giovedì 31 gennaio 2019

Fatemi lavorare....


Lavorativamente parlando ci sono poche cose peggiori di una giornata dove non hai nulla da fare, o meglio avresti da fare ma non hai i mezzi per farlo e le cose che ti servono non dipendono da te...

Passi la giornata in attesa di informazioni che arrivano col contagocce, e intanto non hai assolutamente nulla da fare, ma non è che puoi andartene a fare una passeggiata...

E la giornata non passa mai...

Starsene a far niente tutto il giorno ci può pure stare, ma quando sono a casa mia e l'inattività è una mia scelta, non al lavoro!

Che poi lo so già che la conseguenza di questa giornata dedicata alla noia e alla frustrazione sarà una giornata infernale domani... che sarà comunque preferibile a quella di oggi...

Uffa

martedì 29 gennaio 2019

Un anno insieme


Ieri è stato il primo compleanno del mio blog!

E non me ne ero nemmeno reso conto!

Un intero anno in cui ogni giorno sono riuscito in qualche modo a scrivere qualcosa di più o meno sensato.

Voglio ringraziare tutti quelli che mi leggono, non siete in tanti, ma il vostro affetto mi dà lo stimolo per continuare con questo "impegno".

Lo chiamo "impegno" perché ammetto che in alcuni momenti la domanda "ma chi me lo fa fare" mi frulla in testa, ma alla fine decido che mi dispiacerebbe non farlo...

Ormai è diventato una specie di rito giornaliero, credo che se lo lasciassi da parte mi sentirei come privato di qualcosa di bello che, nonostante non sia sempre facile, mi piace.

Quest'anno è stato abbastanza particolare, sono passato da proprietario e operatore al centro massaggi "Armonia è Salute" alla sua chiusura nel mese di settembre dopo tre anni e mezzo di attività.

Ho vissuto un periodo abbastanza controverso fra la tristezza della chiusura alla consapevolezza di una decisione che andava presa all'incognita del "e adesso cosa faccio?"

Poi ho avuto il mio periodo "sabbatico" dove ho cercato di cambiare rotta, partecipando al concorso letterario, cominciando a scrivere un libro che è ancora lì in attesa di prosecuzione, cercando di sviluppare la mia creatività in ottica non solo ludica, ma come stile di vita.

Poi col nuovo anno ho cominciato a cercare un lavoro, va bene coltivare le mie passioni, ma non posso mica stare solo ad attendere che l'estro si faccia vivo...

E con una certa sorpresa ho cominciato, senza troppa fatica, un nuovo lavoro nell'informatica quasi uguale a quello vecchio...

Adesso sono in fase di assestamento col mondo del lavoro, fra alti e bassi sto rientrando nella vecchia routine... poi quando scadrà questo contratto si vedrà come si metteranno le cose, ma non faccio né pensieri né progetti per il "dopo".

Insomma, un anno particolare che fa parte di un periodo particolare che non è ancora finito e non sembra nemmeno intenzionato a finire.

Quindi un ringraziamento a tutti quelli che in questo anno di blog mi hanno sempre seguito, e anche a tutti quelli che mi spronano a continuare.

lunedì 28 gennaio 2019

Una maschera professionale


A volte si vorrebbero dire delle cose, magari si vorrebbe dire quello che si pensa senza freni, ma spesso non si può.

E in questi casi non è facile mordersi la lingua.

Sul lavoro, coi colleghi, coi clienti, con semplici conoscenti, anche se spesso si vorrebbero esprimere pareri o dire in faccia quello che si pensa, la maggior pare delle volte è meglio come si dice "contare fino a 10" prima di parlare e poi decidere se è o no il caso di dire quello che si ha in testa...

Un po' per non rischiare di minare l'ambiente di lavoro, un po' perché, anche se mi può far innervosire, il cliente è sempre il cliente, ed è necessario rimanere professionali, un po' perché non ne vale la pena.

Sembra che questo possa andare contro "l'essere sempre sé stessi", ma in effetti non è così.

L'essere sé stessi è fondamentale nella vita.

E la vita non è il lavoro.

Anche se coi colleghi e i clienti ci si passa gran parte della giornata la vita e le cose importanti sono al di fuori dell'orario lavorativo.

Mettere una maschera al lavoro non vuol dire fingere, vuol dire essere professionali.

L'importante è togliersi quella maschera quando non è più necessaria, quando si ha a che fare con se stessi e con le persone più vicine.

domenica 27 gennaio 2019

Chiuso per nebbia


Ti svegli la domenica mattina con l'idea di un bel giretto, magari anche con la voglia di fare mestieri, di cucinare, di scrivere...

Poi apri la finestra e vedi una desolante bruma umida e gelida che pervade il panorama.

Ti viene subito l'impulso di tornartene a letto al calduccio sotto le coperte e non toglierti da lì fino al mattino dopo....

Ma non si fa... bisogna reagire e incuranti dell'umido, del freddo e della poca voglia si prende il coraggio a due mani e di esce di casa!
Anche perché se non uscivo per andare almeno al bancomat a prelevare domani avrei dovuto saltare il pranzo...

E allora via! Si esce!

La temperatura è di ben un paio di gradi sopra lo zero, ma appena uscito, nonostante berrette e giacconi mi trovo ricoperto di uno strato di gelida umidità.

Faccio il mio giro, assolvo le incombenze e torno a casa.

Appena al calduccio tolgo subito lo strato di vestiti gelidi, metto la tuta da casa, mi preparo a fare qualcosa... e senza nemmeno accorgermene mi ritrovo sdraiato sul letto con un libro in mano...

Com'è successo?
Io avevo intenzione di fare qualcosa di utile, come ritirare la roba stesa, portare giù l'immondizia, riordinare la postazione del computer perennemente piena di roba...

E invece mi ritrovo qui sdraiato a leggere...

Beh... ormai non è che posso lasciare il capitolo a metà... le altre cose che volevo fare posso farle anche qualche altra volta...

sabato 26 gennaio 2019

Non sono più capace di fare torte



Noooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!
Anche stavolta... nooooooooooooooooo!!!!!!

Era lì, bella come il sole, che mi guardava gonfia e invitante dal forno, il tempo di cottura era ok, l'aspetto perfetto, il profumo goloso....

Poi appena ho spento il forno, ancor prima di aprire lo sportello si è lasciata andare come un palloncino sgonfio.
Un canyon circolare che percorre tutta la mia promettente ciambella al cacao.

Ho dovuto rassegnarmi alla dura realtà, nemmeno la forma a ciambella riesce a risolvere il problema dello sgonfiamento...

L'ultima volta l'ho fatta col cocco, non è venuta male, almeno non è sprofondata su se stessa, ma di certo non era bella gonfia e soffice come avrebbe dovuto... e ho dato la colpa al fatto che ci avevo messo anche della fecola

La volta prima ci avevo messo un po' di farina di mais e ho dato la colpa a quella, ho pensato che dopo essere lievitata per bene la torta non è riuscita a stare su per il peso della farina...

Ecc ecc ecc


E ci sono parenti e amici che continuano a chiedermi quando mi deciderò a cambiare il forno... e probabilmente hanno ragione...
Ma una di quelle ancora prima era venuta bene (ma non ricordo con cos'era...)...
E lo so che una su 5 non è sto gran risultato...

E lo so che ci proverò ancora, magari con l'impasto più molle, o più duro, o con più uova o con meno farina o senza ...

Che poi magari è colpa mia... magari ho disimparato a fare le torte e anche se cambio il forno non risolvo il problema...

Uffa.

Ma almeno, anche se l'aspetto non è certo da "boss delle torte", il gusto è buono, e pucciata nel latte a colazione va bene lo stesso... e poi girata a testa in giù, a parte un po' di farina che gli è rimasta addosso dalla tortiera, non sembra neanche venuta male....

venerdì 25 gennaio 2019

Un weekend per riorganizzarmi


Oggi alla fine della prima settimana intera di lavoro sono arrivato a casa così contento che domani è sabato che mi stavo pure dimenticando di fare il post...

Sono contento tanto perché è stata una settimana pesante, è stata una normale settimana lavorativa, ma ho ritrovato la gioia dell'arrivo del venerdì sera!

Stasera andrò a dormire senza dover puntare la sveglia! domani e dopodomani potrò dedicare la giornata a me e alla mia casa...

Devo riorganizzarmi un po' per rientrare nella routine della settimana occupata dal lavoro.

Devo riabituarmi a fare la spesa che duri tutta la settimana...Stasera ho cenato con pane e marmellata perché ho praticamente finito le scorte di cibo...

Devo fare il bucato per non rischiare di restare senza vestiti da mettere al lavoro...

Dovrò fare anche un po' di pulizie... non che quando ero a casa tutti i giorni passassi ore a pulire la casa e adesso ho pure la scusa che lavoro, ma a un certo punto non puoi più rimandare...

Farò la torta per la colazione e poi chissà, magari un bel giretto, o magari mi si risveglia la vena creativa e scrivo, oppure potrei trovarmi con qualche amico...

Insomma, tutto quello che facevo prima condensato nei due magici giorni del weekend!

giovedì 24 gennaio 2019

Persone e persone

Ci sono persone che ti rischiarano la vita, altre che passano senza lasciare nessun segno e altre che la offuscano.

Le prime sono quelle con le quali condividi volentieri un periodo della tua vita, che ti fanno sentire bene, possono essere amici, compagni o semplici conoscenti, ma con loro ti senti a tuo agio perché puoi essere davvero te stesso, c'è sintonia e affinità, io sono io e tu sei tu e insieme stiamo bene.

Le seconde sono quelle persone che passano, magari condividi anche qualcosa con loro, ma che poi spariscono dalla tua vita senza che nemmeno te ne accorgi.
Possono essere ex colleghi di lavoro, vecchi compagni di studi, compagni di viaggio occasionali...
Ci puoi stare insieme e passare momenti belli o brutti, ma a un certo punto si perdono i contatti e fai fatica anche a ricordarti che quelle persone sono esistite

Le terze sono invece le peggiori, sono quelle persone che ti urtano, che vorresti non averci a che fare ma che non puoi farne a meno.
Fra queste persone ci sono quelle che ti ispirano istantaneamente a pelle antipatia e incompatibilità, quelle con le quali capisci subito non ci può essere nulla di più del necessario. Fortunatamente fanno parte di questa categoria molte persone che appena puoi interrompere i rapporti diventano parte della categoria di cui sopra.

Ma la cosa peggiore succede quando una delle persone della prima categoria, che hanno un posto importante nella nostra vita, a un certo punto precipitano direttamente nella terza categoria e ci restano!
Non diventano semplicemente un vago ricordo del passato, ma scavano un solco nella nostra strada che a volte è difficile da superare.
Quando succede ti senti tradito, perdi la fiducia nelle persone, ti rimproveri per esserci "cascato di nuovo" e ti costruisci una corazza che ti possa proteggere in futuro.

Non sempre funziona, se questa corazza è troppo debole serve solo a far stare ancora più male, se invece è troppo spessa rischi di tagliare fuori dalla tua vita chiunque.

La soluzione, che funziona per me (più o meno), è quella di non tagliare fuori nessuno, lasciare spazio a chiunque voglia condividere qualcosa con me, ma nello stesso tempo non aspettarmi nulla di diverso da quello che c'è: qualsiasi novità, crescita, miglioramento, sarà una graditissima sorpresa.
Una delusione sarà sempre dura, ma meno traumatica che quando ci si butta a capofitto aspettandosi solo rose e fiori.

mercoledì 23 gennaio 2019

Basta poco


Stamattina mi sono svegliato con l'idea che fosse giovedì...
Poi la realtà mi è caduta addosso come un macigno facendomi notare che invece è mercoledì...

Ho aperto il frigo per fare colazione e mi sono accorto di aver finito il latte...
Sono uscito di casa e mi si sono brinate anche le idee...

Che modo brutto di cominciare la giornata...

Poi però ho trovato un posto a sedere in metrò e
ho iniziato a leggere un libro che mi piace

E le cose hanno cominciato ad andare meglio!

domenica 20 gennaio 2019

Un normale weekend milanese


Dopo l'esperienza del "deserto civile" del mattino di capodanno oggi pomeriggio ho fatto un giro in centro in mezzo al marasma da saldi...

Non l'ho fatto per un attacco di masochismo, ma mi sono reso conto che ormai che ho ricominciato a lavorare durante la settimana se voglio fare un giro in centro mi tocca farlo il sabato o la domenica... Quindi oggi ho approfittato del fatto che c'era in giro anche mia sorella per affrontare la cosa...

Gli slalom fra le persone su via Torino che fanno invidia  a quelli che si facevano nelle discoteche sovraffollate.
La coda davanti a qualsiasi cosa dia da mangiare all'ora di pranzo.
La risalita controcorrente di corso Vittorio Emanuele che ti fa sentire un salmone che risale le cascate, e chissà com'è sembra sempre che la massa di persone va sempre nella direzione opposta alla tua... anche se cambi direzione...
I tentativi impossibili di evitare di entrare o passare davanti a chi sta facendo foto in piazza Duomo...

Insomma, il classico pomeriggio da weekend in centro a Milano...

La cosa bella è però che, se non si è troppo interessati alle vetrine e ai negozi (che non è il caso di quando sono in giro con mia sorella...), basta allontanarsi di qualche decina di metri dalle vie principali e ci si trova in strade semideserte, silenziose che spesso sono molto belle da passeggiare e a volte anche ricche di sorprese.

venerdì 18 gennaio 2019

Intanto scrivo


Secondo giorno di lavoro, e domani è già il weekend!

Aver cominciato la nuova esperienza lavorativa il giovedì ha i suoi vantaggi: subito posso riapprezzare la gioia del venerdì sera quando all'uscita dall'ufficio la testa vola già al sabato e alla domenica.

Non devo puntare la sveglia, posso fare quello che mi va... come facevo fino all'altro ieri...

Poi lunedì riattaccherò il cervello per quando comincerà la prima settimana "intera" di lavoro.

Anche se diciamo che il mio cervello si spegne senza problemi anche senza la prospettiva di due giorni di riposo... Ogni sera, quando esco dall'ufficio, si mette in pausa, dimentica qualunque cosa abbaia a che fare con la giornata lavorativa (a parte magari le scemate dette coi colleghi), fino a quando il giorno dopo torno sul luogo di lavoro, allora ricomincia a pensare a quello che devo fare...

Ho sempre fatto così, per fortuna, vediamo se sarà così anche stavolta... ma credo proprio di sì..

Ieri mia sorella, dopo il mio messaggio che avvertiva tutta la famiglia che il primo giorno era andato bene, era preoccupata che adesso che lavoro lasciassi indietro il post... ma posso tranquillizzare tutti, questo fa parte della vita "a cervello spento", e continuerò a farlo... ma attenzione... anche qui non programmo a lungo termine...
Continuerò a scrivere post finché avrò qualcosa da scrivere... ma visto che capita che scrivo anche quando da dire non ho nulla, diciamo che scriverò finché ne avrò voglia... ah già a volte non ne ho neanche voglia... allora finché... ... ...  non lo so... intanto scrivo...

giovedì 17 gennaio 2019

Un ritorno al passato


Ed eccomi qui, rientrato dopo il primo giorno di lavoro!

E' stato un po' come "tornare a casa", anche dopo ormai 5 anni che non facevo più questo lavoro le cose sono cambiate poco...

Stessi colleghi... o meglio, colleghi diversi ma nello stesso stile dei vecchi; stesso lavoro, con solo poche varianti; stessi utenti, anche se fanno cose diverse; stessi uffici, anche se disposti diversamente e a un altro indirizzo.

Insomma, mi sono trovato a mio agio, è come se non avessi mai lasciato questo lavoro.

Credo che alla fine, come si dice, è come andare in bicicletta, una volta imparato non ti dimentichi come si fa.

Certo ci sono cose a cui devo riabituarmi... come puntare la sveglia prima di andare a dormire (ieri sera me ne stavo dimenticando), la ressa in metrò all'ora di punta, il non essere in casa a fare i comodi miei tutto il giorno...

Ma se non ci fosse qualcosa che può pesare almeno un pochettino non lo si potrebbe nemmeno chiamare lavoro... o no?

mercoledì 16 gennaio 2019

Si Ricomincia!


Dopo un po' di ricerca e di invii di curriculum, devo ammettere nemmeno troppo intensiva, ieri sono stato contattato per un colloquio.

Perciò ieri sera dopo tanto tempo ho di nuovo puntato la sveglia e ho ripescato i miei "abiti da colloquio" e stamattina ho messo le scarpe nuove che ovviamente mi hanno devastato i talloni, e mi sono presentato all'appuntamento.

Dopo meno di mezz'ora sono uscito dalla sede della società che mi ha contattato con un contratto firmato e DOMANI COMINCIO IL MIO NUOVO LAVORO!

Sono sorpreso e contento di come sono andate le cose, senza tante cerimonie ho scambiato quattro chiacchiere col "capo" e immediatamente mi hanno fatto una proposta di lavoro... 
"Vista la tua esperienza mi sento quasi in imbarazzo a chiederti altro. Se ti va bene puoi cominciare anche domani".

E così è, domani sarà il primo giorno di lavoro nel vecchio lavoro...

Sì, perché si tratta di un lavoro nell'informatica, una specie di "ritorno alle origini" e, come è successo la prima volta che ho cominciato un lavoro simile, non so di preciso cosa dovrò fare, lo scoprirò domani quando sarò "sul campo".

Oggi pomeriggio ho contattato la persona che sarà il mio referente per sapere almeno dove devo presentarmi e, tanto per non sbagliare gli ho chiesto anche se è un posto con un "codice di abbigliamento"... ci sono posti in cui sono richiesti giacca e cravatta, in quel caso avrei dovuto organizzarmi per adeguare il mio guardaroba, ma fortunatamente non ci sono richieste così formali...

Quindi ho rispolverato una delle mie tante camicie, un paio di pantaloni che non fossero jeans e li ho preparati per partire con questa nuova avventura che durerà fino a fine aprile!

Poi si vedrà, intanto mi rifaccio un po' le ossa nello smanettare su computer che non sia il mio, a rispettare orari di lavoro, a puntare la sveglia, a mettere una camicia...

E vedremo come andrà!

Intanto adesso faccio una torta... così domani mattina ho già pronta la colazione.

lunedì 14 gennaio 2019

La sorpresa di Padova


Come ho già detto nei giorni scorsi sono stato a Padova.

E' una città che non conoscevo, fino all'altro ieri quando pensavo a Padova mi venivano in mente  solo sant'Antonio e l'oca padovana, quest'ultima più come un epiteto a una ragazza poco intelligente che come razza di oca...

Perciò visitare la città è stata una bella esperienza e una bellissima sorpresa!

La cosa che mi ha colpito di più è la quantità incredibile di portici che ci sono! Finora credevo che non avrei mai trovato una città con più portici di Bologna, ma Padova credo che riesca quasi a batterla... Nel centro quasi tutte le strade sono affiancate da due portici, che spesso occupano più spazio della strada stessa...

E le piazze!
In pieno centro ci sono tre piazze comunicanti che sabato erano tutte occupate da uno dei mercati rionali più grandi che abbia mai visto... peccato che la presenza del mercato impediva la vista della piazza, ma ho recuperato domenica rifacendo il giro e godendo dello spopolamento cittadino tipico della domenica mattina per apprezzare la bellezza delle piazze e dei palazzi che vi si affacciano.
E poi c'è la piazza del "Prato della Valle" una piazza enorme, una delle più grandi d'Europa, anche qui sabato c'era il mercato, ma domenica ho potuto apprezzarne appieno la grandezza! Qui fare un "giretto della piazza" è come fare una vera e propria passeggiata!
Un sacco di statue lungo tutto il lungo canale ovale che delimita il centro della piazza, intorno uno spazio grandissimo per passeggiate, pattinatori e, appunto, il mercato; dentro l'ovale prato e panchine, gabbiani corvi e piccioni... spesso appollaiati sulle teste delle statue. Intorno alla piazza case e palazzi non tanto alti, ma che nella grandezza della piazza sembrano ancora più piccoli.
Poi la basilica di santa Giustina che si affaccia su un angolo della piazza, dove si trovano le probabili spoglie di san Luca... e dove il cartello dell'"Olio di santa Giustina" che è utile contro il "Fuoco di sant'Antonio" messo fuori dal piccolo spaccio dei prodotti dei frati, mi ha fatto sorridere... santi che si fanno concorrenza...

Naturalmente non poteva mancare la visita alla grande e bellissima basilica di sant'Antonio... anzi del Santo, qui quando si parla di Santo senza specificare un nome è per forza lui!

Una visita alla cappella degli Scrovegni, il capolavoro di Giotto, e ai musei attigui hanno completato la visita Padovana.

E stavolta senza pioggia, senza incidenti, senza ritardi!

Ah già... giusto per la cronaca... alla fine la macchina fotografica l'ho portata, ma quando ho provato ad accenderla per fare delle foto non ha dato segno di vita... poi adesso ho provato ad accenderla e non dà nessun problema... sarà offesa perché la uso così poco...

E appuntamento alla prossima "gita"

domenica 13 gennaio 2019

Lungo rientro


La cosa più lunga di una vacanza, che sia un gita di due giorni o una vacanza di settimane è secondo me il viaggio di rientro a casa.

Non perché mi dispiace tornare, la vacanza è stata bella, mi sono divertito, ho visto cose nuove... ma quando finisce sono contento di tornarmene a casa mia.

Ma il viaggio di ritorno chissà perché sembra sempre non finire mai!

Quelle due ore di treno o 4 ore di aereo che all'andata sono passate senza neanche accorgermene al ritorno sembrano durare almeno il doppio del tempo... per non parlare poi dell'ultima mezz'oretta di metropolitana e quei 10 minuti a piedi che sono l'ultima parete del viaggio.

Posso pure leggere, o fare cruciverba o giocare col telefonino, ma quegli ultimi metri che mi separano da casa sono infiniti.

Poi finalmente arrivo alla porta di casa e mi catapulto nel calore e nell'accoglienza delle mie cose... rapidamente mi svesto da giacche, zaini, borse e valigie, quindi la capatina d'obbligo in bagno, la telefonata di rientro alla mamma per un rapido resoconto del viaggio una bella doccia per togliermi di dosso la stanchezza e l'eterno viaggio di ritorno che mi si è appiccicato addosso come una seconda pelle  e poi basta: relax e pace... le valigie le disferò domani, tanto mica scappano, qualunque pensiero è rimandato a domani, oggi fa ancora parte della vacanza, e niente deve rovinare il gusto di ritrovare casa mia.

sabato 12 gennaio 2019

Fame da sabato sera


Oggi post itinerante... nel senso che lo sto scrivendo mentre vago per le vie di Padova alla ricerca di un posto per mangiare che non sia strapieno... e al sabato sera non è per niente una cosa facile...

Probabilmente ci saranno anche alcuni errori di stampa... ma provate voi a scrivere col telefonino mentre camminate, cercate un ristorante e evitate di andare addosso alle cose... e pure con le mani gelate...

E ovviamente gira e rigira si ritorna sempre sulle stesse atrade a questo punto in direzione dell'albergo per poi esserci più vicini...


E poi all'improvviso un posto che non semmbra pieno e che sembra faccia ottimi piatti! Entriamo, c'è posto purché liberiamo il tavolo entro 1 ora! Perfetto! Siamo seduti!
Buon appetito e  a domani!

venerdì 11 gennaio 2019

Un viaggio piovoso


Due anni fa... no, non due anni, ormai siamo nel 2019...
Tre anni fa a dicembre ho fatto il mio primo viaggio in Sicilia, se si esclude il viaggio nelle Eolie di parecchi anni fa.

Siamo partiti belli speranzosi di trovare una bella città e un clima più mite di quello di Milano, ma le nostre aspettative climatiche non sono state pienamente soddisfatte...

Oltre a Catania abbiamo visitato anche Siracusa e Taormina, e tutte e tre sono state davvero belle da vedere.

Catania con il suo barocco, Taormina col suo teatro romano, Siracusa con l'area archeologica, l'orecchio di Dioniso e la fonte Aretusa...

Peccato che come dicevo prima le condizioni climatiche non erano esattamente le più adatte per passeggiare...

Quello che mi è rimasto più impresso nella memoria di questo viaggio è stata la quantità indecente di pioggia che ci siamo presi! Mi è capitato altre volte di prendere l'acqua in viaggio, ma mai così tanta...

E' piovuto così tanto che anche l'ombrello era un oggetto quasi inutile, le strade erano letteralmente fiumi che scorrevano in città e il panorama era limitato al cielo nuvoloso... Non credo di essermi mai ritrovato bagnato e infreddolito come quella volta...

Girando per la città, anche nei momenti in cui spuntava il sole, ci siamo fermati a chiedere da dove si poteva vedere l'Etna e i catanesi quasi increduli ci dicevano "Ma si, andate sulla via e lo vedete da lì" ma non c'è stato nemmeno un momento di tregua e le nuvole lo hanno sempre nascosto alla nostra vista... L'abbiamo poi visto dall'aereo col suo cratere che spuntava sopra le nuvole...

La cosa che più ci ha lasciato senza parole è che una sera, vedendo le previsioni del tempo, ci siamo resi conto che su tutta l'Italia non c'era nemmeno un nuvolino, solo un ammasso nuvoloso sulla costa ionica della Sicilia... esattamente dove eravamo noi...

Ma fa niente, è stato bello lo stesso, magari però qualche volta ci torno col sole...

giovedì 10 gennaio 2019

Preparativi per il weekend


E dopo tanto tempo finalmente il prossimo weekend vado a fare un viaggetto.

Andrò a Padova per due giorni, una città che non ho mai visitato e che mi incuriosisce.
Non sarà chissà che viaggio, ma un paio di giorni per cambiare aria ci stanno...

E oggi, addirittura con un giorno di anticipo, ho preparato le cose da portare, che sono ben poche, ma che spesso hanno bisogno di essere preparate se no si rischia di lasciarle a casa...

I caricabatterie per tutti i vari apparecchi tecnologici (fortunatamente con uno solo si carica quasi tutto), scaricare il biglietto del treno sul telefonino (se no di sicuro quando passa il controllore siamo in galleria e il telefono non prende), almeno un libro da leggere sull'ebook (come si potrebbe affrontare un viaggio senza?), caricare la batteria di riserva del cellulare e le pile della macchina fotografica...

Già, perché per l'occasione ho ripescato dal cassetto la mia piccola macchina fotografica che ormai era lì a prendere polvere, ho messo in carica le batterie ed è pronta anche lei per il weekendino.

Certo che ormai portare la macchina fotografica in un viaggio è più un abitudine che una necessità...
Guardando le caratteristiche della mia macchinetta mi sono accorto che ha le stesse caratteristiche della fotocamera del telefonino... nonostante il mio sia un telefonino scrauso...

Ma andare da qualche parte senza la macchina fotografica sembra brutto...

Io non è che faccia chissà quante foto e, in quasi tutte, io non compaio perché poi, quando le riguardo, mi chiedo come faccio a venire sempre così male... sono ben poche le mie fotografie che mi piacciono...

Ma la macchinetta la porto lo stesso, farà a gara col telefonino... o rimarrà nello zaino... vedremo...

Poi già le altre cose... ma una volta sistemata la parte "tecnologia" per un giro di due giorni non c'è molto altro da preparare...

mercoledì 9 gennaio 2019

Buon vicinato


E anche oggi mi sono perso via nello studio e sono arrivate le 8 senza che me ne accorgessi!!!

A un certo punto ho guardato l'orologio e mi sono accorto dell'ora... e non ho ancora fatto il post... e adesso che ci penso ho anche fame...

E pensare che sul computer l'orologio è sempre lì... ma non ci guardo mai...

Ma quando sono preso a fare qualcosa perdo completamente la cognizione di quello che ho intorno e mi estraneo dal mondo.

Quando faccio qualcosa che mi intrippa non mi rendo conto del tempo che passa.

Ricordo una volta, quando stavo ancora facendo i lavori per ristrutturare casa mia, che avevo passato la mattinata a grattare via con una spatola la colla secca della moquette che era attaccata sul pavimento e a un certo punto mi suona il campanello e alla porta c'era la signora del piano di sotto che mi dice
"ho sentito che hai lavorato tutta la mattina"
e io "Scusi signora, l'ho disturbata?"
"No, no, volevo solo chiederti se volevi un caffè visto che stai lavorando così tanto"
a quel punto ho guardato l'orologio e ho visto che erano le tre del pomeriggio!!!
Poco dopo è tornata su la sciura con un vassoio con il caffè e pure un cioccolatino, a quel punto mi sono preso una bella pausa e mi sono gustato il caffè e 4 chiacchiere...

Quello che si dice buon vicinato...

martedì 8 gennaio 2019

Impara l'arte e... smanettaci


Stamattina sono uscito a fare il mio solito giretto, sono uscito di casa in mezzo alla nebbia e ora che sono tornato a casa mi sentivo come un ghiacciolo arrugginito...

Perciò il pomeriggio l'ho passato al computer, ma stavolta non per cazzaggiare o perdere tempo come al solito, ma per studiare.

Dopo aver fatto un giro nelle offerte di lavoro ed essermi reso conto per l'ennesima volta che le richieste di mercato nel mondo informatico implicano quasi tutte la conoscenza di specifici linguaggi di programmazione mi sono deciso a impararli anche io.

Ci avevo già provato, trovando su internet guide e manuali, ma non ero riuscito a trovare qualcosa che avesse un approccio che mi piacesse.


Dopo aver cercato corsi su questi argomenti e averne scartati parecchi, alcuni perché troppo cari, altri perché troppo lunghi e altri ancora perché erano rivolti solo a under 35, ne ho trovato uno on-line a basso prezzo e ho deciso di fare questo miniinvestimento per ampliare il mio bagaglio culturale.

In un pomeriggio ho seguito quasi la metà del corso... e questo vuol dire che è proprio il tipo di approccio all'argomento che cercavo e che riesce a coinvolgermi.

Poi naturalmente una volta completato il corso sarà compito mio mettermi a smanettare per appropriarmi per bene dell'argomento.... Ma questo non dovrebbe essere un problema, in fondo lo smanettare è il metodo con cui ho imparato almeno la metà delle cose che so...

Perché uno può iscriversi a corsi, partecipare a seminari, seguire lezioni e imparare le cose, ma se poi non ci mette del suo e smanetta con le cose che ha imparato facendole proprie nel giro di ben poco tempo si ritrova a dimenticare qualunque cosa ha imparato.

E vale per qualunque cosa, che siano lingue straniere, massaggi, informatica, pittura, musica o scrittura non basta impararle a scuola, bisogna lavorarci, come dico io continuare a smanettarci, bisogna coltivarle e anche dargli un tocco personale, se no si perdono ed è come non averle mai imparate.

lunedì 7 gennaio 2019

Programmazione a brevissimo termine


C'è chi per fare qualunque cosa programma tutto nei minimi dettagli e con ampio anticipo, prenota i viaggi mesi prima, fa la lista delle cose che deve fare una settimana per l'altra, ha l'agenda piena di incontri e impegni programmati...

Io non sono mai stato così, raramente ho programmato un viaggio con più di qualche settimana di anticipo, la mia lista delle cose da fare a scadenza più lunga è la lista della spesa e nella mia agenda l'appuntamento più distante è quello della visita oculistica che avrò a marzo, ma solo perché l'appuntamento non me lo potevano dare prima...

In questo periodo però questa mia caratteristica di "non programmazione" ha raggiunto livelli altissimi... Il fatto di essere alla ricerca di un lavoro e di non sapere quando lo troverò e che tipo di lavoro sarà giustifica il mio non programmare a lungo termine.

Potrei trovare un lavoro che mi impegna il finesettimana, oppure uno che implica dei turni, o ancora uno che implica reperibilità... chissà... non lo posso sapere adesso...

E' un ottimo pretesto per non fare programmi a lunga scadenza, in questa situazione programmare un viaggio che sia più in là della settimana prossima sarebbe un rischio, metti che poi trovo un lavoro e devo annullare il viaggio o anche solo il weekend fuori porta programmato per il mese prossimo...

Quindi tutto quello che programmo è ancora di più a breve termine di quello che è il mio solito. E la cosa mi sta pure bene...

Vivo letteralmente alla giornata e decido le cose da fare la mattina per il pomeriggio...

Credo che alcune persone che conosco darebbero fuori da matto in una situazione come la mia, ma io ci sto bene: ho pure la necessità e tutte le ragioni per comportarmi così!

sabato 5 gennaio 2019

Buona befana a tutte


Oggi è la giornata dell'anno in cui fioccano gli auguri più simpatici a tutte le donne...

Altro che compleanni, anniversari o feste varie, gli auguri per la befana sono sicuramente quelli che vengono direttamente dal cuore, senza ipocrisie o falsità, ma solo per il piacere di farli e di farsi una risata insieme.

Poi ovviamente è d'obbligo il cipiglio di chi li riceve... ma sono convinto che se non li ricevessero ci rimarrebbero male.

II miei auguri in primis a mia sorella e a mia mamma e poi a vecchie amiche e nuove amiche...
Quando lavoravo in ufficio il 5 di gennaio mandavo anche una mail ad alcune e selezionate colleghe con tanto di sentiti auguri.

Quest'anno ho a disposizione anche il blog per distribuire il mio saluto a tutte le befane che conosco e a quelle che vogliono ricevere il mio augurio...

E se c'è qualcuna che si offende vuol dire che il mio augurio non era rivolto a lei ma solo alle altre...

Auguri a tutte!

P.S.
Stasera dopo il lavoro, già che siete in giro con la scopa, potrei invitarvi a fare un po' di pulizie a casa mia...

venerdì 4 gennaio 2019

Shopping pre-saldi

E oggi, giornata di vigilia dell'attesissimo inizio dei saldi invernali, contravvenendo a tutte quelle leggi non scritte del consumismo, sono andato a fare shopping!

Non era previsto, avevo pensato di andarci la settimana prossima o ancora più in là per evitare la ressa dei malati di "febbre da saldi" che da domani riempiranno come formiche sul miele tutti i negozi disponibili in circolazione.

Nella lista della spesa avevo solo una giacca invernale, perché quella che sto usando ha ormai fatto il suo tempo e adesso è decisamente lisa...
Poi, proprio ieri, mi sono accorto che le scarpe che indosso abitualmente (che sono poi anche le uniche che metto...) hanno un buco nella tomaia... quindi la lista della spesa si è raddoppiata aggiungendoci il paio di scarpe...

E oggi ho approfittato di un passaggio in macchia per andare al centro commerciale e, già che ero là, tanto vale dare un'occhiata alla merce di "pre-saldi"...

Ho cominciato con le scarpe, in teoria l'impresa meno complicata, per la giacca mi stavo preparando psicologicamente a diventarci matto, a cercarla dovunque e alla fine ad accontentarmi di una qualsiasi per sfinimento...
Perché per le giacche sono un po' permaloso... ok, anche per le scarpe... e anche per alcune altre cose... ma le giacche non devono sfrusciare quando muovo le braccia, non devono essere troppo corte né troppo lunghe, non devono farmi sembrare l'omino Michelin, non devono avere il pelo sul cappuccio, devono avere le tasche comode...
Non so nemmeno io di preciso come devono essere, ma so che quando le indosso devo "sentirmici dentro" bene.

Comunque, tornando alle scarpe, anche loro devono essere morbide se non mi escono le vesciche sui talloni, devono essere basse se no mi tagliano le caviglie, devono avere la suola morbida se no scivolo....
Sono andato nel solito negozio e ne ho trovato un paio praticamente identiche a quelle che avevo indosso e le stavo prendendo... poi però ne ho preso un paio sempre comode, morbide e con la suola di gomma ma dall'aspetto un po'meno sportivo...  anche in vista di colloqui di lavoro ecc...

E sorpresa erano scontate del 50%!!!

E sorpresa ancora più grande nello stesso negozio c'erano anche giacconi!
Non lo sapevo, probabilmente ce li hanno da poco oppure le altre volte non ci ho fatto caso...
Visto che anche le giacche erano con sconti dal 30 al 50% ne ho provate alcune... senza tante speranze... ma già che ero lì e che erano scontate...

E Incredibile ho trovato una giacca che risponde a tutti i miei requisiti! Tranne per il coniglio sul bordo del cappuccio... che però era attaccato coi bottoni, e una volta a casa è sparito subito!

Quindi anche per quest'anno il mio shopping da saldi l'ho fatto... addirittura in anticipo... e senza ressa né stress!!!

giovedì 3 gennaio 2019

Periodo di ricerca


Oggi, dopo la mia passeggiata mattutina, mi sono dedicato alla ricerca di un lavoro...

Mi sono armato di tutte le buone intenzioni e ho cercato su internet le varie offerte.
Ce ne sono tantissime, ma il problema è che spulciare quelle che fanno al caso mio non è per niente facile...

Comunque alla fine ho inviato le mie candidature e il mio curriculum a sei o sette offerte...
Alcune che hanno a che fare con l'informatica, altre con la scrittura.
Adesso si tratta solo di continuare la ricerca e aspettare se qualcuno risponde...

Intanto, fra momenti di cazzeggio e momenti di attività, la mia vita prosegue alla ricerca di stimoli e idee per ritrovare l'ispirazione che ultimamente si è un po' assopita...

Ispirazione per scrivere il post, per continuare la scrittura del libro che ho cominciato, per creare nuove storie con cui magari partecipare anche a qualche altro concorso letterario...

Anche di questi ce ne sono parecchi in giro, ma cercare i concorsi e trovare se c'e n'è qualcuno adatto a me non è la stessa cosa...

Ma intanto cerco, e appena troverò quello che mi ispira ci proverò di nuovo, anche solo per vedere se le mie capacità creative sono all'altezza.

Adesso la torta è in forno, la cena è pronta da scaldare (avanzi del risotto di ieri) e la serata la passerò guardando qualche serie tv... chissà che non mi diano la spinta che mi serve per risvegliare la scintilla creativa...

mercoledì 2 gennaio 2019

Esperimenti


Stasera esperimenti culinari!

Ho trovato in frigo una confezione di cavoletti di Bruxelles, che di solito cucino semplicemente in padella, ma stasera mi è venuto il ghiribizzo di cucinarli in qualche altro modo.

Ho cercato su internet per vedere cosa propongono i vari siti di ricette, ma ho trovato solo varianti della versione in padella e volevo provare qualcosa di nuovo.

Poi l'illuminazione, risotto con cavoletti e taleggio!

Ho pulito e tagliato a fettine i cavoletti, li ho soffritti per bene con un po' di cipolla, ho aggiunto il riso e sfumato con lo spumante secco che ho avanzato dal brindisi di capodanno.
Poi ho cotto il risotto come al solito aggiungendoci un po' alla volta il brodo (che avevo preparato quando ho fatto il lesso un po' di tempo fa e messo nel congelatore).

A fine cottura ci ho messo il taleggio tagliato a pezzetti.

E' stato un esperimento riuscito!

La prossima volta però ci metto più cavoletti.

Stavolta ne ho messi pochi perché, visto che nonostante il loro aspetto innocuo hanno un sapore abbastanza forte, non sapevo quanto avrebbero insaporito il riso, ma con qualcuno in più verrà sicuramente meglio!

E buon appetito!

martedì 1 gennaio 2019

Alla sera leoni...


Quale modo migliore di passare la mattina di Capodanno che fare un giro in centro a Milano?

Il centro, a parte piazza Duomo dove stavano sbaraccando il palco dei festeggiamenti di stanotte, non c'era praticamente nessuno.

Le vie del centro solitamente affollatissime, sono vuote, i negozi sono chiusi, nei portici di corso Vittorio Emanuele si sente quasi l'eco dei propri passi, al Castello si possono fare foto alla fontana senza gente davanti, via Dante sembra uno scenario postapocalittico, in via Torino l'unico movimento sono i tram incredibilmente vuoti...

Credevo che Milano così la si potesse vedere solo in piena notte, invece mi sbagliavo... nemmeno a Ferragosto si può godere di questa tranquillità quasi inquietante in piena mattina...

Intorno alle 11 poi la città sembra quasi tornare alla normalità; piazza Duomo si rianima: ricompare la coda all'entrata del Duomo, quelli che si fanno i selfie col dom alle spalle, quelli che ti vendono i braccialettini, la gente che fotografa i piccioni che poco a poco ricominciano a non essere più i padroni della piazza...

E per me arriva l'ora di tornare a casa, il centro affollato lo posso vedere quando mi pare...