Come si capisce quando una cosa è conclusa?
Non parlo delle cose della vita o di chissà quali principi filosofici, mi riferisco al racconto che sto scrivendo per il concorso letterario a cui ho accennato qualche post fa...
Ho trovato una storia che mi piace, l'ho scritta, poi ne ho aggiunto qualche pezzo, poi l'ho riletta e ho fatto le correzioni ortografiche, poi l'ho riletta di nuovo e ho fatto una piccola modifica qui una là....
In pratica ogni volta che apro quel file (tipo due o tre volte al giorno) ci aggiungo/tolgo/modifico qualche pezzetto... cambio una frase, modifico un termine, sistemo la punteggiatura...
Ogni volta che lo chiudo mi dico che ormai è a posto, ma poi mi vengono in mente altre cosine che dovrei sistemare, o concetti che dovrei esporre in modo diverso...
Non è come scrivere il blog, qui quando scrivo un post lo butto giù più o meno a caso e poi nemmeno lo rileggo... e va bene così, tanto la nostra è una chiacchierata, quindi va bene se scrivo come parlo...
Ma scrivere un racconto richiede decisamente un certo grado di attenzione e pazienza... e autocritica e riscrittura di pezzi più e più volte... lo stile "colloquiale" del blog, con concetti e parole che cadono fuori dalla mia testa e finiscono sul post così come sono, non è molto adatto a qualcosa che si possa definire "racconto", quindi ogni volta che lo rileggo mi chiedo se quella frase è troppo in stile blog o se va bene...
Però ci siamo quasi!
Ancora qualche giorno di ritocchini e poi sarà pronto!
E metteremo alla prova di fronte a una giuria la mia... capacità letteraria...
escilo!
RispondiEliminadopo il concorso... pena l'esclusione
Elimina