venerdì 31 maggio 2019

La festa dell'asilo


Questa sera siamo stati alla festa di fine anno dell'asilo (o meglio scuola dell'infanzia, come si chiama oggi) dove la mia nipotina e i suoi compagni ci hanno offerto una piccola recita, una serie di giochi da fare insieme e un bel rinfresco.

Dei miei ricordi dell'asilo ne ho già parlato in un post di un annetto fa, in uno dei primi post che ho scritto (chi volesse leggerlo lo trova qui qui "primi ricordi"), e stavolta non mi ripeto.

C'erano genitori, nonni, zii, tutti festanti e orgogliosi dei loro bambini e pronti a sfidarsi insieme a loro ai giochi che hanno coinvolto tutti fra giostre, scivoli e dondoli, un po' più moderni di quelli con cui giocavamo noi da piccoli, ma neanche troppo...
Io sono stato sfidato da mia nipote e mia cognata a giocare a "bandiera" e quando abbiamo finito mi hanno dato entrambe del monello accusandomi di aver barato "Hai barato! Sei peggio di tua nipote, anche lei bara sempre!" mi ha detto mia cognata intanto che io e Agata (la nipotina) ci facevamo le linguacce. Proprio vero che è facile tornare bambini in certe occasioni, soprattutto quando uno, anche se la carta d'identità dice il contrario, bambino lo è ancora.

C'era anche Alice, che più di quarant'anni fa (fa impressione pensare che è passato così tanto tempo) era la nostra "Signorina" dell'asilo (una volta non c'erano maestre, solo la signorina), stasera era lì per il suo nipotino... Come passa il tempo...

giovedì 30 maggio 2019

Un sacco di scuse


Ieri l'ho fatta grossa! Ma giuro che non l'ho fatto apposta!

Probabilmente qualcuno se ne è accorto, o almeno ha avuto il dubbio e mi sento in dovere di cospargermi il capo di cenere e chiedere umilmente scusa.

Ah già... non ho ancora detto di cosa si tratta... si tratta del post di ieri...

Ho parlato di un viaggio di cui avevo già parlato alcuni mesi fa.

Non mi voglio giustificare, ma cercherò, come mio solito, di cercare qualche scusa per questa svista di cui mi sono accorto solo dopo averlo pubblicato.

Mentre lo scrivevo mi pareva di scrivere una storia già nota, una sorta di dejavu , ma ho pensato che fosse perché ne avevo parlato con qualcuno... invece no, era proprio perché ne avevo già scritto.

Potrei dire che ormai i post che ho scritto sono 489, questo è il 490esimo e posso essermi dimenticato di quello che ho scritto nei 488 precedenti.

Oppure che in questo periodo sono parecchio distratto. Stamattina ho cercato una felpa per tutta la casa senza trovarla, l'ho cercata anche nel cesto della biancheria pensando che magari era lì anche se non mi sembrava, ma niente. Alla fine ho riaperto per l'ennesima volta l'armadio ed eccola lì in mezzo agli altri golf, proprio davanti al mio naso.
O stamattina a colazione quando mi sono accorto di essere rimasto senza latte, o il fatto che è da una settimana che dovrei fare la spesa e che sono senza pane o il fatto che è almeno due settimane che ho in mente di comprare lo shampoo, ma mi viene in mente quando sono sotto la doccia e strizzo  il fondo di quello che ho, o, ancora più grave, la carta igienica che mi sono accorto me ne resta solo un rotolo... e pensare che per fare la spesa basta che attraverso la strada...

Potrei dire che è perché sono presissimo dalla scrittura e perdo la cognizione di tempo e spazio, o che col brutto tempo non ho voglia di uscire, o che quando sono fuori mi ripropongo di tornare a casa a prendere le borse e poi scendere a fare la spesa ma appena rientro mi faccio distrarre da qualcos'altro da fare...

Insomma, un sacco di scuse, la maggior parte nemmeno buone...

Però prometto che d'ora in poi prima di scrivere di qualcosa verificherò di non averlo già fatto in passato.

mercoledì 29 maggio 2019

Una gita in Campania


E' un po' che non parlo di viaggi, quindi oggi scriverò del viaggio che ho fatto qualche anno fa con mio fratello in Campania.

La prima tappa è stata Napoli e dintorni, una città bella, che offre spazi enormi e aperti come piazza del Plebiscito alternata a vicoli larghi appena lo spazio per passarci a piedi dei quartieri spagnoli dove non ci siamo inoltrati per paura di perderci.

Poi ci siamo spostati a Pompei, eravamo alloggiati nell'ostello appena dietro il santuario e a un passo dall'entrata dell'area degli spettacolari scavi archeologici dell'antica città riportata alla luce dagli strati di cenere che l'avevano sepolta durante la famosa eruzione del Vesuvio.
Sembra incredibile che il Vesuvio, che a vederlo non sembra poi neanche così vicino, possa aver sepolto l'intera città!

Poi siamo stati a Ercolano, qui gli scavi praticamente si stanno allargando sotto la città nuova che è cresciuta sopra quella antica sepolta dalla stessa eruzione del Vesuvio.

Tappa successiva Sorrento, la costa Amalfitana e Amalfi.

Qui ho avuto una delle esperienze più estreme della mia vita!
Abbiamo preso l'autobus che da Sorrento ci avrebbe portato ad Amalfi con l'idea di un bel viaggetto panoramico sulla costiera.
Alla faccia del bel viaggio! Ok, panorami stupendi: mare, agrumeti, la costa a strapiombo sul mare... e noi proprio lì, a strapiombo sul mare! Affacciati al finestrino dell'autobus, che ovviamente è più in alto dei muretti che separano la strada da un volo di decine di metri in verticale, si vedono solo appunto quelle decine di metri di vuoto sopra il mare, non vi dico come hanno reagito le mie vertigini...
A rendere ancora più estrema  l'esperienza è stata la guida decisamente sportiva dell'autista, sarà pure pratico della zona, sarà pure che fa quella strada dieci volte al giorno, ma a ogni curva presa di slancio mi sentivo precipitare verso quel mare così in basso.

Ma ne è valsa la pena, Amalfi è davvero una città affascinante!
Al ritorno se non altro eravamo nella corsia contro montagna ed è stato meno traumatico...

Poi abbiamo visitato un paio di ville, anche loro recuperate da sotto le ceneri della solita eruzione, a Castellammare di Stabbia, dove i ragazzi che facevano da guida ci hanno scambiato per turisti stranieri... tanto per cambiare...

Volevo pubblicare anche qualche foto, ma dopo averle cercate mi sono reso conto che non ho la minima idea di dove possano essere andate a finire, i rischi delle foto dell'era predigitale.
Allora ho fotografato l'unica che ho, che è appesa nel mio "muro dei viaggi", degli scavi di Pompei e una foto Vesuvio fatta qualche anno dopo in un altro viaggio...

martedì 28 maggio 2019

Potrei scrivere...


E tanto per cambiare piove.

Spero solo che smetta prima che esca per andare al corso anche perché in questo momento viene proprio giù che Dio la manda, vento, goccioloni che se uno ti prende rischi di annegare, fogliame strappato dai rami che ti colpisce in faccia... e tutto questo semplicemente uscendo in terrazza.

Comunque, non avevo intenzione di parlare per l'ennesima volta del tempo, ma visto che proprio adesso si è scatenato il monsone non sono riuscito a non parlarne...

Passiamo all'argomento del post di oggi. L'argomento di oggi è...
Dunque fammi pensare...

potrei scrivere un commento sulle elezioni europee... ma anche no

potrei scrivere qualcosa sullo scrivere... già fatto anche troppo spesso

potrei scrivere qualche ricetta... ma oggi non hai cucinato niente e la ricetta tappabuchi l'hai già postata ieri

potrei scrivere qualche pensiero di quelli profondi e importanti... quello va bene, ma ci hai già provato e in questo momento non ti viene in mente niente

Allora scrivo qualche verso con la foto... mi sa che ci metteresti troppo a fare anche quello e fra poco devi uscire

Allora scrivo di quanto è scemo parlarsi in terza persona e farsi le domande e darsi le risposte da solo... ecco quello è un buon argomento, se proprio sei alla frutta

Trovato! scrivo di... No troppo tardi, ormai oggi hai scritto abbastanza, vestiti che devi andare al corso.

Allora per oggi l'unica cosa decente che ho scritto è quando ho parlato del tempo...  già che tristezza sei proprio messo male...

lunedì 27 maggio 2019

Panini rapidi


Dopo un paio di giorni passati a passeggiare e gironzolare oggi ho passato la giornata praticamente rinchiuso in casa. Giusto un ridottissimo giretto stamattina.

Devo dire che le mie gambe non se ne sono lamentate,dopo i chilometri dei giorni scorsi questa giornata piovigginosa è stata dedita al "nulla".
No, non proprio nulla, ho scritto, ok, non tutto il giorno, ma il mio "momento scrittura" è stato proficuo.

Poi a un certo punto mi sono ricordato che avrei dovuto andare a fare la spesa, che sono rimasto senza pane, ma la voglia di uscire era davvero pochissima e allora, visto che come si dice la necessità (nel mio caso la pigrizia) aguzza l'ingegno, ho preparato l'impasto per fare il pane arabo in padella.

L'ho visto fare da mia mamma, che l'ha visto fare da mia sorella, e anche io ho deciso di provarci.

Ho messo farina, farina di farro, lievito di birra, acqua e sale poi ho messo tutto a lievitare per bene.
Poi una volta lievitata ho diviso la pasta in pezzetti, li ho spianati e messi in padella.
I primi sono bruciacchiati un po', avevo il fuoco troppo alto, ma per imparare bisogna ben fare delle prove...

Così stasera per cena ho preparato una bella spaghettata coi frutti di mare e i panini fatti da me per fare la scarpetta col sughetto.

domenica 26 maggio 2019

puntini puntini...


L'altra sera ero a mangiare la pizza con due amiche che non vedevo da un po' di tempo e ho scoperto con molta gioia che una di loro legge regolarmente il mio post e mi ha fatto i complimenti.

Mentre ci raccontavamo le novità, tipo che ho lavorato fino a fine aprile e che adesso mi sto dedicando alla scrittura, lei sapeva già tutto avendolo letto nel post.

Poi fra una fetta di pizza e l'altra e fra una chiacchiera e l'altra mi guarda e mi dice
"Però c'è una cosa che mi infastidisce un po' nei tuoi post, ma devi proprio mettere tutti quei puntini di sospensione?"

Ho ammesso di esserne pienamente consapevole, che quei puntini mi scappano giù come fossero parmigiano sui maccheroni e che spesso mi rendo conto che forse esagero un po'.

Gli altri l'hanno accusata di essere critica e che poteva anche evitarsi il commento
"No, scusa, se io una cosa la penso non vedo perché non dovrei dirgliela!"

E ha ragione!
Sono stato contento che mi abbia fatto quella critica, anche se ovviamente poi ho cercato una scusa per giustificarli, come faccio sempre quando qualcuno mi rinfaccia un difetto che so benissimo di avere.

"beh, è che io i post non li rileggo e se mentre scrivo scappano giù poi non li riguardo"
"lo so che li metto, e che ne metto tanti, ma diciamo che li metto al posto delle faccine che per fortuna nel post non ci sono" e patetiche scuse su questo genere.

E lei
"Se cominciassi a mettere faccine smetterei subito di leggere il post!"
E anche in questo le do pienamente ragione

Però alla fine siamo arrivati alla conclusione che i miei puntini buttati là fra le varie frasi sono un po' come un ammiccamento verso i lettori, e in effetti il loro scopo, cosciente o involontario che sia, è proprio quello.

Quindi stasera ho fatto il post senza neanche un puntino di sospensione e devo dire che mi è costato parecchio, in più di un punto mi stavano scappando, ma mi sono trattenuto, ma non credo che durerà molto questo stile, adesso ho tutti quei puntini che mi si affollano in testa.

E visto che in qualche modo devo "scaricarli" li metto tutti insieme qui sotto.

... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ...

sabato 25 maggio 2019

Fuori dal mondo e dentro Milano


Stamattina dopo il "giretto caffè" sono rientrato a casa felicemente sudato e accaldato, ero in tenuta "fresca primavera" con pantaloni lunghi, golf di cotone e giubbotto di jeans.

Ho subito aperto l'armadio alla ricerca di un paio di pantaloni corti, delle scarpe da ginnastica e, con immensa gratificazione appena indossati sono uscito di casa stavolta non senza meta ma con l'idea di andare all'abbazia di Chiaravalle che è qui vicino.

Sono sceso alla fermata di Rogoredo e mi sono incamminato verso la mia destinazione un paio di chilometri da là.
C'è da dire che la prima parte del percorso, nonostante il sole e la luce di mezzogiorno, è una di quelle strade in cui non è necessario mettere il cartello "attenzione zona poco raccomandabile", con i binari del treno da una parte e qualche boschetto dall'altra è esattamente il tipo di posto dove prima di passarci dopo il crepuscolo ci pensi ben più di un paio di volte...

Poi, dopo qualche centinaio di metri la strada prosegue in mezzo alla campagna, coi papaveri che spuntano fra il verde dell'erba, fino ad arrivare al borgo di Chiaravalle e alla sua abbazia.
Un borgo che sembra fuori dal mondo, in mezzo a prati e boschi.
Mai uno penserebbe che siamo in un quartiere di Milano!

Forse c'ero già stato, ma non me lo ricordo, ma la classica atmosfera mistica che hanno le abbazie e i loro chiostri nonostante i gruppi di turisti è sempre unica.

La chiesa col suo coro intagliato le vetrate e gli affreschi, il chiostro e la maestosa torre la rendono speciale.

Finita la visita me ne sono tornato sui miei passi; ero tentato di fare un giro nel parco lì di fronte, il parco della Vettabbia, che sembra gran bello per una passeggiata ma vista l'imprevedibilità del clima e il fatto che tutti mi hanno detto che sarebbe piovuto non ho voluto sfidare la sorte. Quindi me ne sono ritornato in quel di San Donato.

Arrivato sotto casa (ancora col sole, l'acquazzone è venuto solo sul tardo pomeriggio) ho pensato che era il momento perfetto per il primo gelato della stagione.
Anzi no, non era il primo della stagione, diciamo il primo gelato in pantaloni corti!

venerdì 24 maggio 2019

Ricetta di scrittura


Lo sapevo che non sarebbe stato facile e che per scrivere un romanzo serve ben più delle buone intenzioni.

L'inizio è facile, spumeggiante, pieno di entusiasmo, poi più proseguono le pagine più il tono cala... è come gustarsi il primo sorso da un bicchiere un buon vino e poi allungarlo con l'acqua per farlo durare di più. Alla fine resta solo un bicchiere di acqua sporca e il ricordo di quant'era buono il primo sorso.

Ma da quanto dicono i vari manuali che ho letto non sono l'unico ad avere questo problema... e tutti raccomandano metodo e disciplina per superare questo scoglio... e naturalmente tutti dicono che serve fare esperienza...

Mi sembra di essere come il disoccupato ventenne a cui richiedono 10 anni di esperienza lavorativa per assumerlo...

O forse è colpa mia, amo scrivere a ruota libera, ma quando poi le cose cominciano a diventare interessanti io divento noioso e ripetitivo e perdo la verve dell'inizio...

Credo che i "nodi narrativi" e i punti di svolta che professano tutti i manuali per rendere interessante e avvincente un romanzo siano più utili a chi lo scrive che a chi lo legge, piccoli traguardi da raggiungere prima di arrivare al gran finale.
Credo che dovrei abituarmi a scrivere come se ad ogni capitolo cominciasse un nuovo libro per mantenere vivo l'entusiasmo e la voglia di scrivere...

Credo che sia come in cucina: c'è la ricetta, ma il bello è quando ci metto un po' del mio per renderla unica e interessante.
Poi magari non funziona, ma è solo provando che potrò saperlo...

mercoledì 22 maggio 2019

Ritrovare il respiro


Ci sono giornate che sembra di non riuscire a respirare, cominci a fare qualcosa ma non riesci a portarla da nessuna parte, allora ne comincia un'altra ma succede lo stesso, hai voglia di fare di tutto ma non riesci a fare niente, forse perché neanche tu sai di preciso cos'è che ti manca o cos'è che davvero vorresti fare...

Ti senti solo ma non vuoi compagnia, scrivi e poi leggi solo frasi vuote... allora giochi col computer per poi scrivere di nuovo ma perdi solo tempo...

Allora butti tutto per aria quello che stavi facendo, metti il borsello in spalla, esci dai casa e cominci a gironzolare senza neanche guardare dove vai.

Poi trovi una panchina in un posto tranquillo, ti metti comodo e cominci a leggere un libro.

Torni a casa, pranzi con qualche avanzo della sera prima perché non hai voglia nemmeno di cucinare, riprovi a sederti al computer e le cose vanno come al mattino.

Allora esci di nuovo, stavolta diretto in centro con l'idea di vedere magari qualche museo, ma scendi alla fermata sbagliata perché leggevi e non ti sei accorto di aver passato quella a cui volevi scendere.
Poco male, cominci a percorrere strade a caso, diretto esattamente da nessuna parte e cammini; un po' in posti che conosci un po' in strade sconosciute, alcune piene di gente altre deserte, finché ti rendi conto di dove sei e prendi il metrò con l'idea di tornare a casa... ma dopo due fermate scendi, su quel vagone ti mancava l'aria e cosa tornavi a fare a casa? Meglio camminare ancora un po'.

Alla fine sono le tue gambe che ti portano fino a casa, indipendentemente dalla tua volontà che stamattina sembra non si sia svegliata con te.
E poi sei a casa.
Fuori c'è ancora un bel sole, ma sei stato in giro abbastanza, apri le finestre per cambiare aria, ti siedi al computer e pensi alla giornata passata.
Una giornata passata al sole, una giornata passata vagabondando, una giornata dove hai visto cose che non avevi mai visto, una giornata dove quello che hai fatto era esattamente quello che avevi bisogno di fare!
E ricominci a respirare!
Quel nulla di oggi ti ha ridato vita, quella camminata fatta per esasperazione ti ha ridato energie, quell'aria che hai respirato ti ha schiarito le idee e tutto senza che nemmeno te ne rendessi conto!

Adesso sei stanco, tranquillo, rilassato e vedi le cose nella giusta prospettiva.

martedì 21 maggio 2019

Sole!


Finalmente una giornata di sole!

Stamattina quando ho aperto le tapparelle e ho visto il cielo quasi sgombro ero quasi commosso...

Avevo messo in conto che appena fosse uscito il sole e si fosse scaldata un pochino l'aria avrei fatto il bucato... Non che stenda all'aperto, ma con le temperature e l'umidità che c'era sarebbe rimasto tutto sullo stendibiancheria per chissà quanto tempo aumentando ancora di più l'umido in casa...

Ma i programmi sono cambiati... col sole ne ho approfittato per stare in giro quasi tutto il giorno... e il bucato è rimasto nel cesto...

Volevo rientrare, ma non ho resistito al richiamo della bella giornata... e adesso non faccio più in tempo, visto che fra poco esco di nuovo per andare al corso di scrittura del martedì sera...

Va beh... speriamo che sia bello anche nei prossimi giorni... qualche mutanda e qualche paio di calze pulite da mettermi ce le ho ancora...

lunedì 20 maggio 2019

scrivere scrivere scrivere


Oggi stavo per dimenticarmi il post!!!!
Per fortuna ho una sorella che mi ricorda i miei "doveri"...
Mi ha mandato un messaggio mezz'ora fa (che io non avevo visto) chiedendomelo...

Ma oggi ho passato il pomeriggio a cercare di imparare e mettere in pratica quello che ho "studiato" su come scriver un romanzo, scalette, schede dei personaggi, nodi narrativi ecc...

Sto cercando di avere un approccio scientifico alla scrittura perchè andando a braccio come stavo facendo mi rendo conto che non andavo da nessuna parte.

Bello scrivere, e mi viene abbastanza facile, ma a un certo punto della storia poi mi ritrovo lì con la fatidica domanda: "e adesso?"
Perciò mi sono messo a organizzare una scaletta per la storia che sto scrivendo, cercando di arrivare al dunque, perchè a differenza del post dove posso anche non arrivare da nessuna parte (e va bene lo stesso) un romanzo ha bisogno di una trama e un punto di arrivo... se non mi metto lì e decido dove voglio arrivare mi areno nelle pagine senza arrivare da nessuna parte...
E la cosa non è semplice, devo mettermi nell'ordine di idee che non basta l'impulso e l'estro del momento, bisogna lavorarci su con impegno... Una cosa è scrivere una storiella di 5 o 6 pagine, un'altra voler creare un intreccio che resti interessante per le 2-3-400 pagine che richiede un romanzo...
Serve davvero fare un sacco di pratica...

Quindi oggi avendo scritto un po' di tutto mi sono scordato che il post non l'avevo ancora scritto...

Ma facciamo finta che quello che sto scrivendo adesso assolva il compito per oggi...

domenica 19 maggio 2019

Giornata della segale


Nel primo pomeriggio ero seduto al computer con tutte le buone intenzioni di scrivere un po', ma l'ispirazione tardava ad arrivare e la temperatura in casa cominciava a non essere particolarmente confortevole quindi ho pensato bene di cambiare attività: ho cominciato a cucinare!

Per prima cosa ho fatto una torta, ho aperto il frigo cercando qualche ingrediente e ho trovato nel cassetto tre arance che probabilmente erano lì da Natale (no, non esageriamo... ma quasi) e ovviamente sono diventate l'ingrediente principale della mia torta.

Quindi torta con farina di segale, arance (succo e scorza) e cioccolato grattugiato (che fa sempre bello)!

Una volta messa nel forno la torta e mentre cominciavo ad apprezzare il tepore della cucina ho pensato di fare qualcosa con quelle zucchine a un passo dalla tristezza che mi osservavano sconsolate dal frigo... Una bella torta salata!

Peccato che le ultime due uova le ho usate per la torta...
Ma la cosa non mi ha fermato!

Visto che sono un detrattore della pasta brisée che secondo me è una cosa insipida, insapore e praticamente inutile: tanto vale usare un foglio di carta... il sapore è lo stesso... Comunque dicevo... ho cercato la ricetta per un'altra pasta che facesse da base alla mia torta e ho trovato la "pasta matta" l'avevo sentita nominare ma non la conoscevo... poi ovviamente ho riadattato la ricetta all'estro del momento...

Farina (ho fatto metà bianca metà di segale... ormai ci ho preso gusto), sale, due cucchiai d'aceto, olio e un po' di erbe per insaporire (la ricetta diceva timo... ma io non ce l'avevo e ho messo il rosmarino).
Intanto che la pasta riposava e la torta cuoceva ho affettato le zucchine con la mandolina, le ho fatte passare in padella, ci ho aggiunto anche un po' di cubetti di prosciutto e ho preparato la besciamella! (Sì, besciamella... di solito nella torta salata di zucchine ci si mette l'uovo... ma io le avevo finite...)
Poi ci ho messo del grana grattato e per colorarla un po' ci ho messo anche un pochino di curcuma che le ha dato un bel colore giallo, sicuramente più invitante del bianchiccio originale della besciamella...

Stesa la pasta, foderata la tortiera, messa la besciamella le zucchine e poi ancora besciamella e una bella manata di grana e via in forno... esce la torta dolce entra quella salata!

E poi ho cominciato a lavare la quantità industriale di cose che ho sporcato...

Una volta lavati i piatti alla torta non mancava molto a finire la cottura, ma mi dispiaceva abbandonare il forno caldo... allora ho cominciato a impastare dei muffin... Ero senza uova come dicevo, allora li ho semplicemente fatti senza... solita ricetta ma senza uova.
Però per cambiare ci ho messo pure qui una parte di farina di segale e cacao.

La torta è uscita sofficissima e profumatissima.
La torta salata ottima!
I muffin leggermente gommosi ma buoni anche loro!

E intanto mi sono passato il pomeriggio al caldo in cucina... molto più costruttivo che accendere una stufetta elettrica...

sabato 18 maggio 2019

Mi accontento di poco


In questa ennesima giornata grigia e sonnolenta mi sono ritrovato a pensare a quello che mi piacerebbe fare...

Un viaggio intorno al mondo, una spesa pazza senza pensare ai soldi, una macchina nuova, un telefonino spaziale, una villa con giardino...

Ma mi sono accorto che anche solo per pensare a queste cose ci dovuto mettere davvero impegno...
Mi sono reso conto che non desidero davvero nessuna di queste cose...

L' unica cosa che desidero in questo momento è quella di poter uscire a fare una passeggiata al sole, cucinare, cuocere una torta e tanti muffin, scrivere il mio libro, guardare un film in compagnia, leggere un libro appassionante, incontrare vecchi amici, sapere che chi legge questo post mi sente vicino per un istante...

Insomma... tutte cose che faccio più o meno sempre!
E' possibile arrivare a un punto in cui non hai altri desideri oltre a quello che hai già?

Non lo so, ma mi sento così:
ho tutte le cose che mi servono, magari non le migliori, ma quelle che mi piacciono;
mi impegno per cercare di realizzare un sogno, non so se funzionerà, ma è meglio che tenerlo in un cassetto;
posso contare sulle persone che mi vogliono bene che mi supportano e sopportano.

Qualcuno potrà dire che mi accontento di poco... ma cosa c'è di meglio?

venerdì 17 maggio 2019

Sonnolento venerdì 17


In questo gelida giornata di metà maggio nuvolosa e piena di promesse di pioggia come se fosse novembre, ma col riscaldamento spento, cominciata con la sveglia non desiderata di un piccione che tubava alla finestra, dopo una passeggiata mattutina illuminata da timidi raggi di sole che spuntavano fra una nuvola e l'altra e aver sfidato il venerdì 17 giocando al superenalotto, mi sono rinchiuso in casa a scrivere e a fare i "compiti" assegnatici al corso di scrittura.

La voglia di uscire di nuovo si è spenta al soffio del vento come la fiamma di una candela .

Fra qualche parola scritta, qualche capitolo letto e qualche piccola incombenza domestica la giornata è passata con un'aria da sonnolenta domenica pomeriggio.

Anche la speranza di qualche tepore nei prossimi giorni si è infranta vedendo le previsioni del tempo e di malavoglia mi sono deciso a scendere in cantina per recuperare la stufetta che, nelle prossime giornate, potrebbe tornare utile.

giovedì 16 maggio 2019

Colloquio a sorpresa


Stamattina sono uscito di casa al sole diretto in centro con l'idea di fare delle compere, devo sostituire lo spazzolino elettrico che ormai arranca e il monitor del computer che anche lui si fa pregare prima di mettersi a funzionare.

Per strada però, vista la bella giornata e la voglia di gironzolo ho deciso di andare a visitare il museo Diocesano.

Se l'avevo già visto sinceramente non me lo ricordo, ma è stata una bella visita!

Mentre giravo nelle sale del museo mi squilla il telefono... mi sono sentito in imbarazzo come se mi fosse suonato durante una funzione in chiesa anche se non c'era nessuno a parte me... e poi chissà perchè la suoneria quando serve è al minimo e non la sento quasi, in quest'occasione è rimbombata in tutto il museo...

Va beh...

Era un numero che non conoscevo e ho pensato che poteva essere il solita chiamata per vendermi qualcosa... invece era una gentile segretaria che mi chiedeva se oggi pomeriggio potevo andare da loro per un colloquio di lavoro!

Ammetto di esserne rimasto sorpreso... Prima di Pasqua credo di aver mandato forse 4 massimo 5 curriculum di cui mi ero anche dimenticato...

Comunque anche considerando il mio programma di dedicare un po' di tempo alla scritture non potevo mica dire di no...

Appuntamento alle 3 un po' fuori Milano... la telefonata l'ho ricevuta poco prima di mezzogiorno... Non avevo né il tempo né la voglia di tornare a casa per darmi una sistemata (tipo fare la barba, darmi una sciacquata, vestirmi in un modo più "consono" a un colloquio...) quindi ho proseguito con la mia visita del museo, sono andato a mangiare un trancio di pizza da Spontini sulla darsena e poi sono andato a prendere il metrò...

Sono arrivato come mio solito con largo anticipo, quando mi hanno ricevuto ho chiesto scusa per la tenuta ma ero in giro dal mattino e in giro ero rimasto...

Colloquio rapido, alle 3 e un quarto ero già sulla strada del ritorno con un "Abbiamo diverse posizioni aperte, le faremo sapere"... anche se immagino che il fatto di aver puntualizzato subito che un lavoro in giro in macchina non mi interessa ne abbia chiuso diverse...

Vedremo...

mercoledì 15 maggio 2019

Brrrrrrr!


Lo so... è scontato e ripetitivo ed è pure inutile... ma stasera parlo del tempo!

Stamattina mi son svegliato un po' prima delle 8 con un messaggio di mia sorella che mi chiedeva un parere su una ricetta di muffin!
Ma chi è che si mette a fare muffin alle 8 di mattina?

Comunque... mi sono alzato, ho aperto le tapparelle e ho visto il cielo azzurro e la promessa di una bella giornata di sole! Giornata ideale per passeggiate, gironzoli e vagabondaggi!

Poi sono andato in terrazza a vedere la temperatura e quando ho visto il termometro sui 10° mi si sono raffreddate tutte le idee che avevo...

Però il sole c'è stato, sono uscito a fare la spesa e a prelevare qualche soldino e sono rientrato senza tante deviazioni scoraggiato dal ventaccio gelido.

Poi ho passato il resto della giornata a fare qualche lavoro domestico, ho fatto la torta (stavolta al miele con le fragole) e alle 7 dopo una giornata di sole la temperatura era a ben 15°!

E in casa non è che ce ne sono 25... quindi mi sono armato di vestaglia, mi sono preparato una bella ciotola di insalata dei prati (per gentile concessione della mamma) con l'uovo sodo e adesso non passerà molto prima che mi metta sotto le coperte al calduccio a leggere!


lunedì 13 maggio 2019

Insalata e rimedi naturali


Avevo in programma di tornare a Milano stamattina, ma quando mi sono alzato stamattina e ho visto il cielo coperto e la temperatura esterna ho cambiato idea... qui davanti alla stufa accesa al calduccio ho valutato che tornare giù voleva dire passare la giornata al freddo di casa mia...

Poi il tempo è cambiato, le nuvole sono sparite ed è uscita una bellissima giornata di sole!

E cosa c'è di meglio che approfittare della bella giornata con una bella passeggiata a raccogliere insalata dei prati (tarassaco) da tagliuzzare bella fine per mangiarla a pranzo insieme a un bel bollito?

Quindi armati di borsetta e coltello siamo partiti per la nostra raccolta.

Ormai la maggior parte delle piante di tarassaco è fiorita e, in mezzo al prato verde a pois gialli, mi è venuto mente che oltre alle foglie potevamo raccoglierne anche i fiori per fare il "miele"... ok, non c'entra niente col miele, è praticamente marmellata di fiori di tarassaco, ma l'aspetto è simile a quello del miele.

Non è una marmellata da spalmare sul pane per merenda, ma sciolta nel latte caldo è un rimedio utile contro i malanni dell'inverno (e della primavera e dell'autunno e spesso anche dell'estate) come raffreddori, tosse ecc...

Poi abbiamo cercato una ricetta, quella che usava mia mamma non ci convinceva... troppo pochi fiori e troppo zucchero...

700 grammi di fiori, 3 limoni, mezzo litro d'acqua e mezzo chilo di zucchero!
Poi ovviamente sia io che mia mamma ci abbiamo voluto mettere un po' del nostro... probabilmente era meglio di no, ma siamo fatti così... e abbiamo messo più acqua perché ci sembrava così poca...

Quindi abbiamo bollito i fiori e i limoni a pezzi per una decina di minuti (la ricetta diceva 5 ma ci sembravano pochi) e mentre si raffreddava il tutto siamo andati a goderci ancora un po' di sole.

Poi abbiamo filtrato e strizzato i fiori bolliti, abbiamo messo il succo sul fuoco con lo zucchero a bollire aspettando che si addensasse... diciamo che l'abbiamo fatto bollire finché ci sembrava che era stato sul fuoco abbastanza, probabilmente l'acqua in più che abbiamo messo non era così necessaria...

Morale della favola abbiamo invasettato il tutto e se poi resterà liquido va bene lo stesso... diciamo che sarà più semplice scioglierlo nel latte alla bisogna...

sabato 11 maggio 2019

Pausa gerolese


Oggi non ho scritto nulla... a parte quello che sto scrivendo adesso nel post...

Visto la mia intenzione di provare a percorrere la strada dello scrittore ultimamente ho cercato di impormi un certo regime e di scrivere qualcosa tutti i giorni.
Che sia una pagina del libro in cantiere o un compito del corso di scrittura o una bozza per proseguire nella storia che sto raccontando cerco di mantenere un certa regolarità di impegno.

Il post devo dire che mi aiuta, non tanto per imparare a scrivere, quando per la regolarità con cui devo farlo.

Oggi ho fatto un'eccezione alla regola e non ho scritto nulla... ma per una buona ragione, ho passato il tempo coi miei nipotini!
E domani lo passerò con tutta la famiglia per festeggiare la mamma.

Non è che mi è mancato il tempo per farlo, volendo avrei potuto scrivere, ci ho pure provato, ma credo che quando sono qui il mio cervello cambia frequenza... saranno gli stimoli decisamente diversi da quelli che ho a casa mia...
Ma ci sta, diciamo che il mio impegno a scrivere esclude i weekend fuori casa...

venerdì 10 maggio 2019

Avventure ordinarie


Già da qualche giorno gironzolando per Milano e dintorni si incontrano alpini dappertutto che si preparano all'adunata nazionale che parte oggi e proseguirà fino a domenica.

Io invece, visto che non sono un alpino, sono salito a Gerola per passare qui il finesettimana e festeggiare in famiglia la festa della mamma.

Quando sono arrivato una delle prime cose mia mamma, tutta esaltata, ha detto è stata:
"Ma sai che mercoledì sono andata a prendere l'aperitivo con la Viola?" (Viola è mia sorella... non so se avevo mai detto il suo nome....)

Poi ha alzato gli occhi al cielo dicendo "ma dai... esaltarsi così per un crodino e qualche stuzzichino... ma non è mica normale..."

Ma cosa c'è di meglio nella vita che essere entusiasti e esaltarsi per le piccole cose?

Magari fossimo tutti capaci di esaltarci così per un semplice aperitivo!
Saremmo tutti meno stressati, più allegri, più positivi... insomma, più felici!

Non c'è nulla di più appagante del godere delle piccole cose di tutti i giorni!

Siamo talmente abituati a non sorprenderci più che per sentirci vivi abbiamo bisogno di chissà quali esperienze straordinarie!
Essere capaci di vivere il mondo con l'entusiasmo della scoperta rende anche le cose insignificanti della giornata delle nuove avventure!

giovedì 9 maggio 2019

Oggi scienza!


Oggi approfittando del sole me ne sono andato a fare un giro in centro, anche perché ero stufo di stare in casa al freddo come nei giorni passati.

Sono stato a pranzo con vecchi colleghi con cui non ci vedevamo da parecchio e poi ho gironzolato seguendo le strade al sole.

Mi sono diretto verso il  museo della scienza e della tecnologia che avevo visitato un secolo fa e di cui avevo solo un vago ricordo.

Devo dire che è davvero enorme e con un aspetto abbastanza labirintico... credo di essere passato almeno quattro volte davanti a un forno per il rame e di aver saltato almeno due o tre settori del museo... ma fa niente.
E' tutto molto interattivo, ma visto che poi avevo un appuntamento per vedermi con un amico non mi sono soffermato su tutte le descrizioni e i "giochi" multimediali, anche se mi sono incantato davanti a un video d'epoca dove facevano vedere il lavoro in una cartiera...
E le ricostruzioni dell'antica farmacia, le macchine la fusione dei metalli, pezzi di acceleratori di particelle, tute spaziali, una esposizione di modelli dai disegni di Leonardo da Vinci...

Ma una delle parti più spettacolari è quella dei mezzi di trasporto!
Una stazione del treno con tanto di ingresso, orologio, binari, locomotive e vagoni e una sala immensa con un veliero con tanto di alberi, aerei militari, elicotteri, il ponte di comando di un transatlantico, c'è anche il catamarano Luna Rossa, sospeso per aria, è enorme! Ok, lo so che non è una canoa, ma ha delle dimensioni davvero grandissime!
E poi nel cortile il sottomarino Toti.

Come ho detto non mi sono soffermato tantissimo su tutto, ma è spettacolare vedere questo museo, c'è davvero di tutto!

Poi mi sono trovato col mio amico e appena arrivato a casa ho spalancato le finestre per far entrare un po' di caldo...

mercoledì 8 maggio 2019

Cena riscaldante



Oggi è stata una giornata dove a più riprese ho pensato seriamente di andare in cantina a recuperare la stufa elettrica.

Poi mi dicevo che non è necessario, che siamo a maggio, che arriverà il caldo, che... insomma le solite cose e intanto la stufetta è rimasta in cantina.

Poi ho portato il termometro che ho appeso in terrazza dentro casa... così per decidermi se la stufetta serve o no... ben 17° (scarsi)... ma la stufetta è rimasta dov'è... ho recuperato la vestaglia di pile che usavo nei gelidi inverni del centro massaggi... ed ha funzionato anche meglio della stufetta!

E per concludere questa giornata in guerra con l'umido e il freddo cosa c'è di meglio di una bella cenetta al forno?

Stasera petto di pollo in crosta!

Ho fatto un po' di pasta da pizza, l'ho lasciata lievitare, poi ho preso il mezzo petto di pollo, l'ho messo a marinare un po' con olio, rosmarino e cipollotto poi l'ho impacchettato nella pasta stesa e via in forno per una ventina di minuti abbondanti e il risultato è una bella cucina calda e una cenetta da leccarsi i baffi!

E già che il forno era lì bello caldo ho preparato anche una bella ciambella al caffè che è in cottura adesso.

martedì 7 maggio 2019

Non si finisce mai di imparare


Oggi post in anticipo rispetto al solito... ma stasera sono impegnato!

Stasera vado a imparare!

Mi sono iscritto a un corso di scrittura, visto che mi ci voglio mettere d'impegno credo che questo corso possa essere un modo per "attrezzarmi" allo scopo.

Ho già letto due o tre manuali sull'argomento, ti spiegano quali sono gli errori più comuni, ti fanno un sacco di esempi con autori e libri già scritti, alcuni ti spiegano tecniche o trucchi del mestiere, ti danno da fare esercizi...

Utili, in ognuno ho trovato qualcosa che credo mi sarà utile, ma, a differenza di quello che può essere un corso di informatica o di programmazione dove il risultato è evidente (se il programma che ho creato funziona allora vuol dire che è fatto bene), nella scrittura la cosa non è decisamente così chiara e un confronto a doppio senso ritengo che sia decisamente più utile.

E' come se uno impara le tecniche di massaggio da un libro e le usa solo su qualcuno che di massaggi non ne ha mai ricevuti... chi riceve il trattamento può pure essere soddisfatto, ma non saprò mai se davvero lo faccio nel modo corretto...
Per saperlo devo avere più pareri da più persone o dei pareri professionali da qualcuno che è del mestiere.

Un manuale mi può dare da fare tutti gli esercizi più utili e corretti, a non può dirmi se quello che ho fatto va bene... quello devo stabilirlo io... sono io giudice avvocato e giuria di me stesso.
Credo invece che per capire se quello che scrivo ha un potenziale sia indispensabile avere un parere diretto di qualcuno che è del mestiere, che non ti conosce e che può esprimere un giudizio obiettivo basandosi solo su quello che legge.
E naturalmente il fatto che se ho qualche dubbio o domanda posso avere una risposta specifica e diretta... il manuale, per forza di cose, è generico, non ti può dire nulla di diverso dal caso generale, non può interagire con te al di fuori di quello che ha scritto nelle sue pagine...

Quindi si torna a scuola!

lunedì 6 maggio 2019

Finalmente pizza!


E stasera finalmente Pizza fatta in casa!

Come ho già accennato è la prima volta che la faccio ed è da parecchio che avevo in programma di farla e stasera siamo arrivati al dunque.

Metà con acciughe capperi e olive, l'altra metà con scamorza... oltre ovviamente pomodoro e mozzarella e origano.

Forse la forma non è particolarmente precisa... ma stendere la pasta non è semplice come sembra a vedere i pizzaioli in pizzeria...

Ma che Buona!

Non credevo che mi venisse così bene!
La pasta è bella sottile e regge bene il condimento senza essere secca.
Anche i bordi non si sono seccati.

Decisamente un successo!

Sicuramente la rifarò!
Ma di certo se una sera mi venisse una improvvisa voglia di pizza mi sa che andrò in pizzeria... per farla a casa bisogna programmarla con discreto anticipo: deve lievitare, poi va stesa, poi va condita, poi va cotta...
In pizzeria il tutto è decisamente più rapido...

Però è innegabile il vantaggio di accendere il forno a 200° per una ventina di minuti quando il riscaldamento è spento...

domenica 5 maggio 2019

Dolce esperimento


In una giornata gelida, quando fuori la temperatura non è mai andata sopra i 10° e in casa il riscaldamento è spento non c'è niente di meglio che mettersi a cucinare!

Stamattina mi sono alzato bello in forma, ho fatto colazione e mi sono messo a scrivere un po', poi quando ho cominciato ad avvertire un certo freschino sono andato in cucina e ho preparato un po' di pasta per la pizza! Non l'avevo mai fatta ed era già parecchio tempo (da quando ho il forno nuovo) che volevo farla.

Quindi farina, olio, sale e lievito di birra e mi sono messo a impastare.
Poi ho messo la pasta nel forno per lasciarla lievitare per bene.

Nel primo pomeriggio ho pensato che non potevo mica restare chiuso in casa tutto il giorno, quindi mi sono avventurato fuori con l'idea di fare un giretto... ma il gelo che mi ha accolto fuori mi ha fatto ben presto cambiare programma e dopo meno di un quarto d'ora ero già a casa infreddolito e tremante...

Una bella doccia caldissima per togliermi l'umido e il freddo di dosso e poi ho cominciato a pensare cosa inventarmi per merenda.

La pasta era bella lievitata, ma fare la pizza per merenda non mi sembrava sta grande idea, quindi ho cominciato a cercare su internet qualche ricetta dolce da fare con la pasta della pizza, ma non ho trovato nulla di interessante. Perciò ho improvvisato!

Ho preso una parte della pasta, col resto ci farò la pizza, l'ho stesa bella sottile e con una ciotola ho fatto dei cerchi di pasta.

Ho fatto fondere un po' di cioccolato fondente con un po' di burro, ho preso un vasetto di marmellata (di quella di mele che avevo fatto io) e ho fatto dei panzerottini ripieni.
Non ero sicuro del risultato, di solito queste cose si fanno con della pasta dolce, ma ho pensato che anche il pane non è mica dolce e ci si mettono lo stesso marmellata o cioccolato...

Li ho messi sulla teglia del forno, li ho spennellati con un pochino di uovo, ci ho messo sopra zucchero e cocco e li ho fatti cuocere 200° per un quarto d'ora...

Due ottimi risultati in un colpo solo: merenda pronta e cucina riscaldata!

Come primo tentativo devo dire che è andato piuttosto bene, i panzerotti sono ottimi!
Quelli con la marmellata sono rimasti belli dolci, forse ci va meglio una pasta meno sottile, quelli al cioccolato, buonissimi anche loro, sono più croccanti e il cioccolato tende a indurirsi un pochino, forse andava meglio una crema diversa, magari con un po' di panna o un uovo, tipo crema pasticcera col cioccolato... proverò la prossima volta.

Per oggi va bene così, un esperimento decisamente riuscito!

sabato 4 maggio 2019

Una cena rapida


A volte quando sono da mia mamma per cena ci prepariamo i toast, e tutte le volte il mio commento è "non so perché a casa mia non me li faccio mai che li mangio volentieri!".
Un'altra cosa che scatenava sempre questo commento era il purè, che mi dimenticavo sempre di comprarlo, ma quello è già un po' che mi sono deciso a tenerlo sempre di scorta a casa...

Perciò ieri quando sono andato a fare la spesa mi sono comprato un cubotto di prosciutto e un pacchetto di formaggio a fette!

E stasera per cena mi sono fatto i toast!

Per prima cosa ho dovuto riesumare la piastra elettrica che era imboscata da anni in fondo a un armadio di cucina seppellita sotto tortiere e contenitori vuoti, quindi gli ho dovuto dare una pulita... anche solo dalla polvere che gli si è accumulata nel tempo...

Poi ho aperto il prosciutto e come al solito mi sono ritrovato con le mani tutte impiastricciate di quella odiosa poltiglia gelatinosa che c'è sempre in quelle confezioni, poi ho asciugato il prosciutto con un pezzo di carta e l'ho potuto finalmente tagliare due fette.

Ho preso il pane in cassetta, ci ho messo le fette di prosciutto e poi il formaggio a fette...
Credo che sia la prima volta in vita mia che compro le sottilette, e infatti ne ho preso un pacchetto a caso dal banco frigo. Magari avrei dovuto guardare un pochino di più cosa stavo comprando... fettine anemiche e dall'odore di formaggino...
Magari poi sono tutte così, in effetti non lo so, ma dal ricordo che ne ho da quand'ero piccolo e le comprava mia mamma erano decisamente più invitanti...

Comunque ho preparato i miei toast, ho attaccato la piastra alla corrente con un pochino di trepidazione... ma ha funzionato alla perfezione!

E in pochi minuti ecco pronti i miei toast!
Che accompagnati con un bicchiere di birra mi hanno risolto brillantemente la cena...

Ok, la prossima volta mi organizzo meglio per quanto riguarda il formaggio e magari recupero anche qualche verdurina da metterci...

venerdì 3 maggio 2019

Torta di segale


In questa autunnale giornata di maggio, col cielo scuro e il temporale che minaccia di scoppiare da un momento all'altro le velleità di uscire e andarsene a spasso sono decisamente scarse...

Perciò stamattina sono uscito solo per motivi indispensabili, come fare la spesa e prendere una rapida boccata d'aria.

Sono partito con l'idea che in pomeriggio avrei preparato la pasta per fare la pizza a cena, quindi mi sono comprato farina, formaggi e condimenti a questo scopo.

Poi sono arrivato a casa, mi sono messo a leggere e scrivere e la mattinata è volata via.
In pomeriggio ho sfidato la sorte e ho fatto un altro giretto, tanto per non arrugginire in casa e, ora che sono tornato a casa la voglia di pizza era già svanita... Ma non la voglia di cucinare e preparare qualcosa di buono per cena!

Mi è saltato sotto gli occhi il barattolo di zuppa di legumi e cereali che gironzola in cucina credo da due natali fa... e visto il clima e la temperatura che ho in casa (dove fa più freddo adesso che quest'inverno) l'idea di una bella zuppona calda è diventata molto allettante!

L'ho messa subito a cuocere e intanto ho cominciato a "progettare" che torta fare.

Fra le scorte alimentari che ho portato da Gerola l'altro giorno c'è anche un sacchettone di farina di segale (quella che si usa per il pane nero) regalatomi da mio fratello e quale occasione migliore per sperimentare?

Torta con metà farina di segale e metà bianca, zucchero di canna, yogurt bianco e cioccolato grattugiato! (ovviamente anche uova, olio e lievito...)

E' venuta benissimo, soffice, con quel gusto retrogusto rustico del pane nero e il carattere del cioccolato fondente!

Perfetta per la colazione, ma anche per la merenda, lo spuntino di metà mattina lo sfizio del dopocena....

Ok, rinfacciatemi pure che dalle foto le mie torte sono tutte uguali... non avete torto... ma il gusto vi assicuro che cambia sempre!

giovedì 2 maggio 2019

Di nuovo a spasso per Milano


Stamattina è ricominciata la mia "avventura culturale milanese".

Visto che come si dice "prima il dovere poi il piacere", per prima cosa ho fatto un giro in un paio di librerie a caccia di informazioni, idee e ispirazione che potessero essermi utili nella scrittura del romanzo che ho in cantiere.

Certo è che quando si entra in una libreria come aspirante scrittore si vedono le cose diversamente che da lettore...

Come lettore si resta abbagliati dalla quantità di libri, si cerca il settore col genere che interessa o si gironzola alla ricerca del libro "che ti chiama".

Come "aspirante scrittore" invece tutti quei libri ti fanno pensare "Ma cosa credo di poter scrivere che non sia già stato scritto e riscritto con tutti i libri che esistono?" e la cosa non è particolarmente motivante...

D'altra parte c'è anche da dire che con tutto quello che viene pubblicato si sa mai che ci potrebbe scappare dentro anche qualcosa di mio...

E la quantità enorme di libri spesso intimorisce anche il lettore che, se non ha le idee ben chiare su cosa vorrebbe leggere, rischia di perdersi fra gli scaffali e le migliaia di possibilità che offrono.

Dopo la visita alle librerie che hanno avuto l'utilità che speravo, mi sono incamminato nel mio solito modo casuale per le vie del centro di Milano.

Quando mi sono trovato nella zona di Brera mi è venuta la voglia di riprendere il mio giro dei musei, e la pinacoteca di Brera era fra le mete che erano in programma.

L'avevo già visitata, forse anche più di una volta, ma parecchio tempo fa, ed era ora di rinfrescarsi la memoria.

Stavolta però prima di salire alle sale della pinacoteca ho fatto anche un giro per i corridoi dell'accademia delle arti e mi sono ritrovato le indicazioni per l'orto botanico, l'avevo sentito nominare, ma credo che ci fossi mai stato, quindi quale migliore occasione di questa?

E' un angolo di natura e di tranquillità da godersi in silenzio e pace in questa perfetta giornata primaverile... peccato che c'era una scolaresca che razzolava in giro la pace e la tranquillità ne hanno risentito non poco... ma va bene lo stesso...

Poi sono salito alla pinacoteca, del resto quale modo migliore per risvegliare l'estro creativo che un giro nella natura e uno in un tempio dell'estro artistico?

Ammetto che non me la ricordavo così la pinacoteca... Ricordavo bene il "Cristo morto" del Mantregna, lo "sposalizio della Vergine"  di Raffaello, "il bacio" di Hayez, la "cena in Emmaus" di Caravaggio e altri, ma non ricordavo che per la maggior parte si trattava di quadri di arte sacra...
Del resto si sa che se non fosse per l'arte sacra saremmo sguarniti di gran parte delle opere d'arte...

E anche oggi il mio giretto mi ha fatto conoscere un angolo di Milano che non conoscevo: i corridoi dell'accademia delle belle arti e l'orto botanico!

mercoledì 1 maggio 2019

Inseguire un sogno


Oggi è la festa del lavoratore e io mi sono goduto il primo giorno da disoccupato...

Ieri ho concluso il periodo di lavoro che era cominciato a metà gennaio e da domani comincerò un nuovo capitolo della mia vita.

Voglio dedicarmi a un sogno, già che ne ho l'occasione e la voglia voglio provare a lanciarmi in una nuova avventura.

L'idea è quella di provare la strada dello scrittore, lo so che non sarà facile e che le probabilità di riuscirci non sono alte, ma ci voglio provare lo stesso.

Ho voglia di mettermi in gioco seriamente, di provarci.

So che è avventato, forse anche da incosciente, ma se queste cose non si fanno quando se ne ha la voglia e la possibilità non si faranno mai...

L'ultima volta che ho seguito un sogno ho abbandonato un buon lavoro e rivoluzionato la mia vita, alla fine l'esito non è stato dei migliori, ma sono contento di averlo fatto, e probabilmente lo rifarei.

Stavolta la posta in gioco è decisamente più bassa, non lascio indietro niente, mi prendo solo un periodo da dedicare a questo progetto.

Non ho nulla da perdere, solo da guadagnarci.
Ci sono poche cose che possono arricchire la vita quanto il cercare di realizzare i propri sogni!

Per molti i sogni sono la stabilità, il metter su famiglia, la tranquillità, per me invece è l'affrontare nuove sfide, il mettermi in gioco, il provare nuove cose, l'aver sempre qualcosa che mi tenga attivo!

E' stato così per l'università, per il lavoro, per  il centro massaggi...
Una volta, ai tempi dell'università, mi è stato detto che era un atteggiamento infantile (forse l'ho già anche detto) e la mia risposta è stata "e allora?"

E anche adesso la penso allo stesso modo!

Le mie scelte non sono avventate, non è che mi butto a capofitto nelle cose senza pensarci, quello che faccio è sempre guidato da realismo e concretezza, ma questo non vuol dire scegliere solo la strada semplice e comoda, vuol dire affrontare le sfide e permettersi di inseguire i sogni, con la testa sulle spalle e cosciente di correre dei rischi (più o meno calcolati)!