La vita come ben sappiamo è fatta di scelte.
Ci sono le scelte importanti, quelle che decidono la direzione nella quale vogliamo far andare la nostra vita, fra queste c'è ad esempio la scelta della religione seguire, dei principi morali sui quali impostare la nostra esistenza, delle priorità che diamo ai vari aspetti della vita...
Ci sono poi le scelte che si fanno quando la vita è a un bivio: che scuola scegliere, che lavoro cercare, dove vivere, mettere su famiglia o no...
Poi ci sono scelte importanti ma meno a lungo termine che di solito sono più materiali, come cambiare macchina, ristrutturare casa, cambiare lavoro...
E infine le scelte quotidiane, magari che sembrano meno importanti ma che sono quelle con cui abbiamo sempre a che fare e che spesso sono più difficoltose di quelle importanti.
A volte si possono fare scelte sbagliate, purtroppo capita, ma fa parte della vita.
Ma nella nostra esistenza ci sono scelte che non possiamo fare, cose che la vita ci ha dato quando è cominciata, senza darci la possibilità di dire la nostra e che, nel bene o nel male, possiamo solo accettare. Qualcuno la chiama eredità genetica...
Il colore della pelle, il sesso, la salute, l'orientamento sessuale, l'aspetto fisico...
Queste cose non le scegliamo, ci vengono date alla partenza e ce le portiamo dietro per tutta la strada.
Sono le fondamenta su cui poi costruiamo tutti i parametri per fare le nostre scelte.
Non sono giuste o sbagliate, sono solo quello che abbiamo, come siamo fatti.
E se queste cose che sono state scelte per noi non ci piacciono allora sì che può diventare un problema.