lunedì 29 aprile 2019

Scorte di cibo da casa


E dopo una settimana a Gerola e un rientro carico di roba da mangiare era d'obbligo una cenetta come si deve!

Un piatto di linguine al nero di seppia (che con Gerola c'entrano poco, ma mia cognata me ne aveva  un pacchetto che a lei non piace e me lo sono fatto regalare) e qualche fettina di violino di capra.
Avevo anche preparato da portare giù un bel sacchetto di insalata dei prati (tarassaco) raccolta e pulita da mia mamma... ma gli occhioni da cartone animato di mia sorella quando l'ho nominato mi hanno intenerito e l'ho lasciato a lei...

Il violino di capra è una specialità della Valtellina, che avevo provato forse duecento anni fa e che volevo riprovare, ma o per dimenticanza o perché non è che lo si trova dovunque non avevo mai più mangiato.

Stavolta sono riuscito ad prenderlo e, con la scusa di fare un regalo di compleanno che ero sicuro sarebbe stato condiviso, a godermene il gusto "caprino".

Il primo impatto è stato "ma come faccio a tagliarlo?", ma il problema si risolve da solo... si chiama violino perché per tagliarlo si tiene come lo strumento musicale e si passa il coltello sulla parte superiore... ma onde evitare incidenti (il coltello che taglia in direzione del collo non è esattamente la cosa più sicura del mondo) ed evitare di arricchire i vestiti di aroma caprino, l'ho tagliato, più o meno nello stesso modo, ma appoggiandolo al tagliere...

E il buon ricordo che ne avevo (che poi pensandoci probabilmente è proprio solo un ricordo... chissà se l'avevo davvero già provato) non è stato deluso!

sabato 27 aprile 2019

Maleducazione utile


Lo so che il galateo dice che non si devono usare, probabilmente al monsignor Della Casa che lo ha scritto non si incastrava mai niente nei denti, oppure andava in giro con pezzetti di cibo in bella vista senza preoccuparsene troppo... e poi ditemi voi se è meglio il pezzetto di insalata fra gli incisivi o l'aver trasgredito a una delle sue norme!

Ovviamente parlo degli stuzzicadenti.

Non saranno la cosa più elegante del mondo, ne sono consapevole, ma quando ti si incastra fra i denti qualunque cosa sono indispensabili... e a me, qualsiasi cosa mangi, fra i denti mi si incastra sempre qualcosa.

Magari non proprio il cespuglio di prezzemolo fra gli incisivi, ma pezzetti di cibarie varie fra i molari sono all'ordine del giorno...

E in questi casi spesso non c'è spazzolino che tenga, è proprio necessario operare in modo chirurgico con lo strumento tanto discusso!

L'alternativa sarebbe passare ore a cercare di disincastrare le cose con la lingua mettendo in mostra una mimica facciale che poco si discosta dalle peggiori smorfie, anche peggiori di quelle che si fanno mentre ci si taglia la barba... ma queste ultime le si fa in privato...

Quando c'è quel qualcosa che senti fra i denti, tutti i pensieri sono lì, è impossibile concentrarsi su qualcos'altro, in quei momenti l'unico scopo della vita è quello di far terminare quel fastidio...

Lo stuzzicadenti in quattro e quattr'otto risolve il problema: due minuti di maleducazione per risparmiarsi quarti d'ora di crampi alla lingua, di boccacce e di nervoso.

venerdì 26 aprile 2019

Stupidi snekkini


Stupidi snecchini!

Sono lì, indifferenti nel loro pacchetto, hanno quell'aria innocente e spesso anche poco invitante, ma appena uno gli si avvicina scatta qualcosa e le dita si muovono indipendentemente da qualsiasi volontà ad afferrarne almeno 2 o 3.

E poco importa se è mattina, pomeriggio, ora di pranzo o subito dopo cena, quando uno di questi diabolici pacchetti comincia a orbitare ai margini del campo visivo è la fine!

Poi uno può pure dire che non gli piacciono, che non sono sani, che rovinano l'appetito e cercare qualunque motivo per non mangiarli, ma nonostante questo si continua a sgranocchiarne...

Finché, quando il pacchetto è finito o qualcuno prende il pacchetto e lo nasconde, uno si rende conto di quanti ne ha mangiato e gli viene un attacco di disgusto e l'incredulità di quello che ha fatto...

Con buona pace di diete equilibrate e alimentazione sana.




giovedì 25 aprile 2019

Facciamo giocare lo zio


A volte quando gioco coi miei nipotini c'è da chiedersi se sono io che faccio giocare loro o viceversa...

Ma del resto ormai lo sappiamo che sono più bambino io di loro in certe occasioni, soprattutto quando per giocare abbiamo a disposizione costruzioni, piste per le biglie o qualsiasi cosa che si possa costruire!

Io mi perdo via ad assemblare la pista delle biglie o del trenino o a costruire casette, macchinine o qualunque cosa mi venga in mente con le costruzioni. I bimbi sono felicissimi di giocare con quello che ho costruito. E il risultato finale è che siamo tutti contenti!

E guardando le espressioni di quelli che ci guardano giocare è evidente che si chiedono chi si sta divertendo di più, se io o i bimbi...

E non sempre la risposta è evidente...

mercoledì 24 aprile 2019

Tecnica e creatività


Oggi ho "studiato".

Preso dalla mia nuova idea di scrivere per partecipare a concorsi letterari, ho pensato che magari la lettura di qualche "manuale di scrittura" può essere una buona idea per farmi un'idea di cosa vuol dire "scrivere".

Non sono esattamente il tipo che "legge le istruzioni", la maggior parte delle volte quando faccio qualcosa vado "a braccio": provo, sperimento e vedo come va la cosa.

Ho fatto così quando ho scritto il racconto con cui avevo partecipato al concorso di San Donato, quando ho cominciato a scrivere il post (in effetti per questo continuo a fare così), quando ho cominciato a scrivere regole e ambientazioni per il mio gioco di ruolo, quando ho scritto i primi capitoli del thriller che ho cominciato qualche tempo fa e che è ancora lì in attesa...

Ma la prospettiva di scrivere un  romanzo per un concorso letterario implica che il romanzo sia prima di tutto concluso, non lasciato a metà arenato su uno scoglio di "boh, e adesso?".
In secondo luogo avere almeno un'idea di tecnica di scrittura è fondamentale, non è abbastanza buttare giù frasi e lasciar libero sfogo all'estro creativo per ottenere qualcosa di valido...
Leggere un sacco di libri di svariati generi e temi non ti rende automaticamente capace di identificarne le tecniche, almeno è così per me, io quando leggo mi immergo nelle storie e nelle atmosfere che il libro mi propone e non analizzo lo stile letterario o le strutture che sono alla sua base.

Quindi mi sono armato di manuali specifici che possano almeno indirizzarmi a un approccio più "scientifico" all'arte della narrativa.

Poi ovviamente il mio approccio allo scrivere sarà sempre lo stesso: buttare giù tutto quello che mi passa per la mente senza filtri e godere del piacere di scrivere fine a se stesso.

I manuali mi serviranno dopo, quando, dopo aver buttato giù pagine di parole a valanga, mi metterò a rileggerle e a correggerle, a darle un senso e un ordine perché possano diventare qualcosa di più di un groviglio di parole.

Userò quello che imparo dai manuali per rifinire e lucidare l'opera grezza che sgorga spontaneamente dalla mia testa.
E per farlo un approccio rigoroso e scientifico sarà indispensabile.

martedì 23 aprile 2019

Ora della nanna


Post in ritardo... ma stasera ho la scusa valida...

Pomeriggio a fare commissioni con la mamma e serata a sorpresa con nipotini, fratello e cognata!

E certo mica posso mettermi a scrivere il post quando ci sono ospiti...

Quindi dopo una giornata piovosa ma piena di attività eccomi qui all'alba delle 9 e mezza ancora col post da scrivere...

Ma ne valeva la pena!

E adesso, che è arrivata l'ora di andare a nanna e gli ospiti sono tornati a casa, siamo qui, io a scrivere e la mamma a sparecchiare la tavola, in un silenzio che sembra inverosimile...

Intanto però sono riuscito a mettere giù almeno queste poche righe... e per stasera ce le faremo bastare, è arrivata l'ora della nanna per tutti!


lunedì 22 aprile 2019

Montagne di cioccolato



Cioccolato Cioccolato e ancora Cioccolato!

Da quattro anni in qua la pasquetta a Gerola è caratterizzata dal cioccolato!

Un pomeriggio a spasso per il paese per gustarsi e strafogarsi di cioccolato in tutte le sue forme!

Cioccolato bianco, fondente, al latte, nocciolato, speziato, aromatizzato, cioccolata fondente, cioccolata con panna, granelle e aromi, torta al cioccolato, mousse cioccolatosa... e dulcis in fundo la golosissima fontana di cioccolato fuso con cui ricoprire frutta, stuzzichini caramelle e addirittura verdure!
Quest'anno abbiamo potuto assistere addirittura al cioccolato che diventa arte, gli artisti di tutte le età si sono anche potuti cimentare nel "dipinto al cioccolato" creando profumatissime "opere d'arte" con pennelli e cioccolato.

Una festa per grandi e bambini, una iniezione di buonumore e di zuccheri che dà anche a una giornata un po' nuvolosa l'energia per risplendere e rendere gioiosi.

Ci sarà pure un motivo se il cacao è definito il "cibo degli dei"... e non solo come tradizione, è proprio il nome scientifico della pianta di cacao "theobroma cacao" che tradotto ha questo significato!

E poi diciamocelo, nessuno può rimanere indifferente al cioccolato, quale che sia il suo gusto o la sua variante non credo esista nessuno che lo disprezza...

domenica 21 aprile 2019

Pasqua con i tuoi (bis)


Oggi l'ormai tradizionale pranzo di Pasqua con tutta la famiglia.

E' l'occasione per incontrarsi, spesso l'unica durante l'anno, ed è sempre un'occasione più che piacevole!

Fra una portata e l'altra del pranzo, una chiacchiera con l'uno e con l'altro e gli aggiornamenti su come vanno le cose si crea quell'atmosfera di condivisione che compensa tutto il tempo che non ci si vede.

E poi è sempre bello vedere quanto i miei cuginetti (che poi così "etti" non sono più nemmeno loro, ma io sono il più grande) mi vogliono bene!

Le cugine che leggono regolarmente il mio post mi dicono che le sembra di aver cominciato a conoscermi davvero solo dopo che ho cominciato a scriverlo e che erano preoccupate dal fatto che avevo lasciato intendere che non sapevo se avrei continuato a scriverlo.
La cosa mi ha quasi commosso e mi ha dato un ulteriore stimolo a continuare.

L'incoraggiamento che tutti mi hanno dato per i miei progetti di scrivere per partecipare a concorsi letterari, i progetti per incontrarci a Milano per andare un po' a spasso insieme, le risate prendendoci in giro a vicenda...

Tutto questo senza nulla togliere all'affetto e il supporto ricevo sempre da zii e zie!

E poi c'è la nonna, che oggi l'ho anche quasi sgridata...
Coi suoi novant'anni e nonostante gli acciacchi di cui si lamenta è ancora l'anima della famiglia, quella che ha una bella parola, un gentile rimprovero (di solito per colpa della barba lunga) e un sorriso per tutti, quella che ti guarda con quello sguardo orgoglioso di nonna, quella che sa sempre dire la cosa giusta quando le racconti le cose che ti succedono.

Una bella festa, una bella occasione, una bella famiglia!

sabato 20 aprile 2019

Non ti conosco da sempre


Ci sono persone che si conoscono da sempre, ma con cui non si ha mai avuto grandi contatti, un "ciao", un "come va", un "che caldo che fa oggi"...

Poi, come mi è capitato oggi, una di queste persone ti dà un passaggio per andare da Morbegno a Gerola e dopo l'immancabile commento sul tempo e il "come va", senza nemmeno accorgersene si comincia a parlare delle aspirazioni, dei desideri, della vita...

Ci si conosce da sempre, si conoscono le famiglie, spesso si è pure un po' parenti... sono le cose che capitano quando si cresce in un paesino come Gerola, ma non capita quasi mai l'occasione di parlare, in pratica si sa chi sono tutti, ma in effetti non ci si conosce.

Il conoscersi da sempre ci rende praticamente degli sconosciuti, e quando si ha l'occasione di andare oltre il singolo "ciao" si ha la sorpresa di parlare in modo schietto, sincero e senza problemi come se nella vita avessimo condiviso chissà quali e quante esperienze.

E' come parlare con uno sconosciuto ma senza il bisogno di doversi presentare prima, è il condividere esperienze che non sono state vissute insieme ma che accomunano senza bisogno di spiegare chi e cosa.

Ed è sempre una bella sorpresa, ti accorgi che quelle persone per quanto note e sconosciute non sono solo comparse nel teatro della tua vita, ma possono anche diventare protagonisti per un momento che diventa importante e bellissimo.

venerdì 19 aprile 2019

L'uovo di Pasqua


Uno dei dolci "tematici" più buoni è secondo me l'uovo di pasqua.

Sarà pure solo cioccolato, non è che lo si può paragonare a panettone, pandoro, torrone, colomba ecc ecc, ma credo che il cioccolato delle uova di pasqua sia il più buono di tutti.

Oggi ci sono un milione di tipi di uova di cioccolato, al latte, nocciolate, variegate, decorate... ma il classico uovo di cioccolato fondente non ha paragoni!

E non è per l'incerto o la sorpresa, forse è la forma delle scaglie dopo averlo rotto, sottili, ricurve, lisce... il cioccolato delle uova di Pasqua ha un gusto che nessuna tavoletta potrà mai eguagliare...

Dopo averlo morso le scaglie si sciolgono sulla lingua, il gusto riempie il palato e persiste in bocca.

Con questa forma riesce quasi a piacermi anche il cioccolato al latte...


giovedì 18 aprile 2019

Ricordi di Pasqua


Si avvicina la Pasqua, con i negozi pieni di colombe e uova di cioccolato di tutti i gusti e le dimensioni e le persone che si organizzano per i ponti fra le festività.

Per me ormai la settimana prima di Pasqua, un po' per  gli impegni lavorativi, un po' per il ritmo di vita è diventata una settimana poco diversa da tutte le altre, ma quand'ero piccolo le cose erano diverse.

La Settimana Santa cominciava con la Domenica delle Palme quando c'era la benedizione degli ulivi e da lì per noi chierichetti cominciava una settimana intensa.

A partire dal Giovedì Santo cominciavano una serie di importanti celebrazioni che implicavano gesti e riti diversi dal solito, quindi noi chierichetti ci trovavamo nel pomeriggio o prima dell'inizio delle funzioni a fare le prove per prepararci per accompagnare questi riti.

Tutti eravamo attenti e scrupolosi nei nostri compiti, l'intensità e la solennità della Settimana Santa dipendeva anche da noi!

La lavanda dei piedi del Giovedì Santo, la celebrazione della passione del Venerdì, la celebrazione della Veglia Pasquale del sabato notte...
Erano ogni anno le stesse, ma ogni anno erano nuove e bisognava rinfrescarsi la memoria su quello che avremmo dovuto fare.

Tutto questo ci faceva sentire parte della comunità che si riuniva in chiesa per questi momenti importanti.

E poi il giorno di Pasqua quando si avvicinava l'ora di pranzo tutta la famiglia si riuniva davanti alla televisione per ricevere la benedizione Urbi et Orbi del papa, dopo la quale ci si poteva sedere a tavola per il pranzo che quasi sempre era costituito dall'antipasto con insalata russa e affettati e ravioli alla panna di primo.

Poi naturalmente finiva con la colomba dalla quale cercavamo sempre di rubare le mandorle e l'uovo di pasqua con le sue tristissime sorprese che però ci sembravano chissà che cosa.

mercoledì 17 aprile 2019

Voglia di creare


Ogni tanto mi faccio un giretto sui post in facebook, spesso prima di scrivere il post, sperando che qualcosa faccia scattare la scintilla e mi faccia venire un'idea o uno spunto per scriverlo... quasi sempre senza successo...

E fra un post e l'altro compaiono video e post che il sistema facebook ritiene possano interessare in funzione di quello per cui si dimostra interesse.

A me compaiono moltissimi video di ricette, molte interessanti, alcune stravaganti, tutte decisamente d'effetto.

Ultimamente fra i post sono bersagliato da collegamenti in cui vengono pubblicizzati concorsi letterari di tutti i generi.

Poesie, racconti, romanzi.. 

E la tentazione è forte, la voglia di mettermi alla prova si fa sentire e il desiderio di provarci si fa strada nella mia testa.

L'unica cosa che mi blocca in questo momento è quel già più volte menzionato letargo del mio spirito creativo...

Ma intanto tengo d'occhio, chissà, magari scatterà qualcosa e le idee che se ne stanno compresse nella testa ricominceranno a uscire allo scoperto ridandomi estro e creatività.

E in quel momento comincerò a buttare giù frasi e storie che potrebbero anche diventare qualcosa di decente da proporre a uno di questi concorsi...

Ho voglia di scrivere, ho voglia di creare, ho voglia di inventare...

Vedremo...

martedì 16 aprile 2019

Notre Dame


Ieri quando ho aperto facebook per condividere il post mi sono trovato di fronte a immagini incredibili di quello che stava succedendo a Parigi alla cattedrale di Notre Dame.

Come al solito ero ignaro di tutto, non guardando praticamente mai i telegiornali e non bazzicando molto su internet, la notizia è stata uno shock non indifferente.

Sicuramente tutti avranno fatto i loro commenti, chi esprimendo sinceri sentimenti, chi facendo l'immancabile polemica, chi semplicemente restando allibito di fronte a ciò che è successo.

Il mio pensiero è stato inizialmente di incredulità, di fronte a quelle immagini sono rimasto a bocca aperta.
Certe cose nemmeno nelle fantasie più sfrenate e catastrofiche si pensa che possano accadere, sono cose che non riusciamo a concepire.

Un monumento come Notre Dame (e come moltissimi altri) è una cosa che c'è sempre stata e che ci sarà sempre, fa parte della nostra vita, che l'abbiamo visitata o no è una cosa che si dà per scontata, come l'aria che respiriamo, fa parte di quelle cose che uno non si immagina nemmeno possano cambiare.

Quando accadono cose come questa le nostre certezze vacillano, non è solo il monumento, è il crollo della nostra illusione che il mondo sarà sempre lì per noi, immutabile e sicuro.

Dopo questo evento si è ancora di più rafforzata la mia idea di godere al meglio di quello che ci offre il mondo, di non dare nulla per scontato e di apprezzare le cose non solo per il fatto che sono lì, ma perché il loro valore va ben oltre i muri e le colonne.

lunedì 15 aprile 2019

Leggere per leggere


Il vantaggio di andare al lavoro in metrò è che si ha un sacco di tempo per leggere...

Oppure, vedendolo da un altro punto di vista, Per fortuna che c'è da leggere se no il viaggio in metrò non passerebbe mai...

In ogni caso, che la si veda in un modo o nell'altro avere qualcosa da leggere è fondamentale per i viaggi, sia quelli quotidiani per andare al lavoro che quelli che portano lontano, che sia in treno, in aereo o con qualsiasi mezzo di trasporto che non sia da guidare.

Ma non sempre i libri che si leggono sono all'altezza delle aspettative, o perché la storia si trascina ma si continua a leggerli perché lasciarli lì a metà sembra brutto, o perché la storia appassiona ma più si avvicina il finale più questo diventa prevedibile o deludente..

Quando invece un libro è concluso e se ne comincia a leggere un altro c'è sempre il solito imbarazzo della scelta...

Scorro i titoli sull'ebook (che sono già una prima selezione fatta dalla biblioteca virtuale che ho sul computer) e non trovo nulla che mi acchiappa subito, quindi comincio a leggere le prime righe/pagine e, se sono in un periodo storto per la lettura faccio questa operazione a ripetizione e alla fine va a finire che mi rileggo qualche libro che ho già letto (magari anche più di una volta) perché non ho trovato nulla di interessante in quelli nuovi...

Oppure mi capita di cominciare a legger un libro e dopo qualche pagina comincia a sembrarmi che forse quel personaggio mi ricorda qualcosa, forse quell'episodio devo averlo già "vissuto".. e mi rendo conto che è un libro che ho già letto e che ovviamente non mi è rimasto molto impresso nella memoria né in positivo né in negativo... e di solito a quel punto continuo a leggerlo perché mi ritorna in mente a grandi linee la storia ma non di preciso e spesso non mi ricordo nemmeno il finale...

Insomma... leggi e leggi alla fine va a finire che leggo qualunque cosa... ma non sono molti i libri che davvero mi restano impressi nella mente... o forse è meglio dire che tutti mi restano in mente, ma la maggior parte delle volte il ricordo si risveglia solo rileggendoli... e spesso associo il titolo al libro sbagliato o viceversa...

Quello che si dice leggere solo per il gusto di leggere... ma a un certo punto uno poi capita il libro "importante", quello che ti tiene incollato alle pagine, quello che anche dopo averlo letto una sola volta ti resta impresso.

E per fortuna libri così ce ne sono... magari non è così facile trovarli, ma quando capitano è una gioia!

domenica 14 aprile 2019

Un'altra ricetta riadattata


In questa giornata uggiosa con quella pioggerellina inutile che non si capisce se piove o no, dove uscire di casa vuol dire prendere umido e freddo l'alternativa è di godersi una domenica casalinga!

Perciò dopo il giretto mattutino ridotto al minimo sindacale, al rientro in casa comincio a guardarmi intorno per decidere le priorità di quello che devo fare...

Prima di tutto il bucato, e intanto che va la lavatrice cerco l'ispirazione per una torta, magari un po' diversa dal solito.

In frigo ho delle arance che sono lì da chissà quanto, quindi l'ingrediente principale della torta dovranno essere loro!

Gira e rigira non ho trovato nulla che mi desse abbastanza soddisfazione, allora ho preso una ricetta di una crostata con crema al limone e l'ho come al solito riadattata alle mie esigenze!

Per cominciare ho sostituito nella crema il limone con l'arancia...

Seguendo la ricetta ho fatto la frolla con olio di semi invece che col burro, però ho usato la farina integrale anziché quella normale...

Quindi alla fine quello che ho fatto è una crostata integrale con crema all'arancia...
Ok, le righe sono magari venute un po' storte... ma non devo portarla a una mostra...

Tutto gasato l'ho fotografata per sfoggiarla con mia mamma e mia sorella... ma mi sono accorto che oggi pare che i social non funzionino... quindi lo sfoggio sarà rimandato a quando leggeranno il post... o a quando torneranno a funzionare i social...

Intanto la torta sta raffreddando e nell'attesa ho pensato bene di anticipare l'orario di scrittura del post, visto che ultimamente mi ritrovo sempre a scriverlo in extremis...

E al'ora del tè mi godrò una bella merenda!

venerdì 12 aprile 2019

Weekend bagnato


E' venerdì!
E' finita la settimana lavorativa e si fanno programmi per il weekend...

Peccato che stavolta bisogna fare i conti col meteo!

Di solito io non guardo nemmeno le previsioni del tempo, ma visto che per domenica pensavamo di incontrarci qui da me con mia mamma e andarci a fare una bella passeggiata e magari anche un giretto a Milano le condizioni meteorologiche prendono un aspetto decisamente più importante...

Neve in montagna, pioggia in pianura...

E la cosa potrebbe costringerci a cambiare i nostri programmi.

Va bé pazienza... del resto possiamo pure lamentarci, ma il tempo fa quello che vuole e non ascolta nessuno.

Vorrà dire che le passeggiate e i giretti saranno rimandati ad altre date.

Il tutto comunque non riuscirà a guastare il finesettimana, anche con la pioggia resta sempre un finesettimana, e non sarà certo un un cambio di programma a rovinarlo!

giovedì 11 aprile 2019

Numeri fortunati


L'altro giorno mi è venuto il ghiribizzo di giocare al superenalotto... ogni tanto mi capita... tipo una volta al mese o anche meno... Ma stavolta ho fatto un investimento e ho speso ben 5 euro!
Ho giocato la stessa serie di sei numeri per 5 volte...

E' anche vero che giocare così è come dire "tanto stavolta non vinco... vediamo le prossime" e forse non è la predisposizione più adatta... ma di sicuro è realistica...

Stasera era la seconda estrazione da quando ho giocato (ce ne sono ancora tre) e sommando quello che ho indovinato sono arrivato ben a 0...

Ma la cosa non è che mi sconvolga più di tanto... mi sarei meravigliato di averne beccato almeno uno...

Qualche tempo fa avevo cominciato a giocare regolarmente sempre la stessa serie di numeri, estrazione dopo estrazione... "se sti numeri non escono mai magari è la volta buona che usciranno tutti assieme"... e invece dopo alcuni mesi di assidua giocata sempre degli stessi numeri le cose non sono cambiate... credo che anche sommando tutte le giocate e mettendo tutto assieme sarei arrivato a malapena a fare un tre, magari 4... ma credo che non valga se è spalmato sulle giocate di due mesi interi...

Comunque ogni tanto ci ricasco... e poi adesso che si vince anche col due magari una vincita ci potrebbe anche scappare...
Certo, fare 2 non è che ti cambia il conto in banca, ma sarebbe almeno una piccola soddisfazione...

mercoledì 10 aprile 2019

Un gomitolo in testa


Questo è un periodo dove nella mia testa si cominciano ad affollare un miliardo di pensieri tutti ingarbugliati fra loro.

Forse è un indizio della rinascita dell'estro creativo....
C'è la voglia di scrivere che si attorciglia con il programma dei mestieri in casa, il pensiero di fare un viaggio con la necessità di ricercare un nuovo lavoro, il desiderio di coltivare i miei hobbies preferiti con l'utilità di riprendere a studiare l'inglese...

Insomma in testa ho un sacco di fili che però portano tutti allo stesso gomitolo e lì si mischiano, si confondono, si sovrappongono e diventa impossibile separarli uno dall'altro, così alla fine non si capisco più cosa voglio, cosa devo, cosa penso e cosa desidero...

Ma va bene così, meglio un groviglio di pensieri  che una mente vuota e silenziosa...

Sul groviglio ci si può lavorare, e un po' per volta si può riuscire a separare i fili e a sistemarli al loro posto.
Quando invece la testa è vuota c'è poco su cui lavorare, se non c'è almeno un filo da seguire non si va da nessuna parte e si resta lì a vagare nel vuoto...

E' anche vero che in questo momento quella confusione che comunque mi fa sentire vivo e attivo rischia di farmi cominciare a scrivere un libro sulle pulizie domestiche o a programmare di imparare l'inglese disegnando e dipingendo soldatini o a cercare un lavoro pagandolo come una vacanza...

Ma non ho fretta, ho tutto il tempo e la voglia di dipanare il garbuglio cercando di non confondere le cose...

martedì 9 aprile 2019

Post in extremis


Stasera mi ero scordato del post!

Sono tornato dal lavoro, doccia, cena e poi mi sono imbambolato a cazzeggiare.... e mi stavo dimenticando!

Poi chissà come mi è venuto il flash ed eccomi qui a scriverlo...

Se saltassi il post non è che sarebbe sta grande tragedia per l'umanità, ma visto che alcune affezionate persone lo leggono assiduamente e mi danno tanta soddisfazione sembra brutto saltarlo.

E poi mia mamma non va a letto se prima non legge il mio post, e se non lo scrivessi si preoccuperebbe pure...

Mia sorella invece comincerebbe a dirmene di tutti i colori finché alla fine non mi metto lì a buttare giù qualcosa tanto per tenerla buona...

Perciò come ormai da più di un anno sto facendo butto giù qualche riga, se non altro per far sapere a tutti che ci sono e che malgrado la poca ispirazione mi sforzo di essere sempre presente in qualche modo.

Intanto anche stasera qualcosa ho scritto... sto diventando un esperto nello scrivere di nulla... ma sempre meglio che non scrivere niente (almeno credo...)

lunedì 8 aprile 2019

Vestire le finestre


Domenica nella fase di pulizia della casa ho tolto (finalmente) le tende dalle finestre del bagno e della cucina...

Ormai erano diventate parte integrante dei serramenti, una presenza ovvia e che non notavo neppure... forse è per questo che sono rimaste lì per così tanto tempo...
Fatto sta che le ho tolte e le ho messe da lavare (e sono ancora lì nel cesto dei panni sporchi).

Poi ho pensato di rimetterle solo dopo aver pulito per bene anche i vetri e le finestre, mettere le tende pulite sulle finestre sporche mi sembrava poco furbo.

Il lavaggio vetri/finestre e le grandi pulizie le ho rimandate a dopo pasqua, cioè quando mi scadrà il contratto di lavoro, così mentre cerco qualcos'altro da fare per "pagare la pagnotta", avrò tempo di dedicarmi a quelle attività di riassetto casalingo che fanno parte delle "pulizie straordinarie".

Il problema è che adesso bagno e cucina sembrano nudi senza le tende... non che ci sia qualcuno che mi spia in casa, davanti alle finestre ci sono dei provvidenziali alberi che adesso che mettono le foglie coprono perfettamente qualsiasi visuale, ma vedere le finestre così libere dà una sensazione di vuoto in tutto il locale.

Perciò stasera ho preso le tende e le ho messe in ammollo per togliere i mesi di polvere che ci si sono accumulati...

Non è che si notasse così tanto finché erano appese, quel colore grigiastro è piuttosto regolare e poteva anche essere il loro colore... ma già solo dopo due minuti di ammollo il colore è cambiato avvicinandosi al coloro panna che avevano in origine...
Adesso andrò a cambiare l'acqua nel secchio dove le ho messe e ho quasi paura di vedere di che colore è diventata l'acqua...

Forse la prossima volta che le metto dovrò ricordarmi di toglierle e lavarle prima di arrivare a questo punto...

domenica 7 aprile 2019

Pigrizia o necessità?


Fra tutti gli elettrodomestici che esistono uno di quelli che a volte mi piacerebbe avere è la lavastoviglie.

Non è che mi serve, del resto sono da solo e lavare un piatto e una pentola dopo mangiato non è che sia tutta sta fatica, ma ci sono alcuni momenti in cui vorrei davvero averla...

Per esempio quando mi viene il pallino di cucinare, preso dall'entusiasmo cucino di tutto senza guardarmi intorno e dopo aver sfornato o spadellato le prelibatezze che ho cucinato dò un'occhiata alla cucina e ci vedo una catasta di stoviglie che aspettano di essere lavate.

Pentole di ogni forma e dimensione, teglie pirofile e tortiere, piatti e scodelle e un'infinità di posate si sono allargate in tutta la cucina senza che me ne rendessi conto.

Perciò dopo il piacere del cucinare mi tocca vestire i panni della sguattera e lavare  e riordinare il tutto.

Comincio a svuotare il lavandino, dove durante l'attività ho buttato le cose senza nemmeno guardarci, poi comincio a scrostare e lavare il tutto...

E un po' per volta le cose si accumulano sullo scolapiatti e sul tavolo belli puliti e pronti da asciugare e da mettere nei loro armadi.

Ma il momento dove davvero vorrei la lavastoviglie è quando da lavare ci sono quelle cose particolari che nonostante tutto l'impegno sembra che non vengano mai pulite.

Ad esempio le griglie del fornello, o il cestello per la cottura a vapore, o i vari stampi per muffin e miniplumcake... per non parlare poi dei pirottini da muffin di silicone!

Insomma a volte il desiderio di buttare tutto nelle lavastoviglie e lasciar fare a lei è davvero forte.

Poi però faccio due conti... se mettessi la lavastoviglie dovrei metterla sotto il fornello, dove c'è il suo armadio fatto apposta... ma poi dove metterei tutto il pentolame che c'è dentro?

E' impensabile rinunciare ai due cassetti che ho sotto il fornello pieni di pentolame.. anche perché gli altri armadi sono pieni uno di elettrodomestici, tortiere e pirofile di ogni forma e dimensione, piatti ecc...

E poi vuoi mettere com'è comodo avere le pentole proprio sotto il fornello?

Quindi tirando le somme il non aver voglia di lavare i piatti non riesce a superare l'utilità dei cassetti portapentole!

sabato 6 aprile 2019

Farsi prendere la mano


E cosa c'è di meglio dopo una giornata "casalinga" che fare un po' di dolci?

Stavolta ho deciso che invece della solita torta volevo sperimentare qualcosa di diverso, allora ho fatto dei mini plumcake.

Li ho fatti con farina integrale, farina di grano saraceno, zucchero di canna, banane e fragole seguendo all'incirca una ricetta trovata su internet.

Sono usciti decisamente invitanti, profumati e morbidissimi!

Pronti per la colazione dei prossimi giorni.

Poi mi sono fatto prendere dall'entusiasmo e ho pensato che già che il forno era caldo potevo approfittarne per fare qualcos'altro e allora intanto che i plumcake finivano la loro cottura ho cominciato a preparare l'impasto per un po' di muffin.

Il problema è che la ricetta che ho e che dovrebbe essere per 12 muffin è talmente abbondante che una volta riempiti 12 pirottini mi sono trovato ad avere ancora parecchia pasta... alla fine i muffin sono diventati 18... di cui alcuni hanno anche trasbordato un po' dallo stampo...

Li ho fatti semplici semplici, ci ho messo dentro solo un po' di gocce di cioccolato e alla fine mi ritrovo con 6 bellissimi plumcake e ben 18 muffin al cioccolato...

Quando si dice farsi prendere la mano...

Magari qualche muffin proverò a metterli nel congelatore per i periodi di crisi in cui rimango senza torta per la colazione... Credo si possa fare..

venerdì 5 aprile 2019

Che testa


Quella sensazione di instabilità e di leggera vertigine che sembra di camminare su un materasso ad acqua.
Quel fischio persistente nelle orecchie che ti chiedi com'è possibile che non lo sentano anche gli altri avvicinandosi a te.
Lo sguardo che si perde a fissare qualcosa e poi ti rendi conto che ti eri incantato senza sapere cosa stavi guardando
E poi naturalmente quella sensazione come di una granata che è esplosa nel cervello e preme sul cranio per voler venir fuori...

Di cosa parlo?
Ovviamente del mal di testa, quel malessere che a volte ti salta addosso senza preavviso, come quei pupazzi a molla che saltano fuori dalle scatole, in quel momento non esiste più niente, esiste solo il mal di testa e qualsiasi pensiero è focalizzato su di lui e su cosa puoi fare per farlo passare.

A volte invece è strisciante, comincia con un leggero fastidio e poi aumenta fino a renderti come una specie di zombi che fa fatica a trascinarsi in giro.

Quando poi c'è già la mattina appena sveglio è come vestirsi senza essersi tolti il pigiama, non è che sia così dannoso, ma ti dà quella sensazione di disagio non meglio identificata che ti sta appresso tutto il giorno e che non riesci a toglierti di dosso.

E poi anche la più flebile fonte di luce sembra un raggio laser puntato negli occhi, qualsiasi rumore rimbomba come se fosse amplificato, ad ogni movimento sembra che il cervello cominci a rimbalzare nel cranio...

Insomma un bel mix di sensazioni che annebbiano qualsiasi altra cosa...

giovedì 4 aprile 2019

Torta da post


Lo ammetto... sono un po' alla frutta...

L'ho già detto e o so che mi sto ripetendo, ma è un periodo in cui trovare qualcosa da scrivere nel post sembra sempre più difficile...

Stasera tornato dal lavoro come sempre non avevo voglia di fare niente, ma poi, pensando che avrei dovuto fare il post mi sono detto "ma sì dai fai una torta, una qualsiasi, così poi ne parli nel post... per non parlare poi del fatto che almeno ce l'hai per colazione..."

Quindi ho fatto la torta... senza impegno, senza voglia e senza starci neanche troppo attento...

Non è venuta male... nonostante tutto... magari stavolta ho lasciato l'impasto un pochino troppo duro... per compensare quello dell'altro giorno che era troppo molle...

Comunque ho messo metà impasto nella tortiera, ci ho messo sopra un po' di amaretti pucciati nel caffè e sopra il resto dell'impasto...

Come dicevo è venuta benino... non è lievitata tantissimo, ma non mi aspettavo nemmeno che facesse diversamente, comunque è soffice, profumata e anche buona... l'ho voluta provare prima del post anche se è ancora tiepida per dare anche un giudizio sul sapore...