica su supporto metallico.
E' lungo quasi due metri steso su un piedistallo...

Per carità... se l'artista voleva stimolare l'osservatore con me ci è riuscito, l'opera mi ha divertito e stimolato! Se dietro c'è qualcos'altro io sinceramente non lo so...

Poi ci sono i famosissimi "Tagli" di Fontana (di cui uno è nella foto), quelle opere che sono delle tele da pittura bianche con uno o più tagli...
Devo dire che mi piacciono, e molto, ma quando le si guarda viene da pensare "beh... sono capace anche io di farlo..."... e questo lo si può dire davvero di tantissime opere che sono esposte nel Museo del '900 in piazza del Duomo... Che è stata la mia seconda tappa culturale della giornata.

Ci ero già stato, ma dopo il "Baco da setola" ho avuto l'ispirazione per il post e non potevo non andare al museo del '900 per affinare il giudizio... e fare un paio di foto...

Il museo è grandioso, allestito molto bene e bello da visitare... e come dicevo con tantissime opere di fronte alle quali resto, per usare un eufemismo, basito...

Come ho detto non conosco gli artisti se non di nome e non mi permetto assolutamente di sminuirli, ma come ho detto la maggior parte delle opere qui esposte non le capisco...

Alcune sono talmente "brutte" da essere scioccanti, e ci sta, un'opera dovrebbe trasmettere qualcosa, e non necessariamente questa cosa dev'essere ammirazione, anche la repulsione è un'emozione e un'opera che la ispira (ok, entro certi limiti...) secondo me può "valere la tela su cui è dipinta" come si usa dire.

Quelle che non capisco sono quelle opere che non trasmettono nulla, che ci passi davanti e ti lasciano indifferente, che dopo averla vista te la sei già dimenticata... ma come ho già ribadito "il mondo è bello perché è vario", e probabilmente quello che a me non trasmette nulla a qualcun altro potrebbe scatenare delle emozioni...

Però lasciatemelo dire... Se un artista è famoso a un certo punto può fare qualsiasi cosa che diventa famosa pure lei!
Un plauso all'artista che arriva al punto di rendere opere d'arte delle tele tagliate!

Viene da dire che quando uno è famoso può fare qualsiasi "cagata" che diventa arte... e a riprova di questo c'è la scatola di "Merda d'Artista" di Piero Manzoni (nella foto la n. 80 esposta appunto al museo del 900) che ne è la prova tangibile!

Chiamatela provocazione, chiamatelo cattivo gusto, chiamatela come volete, fatto sta che nessuno resta indifferente di fronte alla scatoletta di "Merda d'Artista", almeno una risatina se la fanno tutti...

Ma del resto, pensandoci bene, se un giorno saltassero fuori anche solo una lista della spesa scritta da Leonardo o Michelangelo (o delle loro "secrezioni" corporee...) avrebbero un valore incalcolabile....

lunedì 24 settembre 2018

I mitici Pizzoccheri


Ieri pranzo in famiglia per festeggiare il compleanno di mia sorella, nel menù Pizzoccheri!

Di solito quando preparo i pizzoccheri io (e anche mia mamma) vado a comprare la scatola di pasta già fatta e cucino quelli, ma ieri li ha preparati mio fratello freschi.

Non è una cosa complicata, ma io finora i pizzoccheri freschi li ho preparati solo in occasione del presepio vivente la notte di Natale e solo a scopo "dimostrativo", infatti una volta finito l'impasto prendevo tutti quelli pronti e li riimpastavo per poi ritagliarli di nuovo.... e non mi sono mai preoccupato di conoscere dosi o proporzioni delle farine per farli...

Allora ieri già che c'ero mi sono fatto dire da mio fratello come si preparano, così la prossima volta che mi viene il ghiribizzo di prepararli anziché comprare quelli secchi li preparo con le mia manine d'oro...

Per la pasta dei pizzoccheri le dosi dettate dalla "Accadiemiua del Pizzocchero" per 4 persone sono 400g di farina nera (di grano saraceno) e 100g di farina bianca, ma come dice mio fratello così diventano molto rustici, quindi lui di solito di farina bianca ne mette circa 150g o giù di lì.

Comunque... una volta mischiate le farine ci si aggiunge l'acqua e si impasta per bene il tutto, poi si stende col mattarello a uno spessore di 2-3 millimetri, la si taglia in strisce larghe un dito , poi si sovrappongono le varie strisce e si tagliano per la larghezza striscioline di circa mezzo centimetro (millimetro più, millimetro meno...)

Poi si mette a bollire l'acqua salata, bella abbondante con patate a pezzi non tanto grossi e foglie di verza tagliate a striscioline.

Quando bolle si butta la pasta e la si lascia cuocere.... finché è cotta... io la assaggio per vedere... dovrebbero essere 5-6 minuti

Intanto che la pasta cuoce si taglia il formaggio casera a pezzetti (circa 2 etti) e lo si mette in una insalatiera capiente.

Quando i pizzoccheri sono cotti li si scola e li si versa sopra i pezzetti di formaggio, poi si mette una bella sformaggiata di grana grattugiato.

Si prende il burro (non siate avari... la ricetta ufficiale dice addirittura 2 etti... io ne metto un cicinin di meno) e lo si fa rosolare per bene con aglio o salvia e poi lo si versa sui pizzoccheri

Si mescola per bene il tutto e Buon Appetito!

P.s. la foto l'ho presa in prestito perché ieri non ci ho pensato di fotografarli....

domenica 23 settembre 2018

Chi ha il pane non ha i denti

Oggi mia sorella mi ha chiesto: "c'è qualche mostra o qualcosa di particolare questa settimana a Milano?"

La risposta è stata "Sicuramente sì, ma devo dare un'occhiata per vedere cosa..."

A Milano c'è sempre qualcosa di bello, interessante, particolare o anche solo curioso da vedere o visitare! 

Quando ho dato "l'occhiata" ho trovato di tutto...
Mostre di quadri, di fotografia, di fumetti, di film, di mattoncini Lego, di abiti, di sculture...
E poi concerti di qualsiasi tipo di musica, teatro, balletti, esposizioni, fiere e chi più ne ha più ne metta..

E tutto senza bisogno dei "grandi eventi" come la prima alla Scala o la settimana della moda o il salone del mobile....

Qualunque siano i suoi interessi credo che a Milano, in qualsiasi momento, cercando un po', una persona può trovare una mostra o un evento che solletichi la sua curiosità.

Io a Milano ci abito, e spesso ci faccio giri senza meta per godermi la città, ma ammetto che raramente partecipo o mi informo su mostre o eventi in città, e la cosa in effetti è una mia pecca...

Ci sarebbero talmente tante cose da mettere nel "carnet di ballo" che alla fine si rischia di non farne nessuna...
Eventi, mostre e musei che richiamano gente, senza esagerare, da tutto il mondo, ma che quando ce li hai lì comodi non te ne rendi nemmeno conto e li lasci passare senza batter ciglio.
Musei, esposizioni e monumenti che sono mete turistiche rinomate a cui passi davanti abitualmente senza nemmeno saperlo o senza rivolgergli nemmeno uno sguardo...

Quante volte sono passato nella zona del cimitero Monumentale dicendomi "devo proprio andare a visitarlo" per poi dimenticarmene fino alla volta successiva che ci passo davanti...

E quante volte mi sono detto "Quest'anno voglio proprio andare alla Scala" per poi arrivare a fine stagione e non essermi nemmeno informato sul programma...

O davanti alla Triennale "Chissà com'è dentro, devo proprio andarci qualche volta"...

E il Bagatti Valsecchi, il Mudec, il museo egizio, villa Necchi, il Planetario.... 

E questo per nominare solo i più famosi...

C'è chi potrebbe dire, e non a torto, che chi ha il pane non ha i denti, e in effetti è così, ma credo che la gente raramente si accorge delle cose belle e preziose che ha sotto il naso, della propria città si tende sempre a vederne solo i difetti: il traffico, il ritardo dei mezzi pubblici, le zone degradate...

Le cose belle le si va sempre a cercare lontano, in altre città, in altri Paesi, in altri continenti...

Quest'autunno voglio dedicarlo (almeno finché non troverò lavoro) a scoprire e riscoprire tutte quelle parti di Milano che ho sempre visto ma mai visitato, quelle cose che mi sono sempre chiesto cosa sono senza mai darmi pena di scoprirlo... magari anche andare a concerti o teatri, che non ricordo nemmeno più da quanto tempo non vi partecipo... 

C'è solo l'imbarazzo della scelta...

sabato 22 settembre 2018

Un ritorno dal passato


Stamattina sono stato mattiniero e, guardando il telefono, ho visto, incredibilmente, un post di facebook che mi ha fatto svegliare all'istante!

Era lì, condiviso da una vecchia amica dell'università, col suo logo che mi ammiccava dallo schermo... credevo fosse un piccolo angolo di passato che veniva ricordato nel post, ma poi ho visto la data... 2018! Novembre! 18!... e ho subito acceso il pc per verificare se era tutto vero o era la solita fakenews....

Ah... ops... non ho ancora detto di cosa si tratta....

Parlo della riedizione di un evento di giochi di ruolo a cui negli anni novanta ho partecipato più volte, come spettatore, come giocatore, come master...
ImmaginariA!!!
L'ultima edizione è stata fatta nel 2001, e quest'anno ritorna!!!!

Quel post mi ha emozionato, mi ha fatto tornare indietro di almeno 10 anni... ah no... 20 anni... cavolo... come passa il tempo...

Ai tempi ero a Pavia, e a volte si facevamo i "pellegrinaggi" a Milano per andare a Pergioco, La borsa del Fumetto e la mitica Avalon, tutti negozi dove si entrava, si sbavava su tutto quello che era esposto (fumetti, miniature, giochi di ruolo, pitture e pennelli, giochi di carte, dadi... e chi più ne ha più ne metta) per poi uscire emozionati portando come fosse una reliquia quello che si era comprato (che di solito era al massimo una cosa... le disponibilità economiche degli studenti sono risaputamente limitate) oppure col luccichio negli occhi per quello che si era visto...

La prima volta che sono stato a ImmaginariA ero con un amico e, anche dopo l'intera giornata di convention, non potevamo mica andarcene solo perché l'ultimo metrò stava partendo... siamo rimasti fino a quando ci hanno praticamente buttato fuori con gli ultimi disperati che non si volevano allontanare dai tavoli da gioco... fatto sta che il metrò non c'era più, quindi abbiamo cominciato a camminare più o meno a caso (googlemap ancora non c'era...) nella notte Milanese.

E' stato forse il più bel giro di Milano che abbia mai fatto, a un certo punto, non chiedetemi come, ci siamo trovati in piazza del Duomo. Saranno state le 2 o 3 di notte... deserto, illuminato dalle luci gialle della piazza, silenziosissimo... entrati in galleria sentivamo l'eco dei nostri passi e nient'altro... un esperienza emozionante e davvero suggestiva....

Dopo la poetica passeggiata in piazza Duomo abbiamo ricominciato il vagabondaggio finché la stanchezza cominciava ad avere il sopravvento e il desiderio di trovare la stazione centrale cominciava a diventare una priorità... peccato che non sapevamo dove fosse né tanto meno dove fossimo noi... Fortuna vuole che chissà come ci siamo trovati di fronte alla stazione senza nemmeno essercene accorti... quindi alle 5, quando la stazione ha aperto i battenti ci siamo fatti un bel pisolo in attesa del primo treno che ci riportasse a Pavia...

E quest'anno ImmaginariA ritorna.... Non vedo l'ora!!!

venerdì 21 settembre 2018

Memoria e distrazione

Memoria e attenzione sono due cose che spesso vanno a braccetto, se uno è distratto probabile che poi non si ricordi le cose, se invece uno le cose vuole ricordarsele è meglio che stia attento...

Ma non è che sia proprio sempre così...

Alcune persone quando le parli sembra che pendano dalle tue labbra, poi se dopo un'ora le chiedi qualcosa riguardo a quello che vi siete detti prima cascano dal pero...
Altri per ricordarsi anche solo che devono alzarsi la mattina devono segnarselo sul calendario...

C'è chi si segna le cose col proverbiale nodo sul fazzoletto e poi si dimentica per cosa aveva fatto il nodo...

Io devo dire che le cose tendo a ricordarmele... a parte i nomi delle persone... per ricordare quelli faccio sempre una gran fatica...

Quando qualcuno mi parla difficilmente mi dimentico quello che ha detto, infatti spesso quando parlo con una persona mi capita di dirgli "si, lo so, me l'avevi già detto..."

Oppure mi ritrovo a partecipare a delle conversazioni e la mia attenzione è rivolta altrove, ma quando qualcuno dice qualcosa e io riprendo il discorso c'è sempre sorpresa "ma come... sembrava che non stessi ascoltando..."

Sarà anche per quello che ai tempi della scuola, medie, superiori e in parte anche università ho sempre studiato pochissimo, il mio cervello stava attento alle lezioni anche quando io ero distratto da altro...

Spesso mi meraviglio da solo delle cose che mi sono rimaste in testa dai tempi della scuola, oppure alcuni frammenti di conversazione avvenuti tempo fa che riemergono, o ricordi più o meno nitidi dell'infanzia, o brani e trame di libri che ho letto secoli fa, poesie imparate a scuola....

Una volta sono andato a visitare una casa museo dove il proprietario stesso ci ha fatto da guida. Giravamo nelle varie stanze e lui raccontava la rava e la fava di ogni particolare della casa, io mi guardavo intorno, osservavo di qua e di là, e raramente lo guardavo in faccia... e infatti lui era un po' infastidito da questo e si rivolgeva direttamente a Giuseppe (il mio socio... anzi ormai ex-socio.... con cui stavo facendo quella visita), che lo ascoltava con interesse decisamente più palese del mio.

Fatto sta che a un certo punto gli ho fatto una domanda su una cosa che stava dicendo e lui ci è rimasto di stucco... com'era possibile che io, che sembrava avessi la testa dovunque meno che lì, facessi quella domanda che era pure pertinente?
Ha guardato Giuseppe come per chiedere spiegazioni... e lui candidamente ha risposto: "non ci faccia caso, lui fa così, sembra perso nei suoi pensieri e distratto ma è sempre attento..." dopo di che anche la guida ha smesso di tirarmi occhiatacce...

giovedì 20 settembre 2018

Amico treno

E anche oggi mi ritrovo a scrivere il post in treno perché prima non ho avuto l'ispirazione...

Come già ho detto diverse volte io viaggio sempre coi mezzi pubbloci, treno, autobus, metrò, corriera ecc ecc...

Del resto se fossi in macchina mica potrei sfruttare il tempo del viaggio per scrivere, sarei impegnato a guidare, stare attento alla strada, insultare gli altri automobilisti, imprecare per il traffico e tutte quelle belle cose che l'auto implica...

Ricordo quand'ero all'università le partite a carte coi compagni di viaggio, oppure le grandi dormite che cominciavano prima di Monza e si concludevano dopo Colico... fortunatamente non mi è mai capitato di saltare la stazione perché dormivo, probabilmente avevo un timer biologico che mi svegliava prima di Morbegno per lasciarmi il tempo di scendere...

Per un anno abbondante, quando ho cominciato a lavorare a San Donato e facevo il pendolare da Pavia, di mattina riuscivo a dormire sodo, spesso in piedi nella calca dei pendolari, per l'intera mezz'oretta che passavo sul treno...
Di sera al ritorno invece leggevo avidamente, ed è stato proprio in quel periodo che avevo la fobia di restare senza un libro da leggere e ho cominciato a comprarne in modo quasi compulsivo...

Insomma... qualcosa da fare in treno lo trovo sempre, che siano cruciverba, libri, post, giochini sul telefono, pisolini... e il viaggio passa via senza problemi e preoccupazioni.




mercoledì 19 settembre 2018

Le classiche

Oggi sono andato sul classico, senza inventare più di tanto, ho preparato le polpette di carne in umido!

Stavolta l'ispirazione per le polpette mi è venuta quando aprendo il frigo ho visto due tristissime vaschette con dentro delle tristissime zucchine appassite e delle carote quasi mollicce che mi guardavano con sguardo supplicante "ti prego non sciuparci... non farci andare a male... mangiaci...."

Di mangiarle così non ne avevo proprio voglia, allora mi sono ricordato che avevo comprato la carne trita proprio per momenti come questo!

Quindi ho fatto scongelare la carne trita, l'ho impastata con le mani un po' così da sola, poi ci ho aggiunto l'uovo il sale e il pepe... e a questo punto ho usato una forchetta perché mi faceva un po' senso impastare l'uovo con le mani...

Poi ho preso le tristi verdure, ci ho aggiunto anche una cipolla e ho tritato per bene il tutto!

Quindi una volta che ho potuto ricominciare con le mani (appena l'uovo si è un po' fatto dentro nella carne) ho aggiunto il trito di verdure e una bella dose di grana grattugiato alla carne e mi sono divertito a impastare il tutto per bene, aggiungendo un po' alla volta il pangrattato finché la consistenza è diventata abbastanza solida da poterci fare delle belle palline

E devo dire che dà sempre una certa soddisfazione impastare le polpette...

Poi visto che l'idea era di farle in umido non le ho fatte piccole come quando le faccio fritte o al forno, ma abbastanza grandine, ho preso la mia megapadella e le ho messe sul fuoco bello vivace con un filo d'olio. Poi ho sfumato per bene con un po' di vino rosso rigirandole un po' e quando si è asciugato tutto ci ho aggiunto un po' d'acqua.
Pensavo anche di metterci un dado... ma tutto dipende da quanto sale si è messo nell'impasto...

Poi ho abbasso la fiamma, metto il coperchio e lascio cuocere; quando l'acqua si asciuga rigiro le polpette e ne aggiungo altra e così finché non sono cotte...

Per capire se sono cotte... boh... io ne ho sacrificato una tagliandola a metà per vedere com'era dentro e assaggiarla...

Poi le metterò nel congelatore pronte da scongelare e scaldare appena ne avrò voglia!

martedì 18 settembre 2018

Strascico d'estate

Ed eccolo che arriva... 
Si nasconde subdolo dietro a questi strascichi d'estate: belle giornate che sembrano ancora estive, dietro temperature e afa degne del mese di luglio, dietro alle zanzare che sembrano rinate a nuova vita...

Gli unici indizi sono le cimici marroni che si accalcano sulla zanzariere per entrare in casa, quel nuvoloso mattutino accompagnato da quella pioggerellina che non sai se aprire l'ombrello o no, dalle frotte di studenti schiamazzanti che sciamano sui mezzi pubblici...

No, avete sbagliato, non sto parlando dell'autunno, quello ci sta che arrivi, con gli alberi che si tingono delle tonalità dal giallo al rosso, con l'aria tersa e leggera dei primi frescori, con la copertina in più sul letto e magari anche il pigiamino...

Quello di cui parlavo è il "cambio di stagione"... non tanto il dover riordinare gli armadi, io ho un armadio ed è tutto lì, a seconda della stagione tiro fuori una maglietta o un golf di lana... e nemmeno delle giornate più corte o dell'ora che cambia.

Quello che subdolamente mi sta saltando addosso è il "mal di cambio di stagione"... una volta, quand'ero giovane... ok, diciamo fino a pochi anni fa, subivo il cambio di stagione solo a primavera, da un po' di tempo in qua anche l'arrivo dell'autunno ha cominciato a fare brutti scherzi.

E' come se mi stessi preparando a un letargo anticipato, dormo tutta la notte, mi sveglio stanco e con la voglia di tornare a dormire e le energie sembrano esaurirsi solo con la fatica di respirare... non ho fame (ok, questo può anche andare bene per un po'....), non ho voglia di uscire, non ho voglia di stare in casa....

Alla faccia dei programmi per il mio primo periodo di disoccupazione... altro che spostare, riordinare, inventare, fare e disfare... mi sembra di fare fatica anche solo a esistere...

Ma se va così mi va pure bene... meglio un po' intontito e fiacco che con malanni vari...

E i buoni propositi sono solo rallentati, non abbandonati...

lunedì 17 settembre 2018

Il panico da dentista

Penso che nessuno al mondo di fronte alla prospettiva di una visita dal dentista faccia salti di gioia...

Il dentista è forse il medico che tutti più o meno abbiamo avuto la necessità di consultare, ma nonostante questo è quello che ci fa più paura.

Io avevo un vero "panico da dentista", anche solo l'idea mi faceva venire la pelle d'oca.
Anche solo il rumore del trapano sentito dalla sala d'aspetto mi faceva venire i brividi, figuriamoci quando quel trapano era nella mia bocca...una volta seduto su quella sedia ipertecnologica con cavi e cavetti e aggeggi dall'aspetto inquietante mi ritrovavo rigido come un pezzo di legno, con il panico negli occhi e osservavo il dentista come se fosse un aguzzino pronto a divertirsi nella mia bocca...

Purtroppo la mia boccuccia, anche se fortunatamente ha i suoi bei dentini dritti, ha sempre avuto bisogno di revisioni dentistiche e ho sempre dovuto farmi coraggio e ingoiare il panico...

Poi quando mi sono trasferito qui a San Donato, nel lontano 2001, ho trovato un dentista che mi ha fatto passare la paura!
Sarà che mi ha sempre messo a mio agio, sarà che è simpatico, sarà che anche le assistenti sono simpatiche, sarà che anche i suoi collaboratori sono simpatici, sarà che quando arrivo ha già lì l'anestesia pronta, fatto sta che ormai andare dal dentista non mi fa più paura! E me ne ha fatto di tutti i colori! Carie, ricostruzioni, devitalizzazioni, estrazioni... e chi più ne ha più ne metta!

Ma ormai quando mi siedo sulla sedia mi trovo comodo, a volte mi farei anche un pisolino...

Poi la cosa assurda del dentista è che quando sei lì con la bocca aperta e piena di strumenti comincia a chiacchierare e a fare battute e ti fa pure delle domande e tu cerchi di non ridere o provi pure a rispondere... ma la cosa di solito si risolve con una specie di mugugnio e una raccomandazione di tenere la bocca bella aperta...

E va bene così, ormai la paura del dentista non mi appartiene più!

domenica 16 settembre 2018

Troppa ispirazione

Oggi sono in ritardo col post... e per trovare qualcosa da scrivere ho gironzolato un po' su internet e sui social... e come al solito ho trovato di tutto, anzi direi che ho trovato troppo...

Si comincia con Facebook e si scorrono i vari post degli amici dove si trovano, fra post di polemica e post di auguri, un sacco di belle frasi, aforismi, battute ridicole e pensieri profondi, molti davvero belli, altri davvero spiritosi...

Ognuno potrebbe essere un'ispirazione per un bel post...

Il problema è che quando cominci a leggerne uno dietro l'altro appena hai finito di leggerne uno ti sei già dimenticato quello che avevi letto un secondo prima... e di solito continui a scorrere i post senza nemmeno renderti conto che il tempo passa...

E alla fine in testa hai ancora meno di quello che avevi prima perché tutte le cose che hai letto sono riuscite solo a fare ancora più confusione nella testa di quella che già avevi, e trovare un pensiero coerente diventa ancora più difficile...

Questo è il caso classico di quando dico che su internet non si trova tutto, si trova troppo...

Alla fine mi sono staccato da citazioni, post e filosofia da social e ho deciso di scrivere esattamente quello che ho fatto nell'ultima mezz'ora... cioè assolutamente niente di costruttivo...

Perciò un consiglio: se volete passare un po' di tempo a cazzeggiare e farvi magari 2 risate un giro fra i vari post di facebook è l'ideale.
Ma se cercate di cavarcene qualcosa di utile vi consiglio di cambiare programma... C'è troppa roba, troppi argomenti, troppe cose fra cui scegliere... ed avere troppe cose fra cui scegliere rende la scelta ancora più difficile...

Meglio trovare l'ispirazione dal panorama, da quello che ho fatto oggi... persino dal  muro bianco di casa mia... e raccogliere quell'unico pensiero volante che passa in testa per costruirci sopra qualcosa che riempia il piccolo spazio del post...

sabato 15 settembre 2018

Nuove rubriche



Oggi per "festeggiare" la chiusura del sito di Armonia è Salute ho pensato di pubblicare su scienza spicciola una nuova serie di rubriche che facevano parte del sito.

Ho aggiunto le rubriche che riguardano la nutrizione e ne ho aggiunte alla categoria apparato locomotore

Le trovate elencate in bell'ordine cliccando QUI...

Diciamo che la scelta della pubblicazione di questi argomenti non è del tutto casuale...

La parte sull'apparato locomotore dove si parla anche di problemi tendinei, articolari ecc... mi tocca da vicino visto come è messo il mio braccio... che migliora e che ormai è sistemato, ma sapere le cose non fa mai male...

La parte sulla nutrizione è invece per ricordarmi (e ricordare a tutti) che mangiare bene è importante... non si può mica andare avanti solo a pane e formaggio, che sarà pure comodo, ma che forse alla lunga non dà un apporto nutrizionale tanto completo...

Quindi in questa prospettiva oggi ho tenuto a riposo il braccio massaggiando un'amica e poi continuando l'opera di "sistemazione spazi" in casa spostando, trascinando e sistemando scatole e materiali vari...
...ok... appena finito prometto che lo tengo a riposo...
Però ci ho messo su il ghiaccio e l'unguento....

E per pranzo un genuinissimo yogurt da mezzo chilo...
Ok, non avevo fame e mi sentivo il pancino un pochino sottosopra... ma non credo che basti come scusa...

Però ho fatto la spesa e per cena posso preparare quello che voglio e poi mangiare anche la frutta... vedremo...

venerdì 14 settembre 2018

Inizia un nuovo capitolo!

E oggi credo di poter dire che è il mio primo giorno da disoccupato...

Ma per ora la cosa non mi preoccupa, ho un sacco di cose da fare e diverse cose in programma.

Per prima cosa devo mettere via tutte le cose che ho riportato a casa dal centro e questo implica che devo riordinare per bene casa e cantina per poterle sistemare, perché per ora sono letteralmente appoggiate lì dove c'era spazio...

Poi devo completare il curriculum in modo che sia allettante per i datori di lavoro e cominciare a fare ricerche per vedere cosa offre il mercato per un quarantacinquenne ex informatico, ex massaggiatore, ex dipendente e ex lavoratore in proprio ecc ecc... un sacco di ex...

Quindi mi sono ripromesso di imparare finalmente l'inglese, e visto che ho il supporto del mio socio (ormai ex socio), che di lavoro fa proprio l'insegnante di inglese, forse stavolta sarà quella buona...

Poi ci sono un sacco di cose che voglio fare!
Mi dedicherò nuovamente alla creazione e prova sul campo del gioco di ruolo che sto progettando e che è lì in attesa di essere ripreso in mano e cercherò di capire se in qualche modo potrà diventare qualcosa di più che un passatempo per me e i miei amici... magari qualcosa che possa anche servire per "pagare la pagnotta"...
Riprenderò a dipingere miniature che ho cominciato e che sono ancora lì ad aspettare qualche colpo di pennello.
Occasionalmente farò ancora qualche massaggio, stavolta per amicizia più che per lavoro.
...
Insomma... un sacco di cose...

E pensare che a volte mi è capitato di parlare con delle persone che mi dicevano "ah... se io fossi senza lavoro andrei in depressione... non saprei cosa fare tutto il giorno..."
Quando ho lasciato il lavoro di informatico sono passati diversi mesi prima che cominciassi a organizzarmi per aprire il centro massaggi... ma di annoiarmi o di essere in crisi perché non c'era il lavoro a occuparmi la giornata di certo non mi è mai capitato...

Ma comunque sono già preparato a scombussolare tutti i miei piani... magari trovo un lavoro subito e non mi resta il tempo di fare le cose in programma... magari invece ho il tempo di fare tutto ma capita qualcosa (tipo che so... una vincita al superenalotto) che mi fa cambiare le priorità...

Ormai si sa... il mio lungo termine è la settimana prossima... non sto tanto a guardare più in là...

Quindi si parte! E' ufficialmente iniziato un nuovo capitolo della mia vita!

giovedì 13 settembre 2018

Leggi rileggi e correggi

Come si capisce quando una cosa è conclusa?

Non parlo delle cose della vita o di chissà quali principi filosofici, mi riferisco al racconto che sto scrivendo per il concorso letterario a cui ho accennato qualche post fa...

Ho trovato una storia che mi piace, l'ho scritta, poi ne ho aggiunto qualche pezzo, poi l'ho riletta e ho fatto le correzioni ortografiche, poi l'ho riletta di nuovo e ho fatto una piccola modifica qui una là....

In pratica ogni volta che apro quel file (tipo due o tre volte al giorno) ci aggiungo/tolgo/modifico qualche pezzetto... cambio una frase, modifico un termine, sistemo la punteggiatura...

Ogni volta che lo chiudo mi dico che ormai è a posto, ma poi mi vengono in mente altre cosine che dovrei sistemare, o concetti che dovrei esporre in modo diverso...

Non è come scrivere il blog, qui quando scrivo un post lo butto giù più o meno a caso e poi nemmeno lo rileggo... e va bene così, tanto la nostra è una chiacchierata, quindi va bene se scrivo come parlo...

Ma scrivere un racconto richiede decisamente un certo grado di attenzione e pazienza... e autocritica e riscrittura di pezzi più e più volte... lo stile "colloquiale" del blog, con concetti e parole che cadono fuori dalla mia testa e finiscono sul post così come sono, non è molto adatto a qualcosa che si possa definire "racconto", quindi ogni volta che lo rileggo mi chiedo se quella frase è troppo in stile blog o se va bene...

Però ci siamo quasi!

Ancora qualche giorno di ritocchini e poi sarà pronto!

E metteremo alla prova di fronte a una giuria la mia... capacità letteraria...

mercoledì 12 settembre 2018

Closed


E oggi dopo un'attesa che mi è sembrata infinita siamo arrivati al giorno di chiusura del centro massaggi!

In questo momento provo sentimenti contrastanti:

sono dispiaciuto perché mi sarebbe piaciuto poter continuare con questa attività, è stata un'esperienza davvero bella, mi ha dato molto!
L'affetto e la stima che ci hanno sempre dimostrato i nostri clienti, l'aver potuto realizzare qualcosa che, a prescindere dall'esito economico, era un nostro sogno, la consapevolezza di aver fatto qualcosa di bello per noi stessi e per le persone che ci hanno seguito in questi tre anni e mezzo...
Tutte cose che hanno riempito di orgoglio e di soddisfazione il mio cuore.

Dall'altra parte sono sollevato, da quando a primavera abbiamo fatto i cosiddetti "conti della serva" e abbiamo preso la decisione di chiudere sono vissuto in un clima di aspettativa che, come già ho accennato in altri post, mi ha prosciugato le energie.
Per me il lungo termine è la settimana prossima, figuratevi cos'ha voluto dire stare 5 mesi in attesa del compimento di una decisione ormai presa...

Ma ora l'attesa è finita!
Manca solo qualche incombenza burocratica, ma, una volta sistemate le scartoffie, potrò finalmente rivolgere l'attenzione a quello che "farò da grande", cominciare un nuovo capitolo della mia vita, organizzarmi per il domani!

Ci saranno alti e bassi, potrebbe andare tutto bene subito o potrebbero esserci problemi... sarà un'incognita finché non lo vivrò, per ora sono solo contento di andare incontro a questa incognita!

martedì 11 settembre 2018

Il salame arrotolato



L'altro giorno avevo voglia di fare una torta diversa dal solito, ma non avevo voglia di scendere a fare la spesa quindi ho cominciato a guardare negli armadi per vedere gli ingredienti che avevo a disposizione per prepararla.

Ho trovato un vasetto di marmellata di datteri che avevo fatto questa primavera e hoi deciso che avrei usato quella!

La prima idea è stata quella di fare una crostata, ma non ne ero molto convinto.. poi ho avuto l'ispirazione!
Il rotolo con la marmellata!

Quand'ero piccolo il salame arrotolato (così lo chiamavamo) era il dolce per eccellenza!
Lo si faceva raramente, di solito in occasione dei compleanni e tutti ne andavamo matti!

Non ricordo quale ricetta si usava per farlo, probabilmente mi a mamma ce l'ha ancora scritta in qualche vecchio quaderno di ricette che andrò a ricercare, ma io ho usato la ricetta che si trova su internet... tanto per cambiare...

Si chiama pasta biscotto... non chiedetemi perché ha questo nome...

Prepararlo è piuttosto semplice, è quasi come fare l'uovo sbattuto che mangiavamo da piccoli... c'è solo un po' di farina in più...

4 uova
80g di zucchero
60g di farina bianca

Si montano gli albumi con un po' di zucchero, i tuorli con l'altro po' e poi si mettono insieme cercando di far restare il tutto bello gonfio e poi si aggiunge un po' di farina.
Io ci ho messo anche un po' di miele e un pochino di vaniglia, tanto per darle un sapore che se no è solo di uova..

Poi si versa nella teglia del forno sopra la cartaforno e si fa cuocere a 200/220 gradi per 6/7 minuti...  o comunque finché non comincia a prendere un pochino di colore.

Poi si sforna, si toglie dalla teglia con la cartaforno e la sfa raffreddare ricoprendola di pellicola, così resta bella umidiccia e morbida e non si rompe quando dovremo arrotolarla.

Una volta fredda ci si spalma sopra la marmellata (o la nutella, o la crema, o quello che si vuole) e si arrotola togliendo mano a mano la cartaforno che si è attaccata sotto la pasta in cottura.

Se si vuole si può anche spolverare di zucchero a velo o cacao...

Ed è fatto! pronto in quattro e quattrotto e ottimo per qualsiasi occasione!

lunedì 10 settembre 2018

Sei come il prezzemolo


L'altro giorno ho comprato il prezzemolo perché me ne serviva un ciuffetto da mettere nel pesce... e ovviamente ho dovuto comprare la solita confezione che di ciuffetti ne ha un centinaio...

Poco male, l'ho tritato con la mia bella mezzaluna e l'ho messo nel congelatore per usi futuri.

Si dice che il prezzemolo va dappertutto, ma io sinceramente ne uso davvero poco nelle mie ricette...
Quindi mi sono chiesto da dove è arrivato questo detto, e forse l'ho capito!

"Essere come il prezzemolo" vuol dire essere dappertutto, si dice di quelle persone che compaiono sempre in qualsiasi situazione e in qualsiasi posto... ma questo, nella mia esperienza culinaria, non lo trovo così rispondente alle qualità del prezzemolo.
Ma si dice anche di uno che si intrufola dappertutto, che si mette sempre in mezzo e che si intromette in tutto e qui non posso che essere d'accordo!

Avete mai notato che in qualsiasi fase della sua vita il prezzemolo ha la capacità di spuntare dovunque?

Ok, non ricordo come si comporta nell'orto... ma da povero cittadino senza orticello a casa mia la vita del prezzemolo a casa mia comincia quando apro la confezione: appena tolta la pellicola dalla vaschetta il prezzemolo sembra prendere vita, praticamente lievita e ti chiedi come faceva a starci tutto in quella vaschetta e ovviamente è la sua prima occasione per far cadere qualche fogliolina sul pavimento...

Poi vanno tolti i gambi... e chissà perché i gambi sono sempre lunghissimi... e lì altro giretto di pezzi di foglie e di gambi su tavolo e pavimento. Quando poi la vaschetta è quasi vuota allora sì che diventa una festa: un ammasso di foglie staccate, rametti minuscoli e pezzetti attaccati tuttoi intorno alla plastica... e a quel punto, quando decidi che puoi tritare tutto tanto quei rametti ci possono stare il prezzemolo attaccato come scotch alla vaschetta passa a spiaccicarsi sulle dita che cercano di staccarlo. E da lì passa al grembiule nella migliore delle ipotesi, sui pantaloni nel mio caso...

Poi va lavato... dopo di che ne trovi nel lavandino per almeno un mese, poi asciugato e lascia tutto il suo bel verde acceso sul canovaccio poi finalmente lo metti sul tagliere e cominci a tritarlo con la fida mezzaluna... peccato che il tagliere non è mai grande abbastanza e quindi ne va sul tavolo e sul pavimento esattamente nel punto dove due secondi dopo appoggi il piede...

Poi finalmente riesci a metterlo nella sua scatolina a chiuderlo e a metterlo via tirando un sospiro di sollievo... finché non guardi il tagliere e scopri che è più verde di un prato e la mezzaluna è ricoperta di uno strato che sembra muschio... cosa che succede poi anche alla spugna che usi per lavarli...

Ma ovviamente l'intrufolamento del prezzemolo non finisce lì... avete presente quando si mangia qualcosa con dentro prezzemolo? Basta una minuscola frazione di fogliolina tritata nella pasta o in qualsiasi cibo e possiamo stare sicuri che ce la ritroviamo fra i denti a fine pasto, anche dopo frutta e dessert quella rimane lì, a fare bella mostra di sé...

Quindi non so se il dire a qualcuno "sei come il prezzemolo" sia considerato un complimento o un insulto... magari nel dubbio meglio che dico qualcos'altro...

domenica 9 settembre 2018

Truculente storie per bambini


Oggi mi sono tornate in mente alcune filastrocche e canzoncine che raccontavamo e canticchiavamo da bambini...

E mi è venuto un po' di... nostalgia? No, mi è venuto un po' di coccolone...

Ma erano filastrocche tristissime e pure truculente!!!!

Una volta ho sentito qualcuno dire del girogirotondo che "casca il mondo casca la terra" era drammatico.... ma è niente in confronto ad altre filastrocche...

Vi ricordate il grillo e la formicuzza? Quell'allegra filastrocca dove andando alle nozze il grillo "cadde in terra e si ruppe il cervello" e la formicuzza che "per il gran dolore prese le zampine e se le ficcò nel cuore".... micidiale... altro che storiella...

Oppure la canzoncina che a un certo punto diceva "mamma non piangere che è ora di partire vado alla guerra per vincere o morire"...

O la ninna nanna "ninna nanna ninna oh, questo bimbo a chi lo do..." che dopo mostri e streghe arriva a "glie lo do al buon Gesù che non me lo ridà mai più"... E sogni d'oro...

Poi ovviamente le favole con le matrigne cattive per principio, lupi che mangiano i bambini, streghe buttate nel forno, genitori che abbandonano i figli nel bosco, bambine che muoiono povere sole e abbandonate... e via discorrendo...

E poi ci dicevano che erano i cartoni animati degli Uforobot che erano violenti, diseducativi e dannosi...
Ma daiiii insomma, Goldrake, Mazinga e tutti gli altri almeno erano evidentemente cose inventate, salvavano il mondo e l'unica cosa che si faceva male erano i robottoni...
Ma ai tempi c'era la campagna "antiuforobot" e chissenefrega se favole e filastrocche erano contomilavolte più violente e truculente...

Ancora oggi ogni tanto io e mio fratello glie lo rinfacciamo a mia mamma che non ci lasciava vedere i cartoni degli uforobot... Forse sarebbe meglio dire che non ce ne lasciava vedere quanti avremmo voluto noi... Ma fa niente... è sempre divertente vedere la mamma che si mette sulla difensiva e cerca di giustificarsi quando glie lo diciamo....

sabato 8 settembre 2018

Villaggi e vacanze


Fra i vari viaggi in solitario alcuni sono stati in qualche villaggio turistico in località di mare:
Ibiza, Gran Canaria, Sharm el-Sheikh, Mykonos.

La cosa comune di questi viaggi è stato ovviamente il villaggio turistico, quei posti dove potresti, soprattutto con le formule all-inclusive, passare l'intera vacanza trovando tutto senza fare neanche un passo fuori dalla struttura...

Che cambia è la gente che si incontra e il tipo di animazione che si trova...

Ma diciamocelo... il passare la vacanza "confinato" in un villaggio turistico, per quanto bello possa essere, non è che sia proprio nel mio stile...

Ok, in alcuni casi non c'erano alternative... a Sharm fuori dal villaggio c'era solo il nulla... e fra l'altro un nulla potenzialmente pericoloso, quindi lì la vacanza è stata nel villaggio... che comunque era enorme ed era facile evitare di annoiarsi... Era l'anno dei mondiali di calcio del Sudafrica e la sera tutti a vedere le partite... anche se l'Italia non è che ne avesse fatte tante... E poi mi ero fatto anche il viaggetto al Cairo.

Poi c'è stata Ibiza, c'ero già stato prima, ma in compagnia, stavolta invece il villaggio mi intristiva un po'. Sarà che avevo una camera strabella ma fuori dal "centro" del villaggio, sarà che non ho trovato grande compagnia, sarà che ho anche avuto un po' di mal di pancia, sarà che forse avevo fatto quella vacanza senza troppa convinzione, sarà magari anche che la volta prima che c'ero stato mi ero divertito davvero un sacco, sarà quel che sarà, fatto sta che di quella vacanza ricordo ben poco... e non ho nemmeno una fotografia di quel viaggio... non che di solito ne faccia chissà quante, ma nemmeno una vuol dire proprio che non è stata sta gran vacanza...

Poi c'è stata Gran Canaria. Bello, mi è piaciuta quella vacanza, e molto, ma quella è stata la settimana della mia vita dove credo di aver parlato di meno in assoluto... Più che in un villaggio ero in un albergo , dove nessuno parlava italiano a parte la persona dell'agenzia turistica. Allora passavo le mie giornate gironzolando per la città, facendo lunghe passeggiate nel deserto fino all'oceano, giocando con le onde sulla spiaggia lunghissima e piattissima... Una volta ero disteso sotto un ombrellone e ho sentito parlare in italiano un gruppo di ragazzi... mi sono voltato e dopo un po' gli ho detto: "scusate, non sto origliando, ma è da 4 giorni che non sento parlare italiano e che non parlo con qualcuno... e mi mancava..." alla fine ci siamo rivisti quella sera e un altro paio di volte...

E poi Mykonos! Quella sì che è stata una vacanza! Forse per il villaggio che era davvero carino, forse per le passeggiate mattutine in mezzo al nulla dell'isola per raggiungere una spiaggia che mi piaceva di più, forse per il mare cristallino, forse per le persone divertenti e allegre che ho trovato, forse perché si passava la serata in giro per le strade accompagnati tutta notte dalla musica delle discoteche che si riversava in strada facendo diventare discoteca tutta la città, forse perché.... non lo so, ma ho passato la vacanza a camminare di mattina, a fare il bagno in pomeriggio e a ballare di notte!

Insomma... alla fine ho capito che non è tanto dove vai, e nemmeno quanto è bello o grande il villaggio turistico o quanto sia bella la meta, è tutto nello spirito che ti porti con te, è quello che rende la vacanza indimenticabile!

venerdì 7 settembre 2018

Boh

"Ma cosa farai dopo?"
"Ma ti troveremo ancora per ricevere dei massaggi?"

Queste sono le domande a cui sto rispondendo più frequentemente nell'ultimo periodo...

O meglio, queste sono le domande che mi vengono poste più di frequente in quest'ultimo periodo... e mi piacerebbe sapere la risposta...

Alla prima domanda la risposta è
"Ma... non so, intanto voglio concludere con tutte le pratiche per chiudere il centro massaggi, poi mi comincerò a guardare intorno per vedere quali possibilità ci sono..."

Alla seconda invece
"Guarda... non credo che continuerò in questo ambito, ma non si sa mai, se così fosse ti farò sapere dove mi puoi trovare...:"

Insomma... in pratica entrambe le risposte si potrebbero riassumere con un bel "Boh"

Ma devo dire che la cosa non mi turba, per adesso per la testa ho solo la voglia di concludere questo capitolo della mia vita, manca meno di una settimana, ma ogni giorno mi sembra che duri un mese...

Quindi è inutile che mi faccio domande adesso sul dopo, mi darei solo risposte deprimenti o poco ottimistiche visto dove ho la testa, meglio non pensarci e rimandare quei pensieri a quando sarò a mente fresca e svuotata.

Intanto come dicevo ho ancora almeno una settimana di Boh, e mi rendo conto che questo stato d'animo si riflette parecchio anche nei post degli ultimi giorni... ma cosa posso dire... abbiate pazienza...

Anche il Boh avrà una fine, e la sua fine sarà l'inizio di un Boh ancora più grosso ma con meno ansia addosso!

giovedì 6 settembre 2018

Si torna in cucina!


L'ho già detto... ma l'estate ormai è finita
E con la sua partenza torna la voglia di cucinare!

Eh sì, d'estate l'idea di mettersi ai fornelli e di mangiare cose calde mette parecchio a disagio, già tagliare due pomodori e due foglie di insalata è una fatica...
Ma stasera, col vento forte che preannuncia un temporalone la voglia di cucinare è tornata!

Quindi sto preparando un bel risotto coi calamari!

Li ho comprati l'altro giorno pensando "ma si dai, mi fanno gola, prima o poi li cucinerò" e stasera è la serata giusta!

Dopo averli scongelati li ho tagliati a pezzetti e ho tenuto l'acqua da parte per usarla per cuocere il riso.
Poi ho affettato belle fini anche due scalogni (quelle cipolline piccoline e che fanno piangere tantissimo quando le tagli) che ho messo a soffriggere in un po' di olio.

Ho aggiunto i calamari a pezzetti e ho fatto rosolare per un po' quindi ci ho messo anche il riso e ho fatto andare a fuoco bello alto per un momento, poi ho sfumato con un bel bicchiere di vino bianco.

Poi ho abbassato la fiamma e ho aggiunto l'acquetta dei calamari (non mi sono ricordato di comprare i dadi per il brodo... ma forse è meglio così...) e ho fatto cuocere il tutto aggiungendoci acqua quando si asciuga.

Alla fine una grattatina di pepe e....

Buon Appetito!

mercoledì 5 settembre 2018

Il curriculum

Eh già, oggi mi sono deciso a preparare il mio curriculum vitae in vista della mia prossima attività di ricerca di un lavoro...

Nulla di complicato, ormai on-line si trovano tutti i sistemi più semplici per compilare il curriculum, e tutte le indicazioni per farlo come si deve. Basta scriverci le cose che si sanno fare...

Quindi armato di tutto il mio ottimismo ho cominciato la compilazione del mio CV.

E' la prima volta che devo farlo, nelle precedenti occupazioni non mi è mai servito farlo.

Quando ho ottenuto il posto di tecnico informatico lavoravo là già da quasi un anno e il curriculum è stata una formalità e nella mia seconda esperienza, quella di massaggiatore, ero io il datore di lavoro... e non ho chiesto il curriculum a me stesso...

Ma stavolta potrebbe servirmi, quindi meglio essere pronti!

Ok, primo passo: i dati anagrafici... e qui nulla di strano

Poi alcuni passaggi mi hanno dato un pochino di problemi....

Chiedono il tipo di ricerca. In pratica per quale tipo di lavoro presenti il curriculum.
e qui ho cominciato ad avere un dubbio... cosa scrivo?
"in cerca qualsiasi tipo di lavoro per cui non serva avere la macchina?"
non suona molto bene...
"So fare di tutto e se non lo so fare lo posso imparare, quindi potete offrirmi qualsiasi lavoro"
questo suona un po' pretenzioso
"non so di preciso cosa cerco, proponetemelo e poi io vi dico se va bene..."
e anche questo scartato per ovvi motivi...

Perciò dopo attenta valutazione ho omesso questo campo...

Poi: Titoli di studio... sembra semplice...
1) geometra... e qui ok
2) massaggiatore professionale... anche qui ok

E tutti gli anni di università non li metto da nessuna parte?
Ok che non mi hanno dato nessun pezzo di carta, ma ignorarli completamente mi sembra brutto...
Ma anche mettere università dal 1992 al 2000 senza laurea sembra che siano stati solo 8 anni di cazzeggio senza risultato...
Allora 1992/1998 università... nel '99 ho fatto il servizio civile, e nel 2000 ho cominciato a lavorare... ok, così suona un po' meglio...

E quindi il tasto dolente: lingue straniere!
Una volta uno metteva la lingua straniera e scriveva livello scolastico e tutti (senza ulteriori spiegazioni) sapevano che quella lingua l'avevi praticamente solo sentita nominare.
Adesso ti chiede il livello di conoscenza... e la cosa ti fa sentire davvero ignorante...
Frasi tipo
"Riesco a riconoscere parole che mi sono familiari ed espressioni molto semplici riferite a me stesso, alla mia famiglia e al mio ambiente, purché le persone parlino lentamente e chiaramente."
oppure
"Riesco a interagire in modo semplice se l’interlocutore é disposto a ripetere o a riformulare più lentamente certe cose e mi aiuta a formulare ciò che cerco di dire. Riesco a porre e a rispondere a domande semplici su argomenti molto familiari o che riguardano bisogni immediati."
O tanto per infierire 
Riesco a scrivere una breve e semplice cartolina , ad esempio per mandare i saluti delle vacanze. Riesco a compilare moduli con dati personali scrivendo per esempio il mio nome, la nazionalità e l’indirizzo sulla scheda di registrazione di un albergo.

Insomma quando ti ritrovi nei livelli descritti in queste descrizioni è frustrante... non era più semplice dire semplicemente "scolastico" che era esattamente la stessa cosa, ma non leggevi nero su bianco quanto davvero eri messo male con la lingua?

Per fortuna poi mi sono tirato sui un po' di morale nelle competenze digitali...

martedì 4 settembre 2018

L'egoista

Ci sono alcuni atteggiamenti che sono considerati difetti, uno di questi è l'egoismo.

L'egoismo è uno di quegli aspetti del carattere che porta a mettere se stessi al centro dell'universo.

Ritengo che non sia sempre una cosa negativa, anzi, spesso una piccola dose di egoismo ci permette di pensare un po' a noi stessi, ci rende coscienti del fatto che anche noi abbiamo il diritto di prenderci il nostro tempo per noi, ci dà l'energia per reagire alle "ingiustizie della vita" facendoci capire che anche noi abbiamo il diritto di essere felici!

Perciò non vergognamoci se a volte, invece di dire sempre a tutto ciò che ci viene chiesto, diciamo un no, non sentiamoci cattivi se qualche volta decidiamo di fare ciò che è meglio per noi piuttosto che ciò che "bisognerebbe fare"...

E' quello che chiamo sano egoismo, serve per non annullarci in quello che ci circonda e a prenderci lo spazio nel mondo che ci spetta.

Il problema è che la linea che separa il pensare a se stessi dall'egoismo vero e proprio è piuttosto sottile.

Quando questa linea viene superata l'egoismo da meccanismo di autodifesa diventa un atteggiamento distruttivo per le persone che ci circondano.

Quando l'egoismo non è più il pensare a se stessi ogni tanto, ma diventa la pretesa che tutti pensino a te e a soddisfare tue esigenze, perde qualsiasi connotazione positiva.

E a un certo punto quello che inizialmente era un favore chiesto a qualcuno diventa un fatto acquisito che non richiede più nemmeno un ringraziamento, anzi, implica un rimprovero se manca, quelle cose che prima erano un tuo e mio si trasformano in un mio e mio...

Quando uno diventa egoista di solito nemmeno se ne rende conto, perché alla fine quello che gli altri fanno per lui non è altro che quello che devono fare.
Non è cattiveria, è solo dimenticarsi che bisognerebbe sempre ringraziare quando qualcuno fa qualcosa per noi e che a questo mondo nulla ci è dovuto.

Poi certo... c'è anche chi è egoista e basta, senza scusanti, cosciente e felice di esserlo, ma questa è un'altra storia in cui preferisco non addentrarmi...

lunedì 3 settembre 2018

Vi presento il Tappabuchi

Ho deciso!

Oggi inauguro un nuovo argomento per i miei post: lo intitolerò "tappabuchi"!

Saranno post molto brevi, dove scriverò solo un pensiero veloce!

Perché?

Perché ci sono giorni che davvero scrivere il post è un peso, e rischia di rovinare il motivo principale per cui ho cominciato a scriverlo e cioè una distrazione che fosse gradevole e leggera.

Quindi per non rovinare tutto e continuare a scrivere qualcosa tutti i giorni senza perdere l'entusiasmo, capiterà a volte che scriverò solo una frase, o solo un pensiero o una citazione o qualunque cosa mi passi per la testa in quei giorni dove per la testa non mi passa nulla...

Per esempio oggi il post sarebbe questo:

Finite le vacanze, finita l'estate,
finito il caldo torrido finite le zanzare,
Si torna al normale, ma cosa è normale?
Una vecchia abitudine che è dura a morire,
un nuovo traguardo che anela a venire...
E intanto vivacchio e scrivo di niente
di quel niente di cui piena è la mia mente

domenica 2 settembre 2018

Amici elettrodomestici

Che grande invenzione gli elettrodomestici!
Ce n'è almeno uno per fare qualsiasi cosa!

Per lavare, per asciugare, per pulire, per cucinare, da guardare, da ascoltare...
Eh già ormai non ne possiamo fare a meno!

Ma alcuni nonostante il fatto che siano utili non sono esattamente piacevoli da usare!

Per esempio il ferro da stiro!
Possibile che con tutto il progresso fatto dall'uomo non sia ancora stato inventato qualcosa un po' meno laborioso del ferro da stiro?
1) ci si impiega un sacco di tempo
2) d'estate col caldo è una tortura
3) alla fine del lavoro devo comunque piegare la roba per metterla nei cassetti e si ristropiccia...

Perciò soluzione: non uso più il ferro da stiro!
E non ci si accorge nemmeno!
Quando tolgo le cose dalla lavatrice vedo di stenderle belle distese, quando le raccolgo le piego per bene e le metto nel cassetto! E il risultato è ben poco diverso che quello ottenuto col ferro da stiro!

Poi c'è la lavastoviglie!
Ammetto che ci sono momenti, come dopo aver passato un pomeriggio a cucinare, che mi farebbe gola poter infilare tutto lì dentro, schiacciare un bottone e trovarmi poi piatti e stoviglie belli lavati... ma per avere la lavastoviglie dovrei rinunciare all'armadio delle pentole sotto il fornello!!!
Non se ne parla... e poi diciamocelo... a parte nei momenti di cucina compulsiva non è che sporco poi così tante cose...

Un altro elettrodomestico che non ho mai avuto è il fon... da quando tengo i capelli corti, e si parla di tipo 20 anni, non l'ho mai avuto nemmeno in casa...

Ma per il resto credo di avere qualsiasi cosa che si possa avere in casa...

In cucina mi manca solo la coocking machine che credo mi toglierebbe il divertimento del cucinare e la lavastoviglie di cui sopra, per il resto ho praticamente tutto... planetaria, robot, spremiagrumi, estrattore, fruste, coso a immersione, grattugia... quando vado in qualche negozio spero sempre di trovare qualcosa che non ho e che mi potrebbe servire... ma non c'è mai niente...

Invece per la casa anche lì ho tutto... magari qualcuno di questi dovrei anche usarli un pochino di più, come l'aspirapolvere, la lavapavimenti... e altri che ci sono periodi di largo utilizzo e periodi che sono lì solo a prendere polvere tele, radio, playstation, computer (ma è un elettrodomestico il computer?)... a no il computer lo uso tanto sempre...

Insomma... ormai la vita senza elettrodomestici è quasi impensabile... ma continuo a odiare quello che ha inventato il ferro da stiro...

sabato 1 settembre 2018

Dormire. Dormire, forse sognare

Cos'ho fatto oggi?
Ho dormito!

Sono uscito stamattina per due rapide commissioni, poi sono rientrato con la subdola lineetta di febbre che mi prosciuga le energie!

Lo so, è solo una lineetta... ma la odio! Mi è capitato di avere febbroni ben più importanti (38°, addirittura 39°) e non essere ridotto male come con quella lineetta malefica....

E' quella febbre che non è neanche febbre, che ti fa pensare che potresti ignorarla e fare le cose come se non ci fosse, ma appena prendi una maglietta e l'hai messa nel cesto della biancheria ti senti come se avessi spaccato sassi tutto il giorno...

Allora con le poche energie rimaste mi trascino sul letto e mi stendo un momento... così, solo per accontentare quella lineetta che poi magari mi lascia in pace... Resto lì, occhi chiusi, con quella sensazione di freddolino e il desiderio di coperte e quella sensazione di torpore che accompagna i sogni...

Poi mi alzo per andare in bagno e... è passata un'ora! Accidenti... però sembra andare meglio! Ci voleva!
Ma lei è ancora lì, appena mi siedo sul vater arriva e mi ripiomba addosso e rischio di addormentarmi lì seduto! Ma daaaai non vale! Non posso neanche fare i miei bisognini in pace....

Allora decido di ricorrere alle misure drastiche: preparo un bel tisanino speziato, mi stravacco un momento sul divano, mi metto su la copertina (quella coi coniglietti che non so da dove arriva ma che è che è così comoda)... e basta... crollo... avevo intenzione che so, di leggere, guardare la tivù, qualunque cosa... ma invece non ho fatto in tempo a bere il tisanino che sono ripiombato nel mondo dei sogni!

E sono andato avanti così tutto il giorno... letto, divano, divano, letto... Poi mi sono fatto forza e ho mangiato qualcosina (una mozzarella e una banana... mica mi metto a cucinare...) e ho racimolato qualche energia per fare il post... dopo di che prevedo una serata movimentata più o meno come è stato il pomeriggio....