giovedì 30 aprile 2020

Le "cionate"


E' un classico, quando uno va a fare la spesa spesso e volentieri si fa ingolosire da tutti quei prodotti in bella vista che decisamente non fanno parte di quella che si può definire mangiare sano.

Si tratta di quelle che noi chiamiamo le cionate.

Per chi non è pratico di dialetti questa parola non vuol dire nulla, ma dalle mie parti ciun vuol dire maiale quindi cionate si potrebbe tradurre come porcherie.

In questa categoria rientrano caramelle, biscottini e dolcetti vari, per comprendere poi cose come la nutella, le patatine e simili.

Sono quelle cose che di per sé non sono una cosa negativa, ma il problema è che quando le si compra, che sia un pacchetto o una sporta piena, non rimangono negli armadi in attesa di essere mangiate, chissà come si esauriscono tanto rapidamente quanto è il tempo che ci si è messo ad aprire la confezione o il vasetto.

Per esempio quelle caramelle gommose che sembrano di plastica colorata, o le liquirizie dolci, o i biscottini al cioccolato... quando apri il pacchetto non è possibile smettere di mangiarne finchè non rimane solo il pacchetto vuoto.

Poi uno si trova con quel dolce assurdo in bocca e si ripropone di non farlo mai più, ma al pacchetto successivo succede esattamente la stessa cosa.

Io per fortuna sono piuttosto immune al fascino di queste cose, o meglio, sono immune al comprarle, perchè se mi capitano sotto tiro sono anche io vittima del loro potere dell'una tira l'altra.

Le uniche caramelle che ho in casa sono delle minicaramelline allo zenzero di cui ne ho un vaso sull'armadio da chissà quanto e ne mangio una ogni tanto.

Capita, anche se raramente, che magari mi compro dei cioccolatini, ma anche di quelli se ce li ho in casa di solito ne mangio tipo uno al giorno, ma in casa non ne ho praticamente mai.
Mi compro le tavolette di cioccolato fondente e ogni tanto me ne mangio un paio di quadretti.

Quello che per me prende il posto delle cionate è la frutta secca.
Ogni tanto mi prendo un sacchetto di noci o di arachidi o di fichi secchi e questi mi soddisfano più delle caramelle, anche se vi assicuro che cominciare a mangiare arachidi è come i pacchetti di caramelle... non ci si rende conto di aver esagerato finché non è troppo tardi...

mercoledì 29 aprile 2020

Cena in crosta



Ieri quando sono sceso a fare la spesa mi sono fatto tentare da un bel filetto di maiale che era pure in offerta.

Oggi mi sono messo per cucinarlo, ma visto che la carne di maiale se non si sta attenti quando cuoce si asciuga che poi sembra di mangiare segatura, ho cercato un sistema per cucinarla che non implicasse il doverla avvolgere nella pancetta e legarla.

Alla fine ho optato per cucinarlo in crosta!

Per prima cosa ho preparato la solita pasta matta alla quale ho aggiunto un pochino di curcuma per insaporirla, ma soprattutto per colorarla un po'.

Intanto che la pasta riposava ho messo sale, pepe e un po' di olio sulla carne e l'ho lasciata lì a marinare intanto che la pasta riposava.

Poi ho ripassato in padella i filetti cuocendoli rapidamente su tutti i lati a fuoco bello vivace in modo che dentro fossero ancora crudi.

Infine ho steso la pasta e l'ho avvolta intorno ai filetti rosolati e raffreddati.

Mancava solo di passarli in forno per un quarto d'ora a 180°, ma visto che a me viene l'estro di cucinare alle 2 del pomeriggio ho pensato di aspettare, quindi li ho lasciati lì in forno in attesa dell'ora di cena.

Poi prima di accendere il forno li ho spennellati con un po' di uovo e a forno caldo li ho messi a cuocere finché la pasta ha preso un colore "cotto".

Di contorno ho fatto saltare in padella una scatola di verdure di quelle miste che avevo nell'armadio da non so più quanto tempo con una grattatina di grana.

Il maiale è risultato bello cotto, morbido, saporito e per neanche un po' asciutto!

E ho avuto una nuova conferma che per fare piatti gustosi e che sembrano chissà che cosa non è sempre vero che si debba essere grandi cuochi o avere un sacco di tempo a disposizione.

martedì 28 aprile 2020

Bufale


Si sente parlare di continuo di bufale e fakenews, cioè quelle notizie che hanno l'aspetto di notizie vere e proprie ma che invece sono inventate di sana pianta da qualcuno e poi distribuite sul web.

E su internet di queste notizie ce ne sono in quantità industriale, al punto che quando si legge qualcosa, che siano cose di attualità, di carattere scientifico o di gossip, bisogna sempre prendere tutto con le pinze.

Per il gossip ci può pure stare, notizie poco fondate o platealmente inventate su personaggi famosi se ne sono sempre fatte, anche prima di internet, pagine e pagine di riviste ne sono sempre state strapiene.

Ma per quello che riguarda l'attualità e la scienza le cose diventano più delicate, spesso anche disastrose.

Per questo quando cerchiamo informazioni su internet è importantissimo stare attenti da dove arrivano queste informazioni.

Se tutto quello che c'è su internet fosse veritiero dovremmo vivere in un mondo senza malattie, senza problemi di sovrappeso, tutti ricchissimi...

Oppure vivremmo su una terra piatta dove qualunque cosa che succede è frutto delle macchinazioni di chissà chi che decide tutto quello che deve succedere a chiunque a sua insaputa...

Per non parlare poi del "dottor google" dove chiunque diventa un luminare della scienza, dove tutti in cinque minuti di ricerca diventano esperti in campi in cui, per poter dire di essere preparati, servono anni e anni di studio e di pratica.

Insomma, stiamo sempre attenti a quello che ci rifila internet, verifichiamo la veridicità di quello che leggiamo, non è facile, anzi, è molto difficile spesso distinguere il vero dal falso, ma nel dubbio, se una cosa non siamo in grado di verificarla, ritengo che nove volte su dieci è probabile che sia falsa...

Quindi attenzione!

lunedì 27 aprile 2020

Destabilizzazione


Ieri sera ho fatto un po' tardi guardando uno dopo l'altro diversi episodi di un cartone animato...

Lo so che è infantile e poco serio, ma da quando ho scoperto un sito dove si possono guardare in streaming praticamente tutti i cartoni animati della mia infanzia e molti altri ci ho preso gusto...

Comunque quello che volevo dire non è questo...

Dicevo che ho fatto tardi e poi sono andato a letto aspettandomi di poter dormire stamattina senza problemi. Visto che dal lavoro non avevo avuto notizie credevo di potermene stare a casa e doemire senza problemi.

Come battuta ho detto "beh... chissà, potrebbero sempre chiamarmi domani mattina per andare al lavoro"

E come se me la fossi chiamata stamattina alle 8 e un quarto suona il telefono (io ero ancora nel mondo dei sogni) ed era una collega:

"Ci sono da consegnare dei pc stamattina alle nove, riesci ad andarci?"
"Non so, che ore sono?"

Insomma, alle nove ero in ufficio... Poi alle 11 avevo finito e sono tornato a casa...

Non è che la cosa mi abbia infastidito più di tanto, alla fine io non ci metto molto ad arrivare al lavoro, ma questa situazione è piuttosto destabilizzante.

Anche stasera me ne andrò a letto senza sapere come sarà domani, se sarò a casa o al lavoro...
E oltre tutto giovedì mi scadrà pure il contratto e non so ancora se me lo rinnoveranno o no...

Non nego che starmene a casa non mi dispiace, ma il sapere se devo lavorare un giorno per l'altro, o addirittura il giorno stesso mi fa un po' andare fuori di testa...

E se tutti ci chiediamo se e cosa potremo fare o non fare la settimana prossima, io è da quando è cominciato tutto sto casino che sono in questa situazione...

Ripeto, è destabilizzante... per forza che poi anche quando sono a casa il mio cervello e il mio fisico si rifiutano di fare qualsiasi cosa...

domenica 26 aprile 2020

Ma come facevo senza?


Oggi durante l'ennesima giornata in casa ho fatto qualche mestierino e la torta e mentre facevo queste cose mi sono messo a pensare a quanto sono utili gli elettrodomestici... questo dà un'idea abbastanza chiara dello stato mentale... incredibile cosa passa per la testa quando non c'è nulla a cui pensare...

Comunque...

Il primo pensiero è stato: "Il più utile in assoluto è la lavatrice!"
Ma ci pensate come sarebbe la vita senza lavatrice? Ok, probabilmente c'è chi si ricorda ancora i tempi in cui la lavatrice non c'era, ma anche loro, forse anche più di chi non se lo ricorda, ne apprezzano l'esistenza!

Poi ho aperto il frigo per prendere qualcosa da mangiare per pranzo e il primo posto della lavatrice è stato messo in dubbio dall'utilità che ha il frigor.
Perché mentre la lavatrice in qualche modo si potrebbe sostituire con l'olio di gomito, il frigo è un elettrodomestico che non potemmo in nessun modo sostituire. L'unico modo di avere cibo fresco sarebbe quello di raccogliere i vegetali direttamente dall'orto o dalle piante e consumare subito tutto...

Ed eccomi a cuocere il mio uovo strapazzato, naturalmente sul fornello, altro elettrodomestico dato per scontato ma anche lui indispensabile se non si vuole mangiare solo cose crude... non possiamo mica accendere il fuoco in mezzo al salotto...

A questo punto la classifica metteva il frigo al primo posto, con fornello e lavatrice appena un millimetro indietro.

Quando ho preparato la torta è stata la volta del forno... e qui nulla da aggiungere... sicuramente anche lui è ai primi posti della classifica, magari dietro il fornello e probabilmente anche dietro la lavatrice, ma sicuramente fra gli indispensabili.

Ma non è finita qui, nel poco che ho fatto oggi ho usato anche il robot da cucina per grattugiare le carote che ho usato nella torta, della planetaria per impastare, del microonde per scaldare la pasta avanzata ieri, dello spremiagrumi per la spremuta a colazione, del bollitore per il tè a merenda, la grattugia per il grana sulla pasta...
Tutte cose di cui non è possibile fare una classifica, perché ok, non sono indispensabili, si può anche impastare a mano, spremere le arance o grattugiare il grana col coso a mano, scaldare la pasta o l'acqua per il tè sul fornello... ma vuoi mettere quanto facilitano le cose i cosiddetti  piccoli elettrodomestici?

Anche quelli usati raramente appaiono indispensabili nel momento che li si usa, come l'estrattore che uso solo quando sono ammalato e non ho voglia di mangiare altro che succhi di frutta e verdure, la sorbettiera quando mi vien voglia di gelato, il minipimer per fare le vellutate....

E chi più ne ha più ne metta, sul mercato ci sono talmente tanti elettrodomestici per fare qualunque cosa che è impossibile conoscerli tutti, ma di solito quando se ne prova uno nuovo ci si chiede come si faceva a starne senza...

sabato 25 aprile 2020

Si ricomincerà


Da un po' non si parla d'altro!
Siamo in attesa che cominci la "Fase 2", dove si potrà ricominciare a uscire, incontrarsi, fare alcune delle cose che da un po' non si potevano più fare.

Tutti aspettano con ansia il 4 maggio facendo ipotesi su cosa si potrà e non si potrà fare, ma al 4 maggio mancano ancora una decina di giorni e, visto che le decisioni cambiano ogni due ore secondo me non sapremo di preciso cosa e come si potranno fare le cose fino all'ultimo...

Ma restiamo ottimisti, un po' alla volta si tornerà alla normalità.

La coda per fare la spesa ricominceremo a farla solo alle casse, torneremo a lavorare tutti i giorni anziché a giorni alterni, ricominceremo ad aspettare il weekend per potercene stare chiusi in casa, non ci sentiremo più in colpa se usciamo di casa senza il cane o la borsa della spesa, potremo ricominciare a pagare debiti e mutui, a non fare il caffè con la moca e berlo al bar, potremo tornare a spendere soldi per cose inutili direttamente nei negozi e non online, a sentirci in colpa perché non facciamo sport, a ritrovare un aspetto decente da estetisti e parrucchieri, a non avere più scuse per i chili accumulati negli ultimi mesi, a passare ore intasati nel traffico della tangenziale, a programmare vacanze anche se abbiamo esaurito le ferie, ci ritroveremo di nuovo su treni in ritardo e metrò superaffollati, a lamentarci del prezzo della benzina, del caldo, delle zanzare, dell'inquinamento e del costo della vita, potremo di nuovo mangiare cose non cucinate da noi senza il pensiero di dover poi lavare i piatti, riprenderemo a ignorare i vicini di casa come non abbiamo mai smesso di fare, ci si potranno godere allergie e raffreddori senza domandarsi a cosa sono dovuti gli starnuti, potremo andare a caccia di pokemon senza sentirci dei criminali, ricominceremo a guardare le serie tv solo un episodio per volta, potremo tornare a passare i weekend nell'aria condizionata dei centri commerciali...

E un sacco di altre cose!

venerdì 24 aprile 2020

E' comunque venerdì


Ecco... stavo nel bel mezzo del dolce far niente e il tempo è volato... come sempre... poi arriva il messaggio di mia sorella che mi richiama all'ordine ricordandomi che non ho ancora fato il post...

Stamattina sono andato al lavoro, ma ho fatto solo mezza giornata.

Il bello di andare al lavoro è quello che mi posso godere un po' il paesaggio primaverile, le giornate soleggiate, sentire il cinguettio degli uccelli e godermi i quattro passi che mi portano all'ufficio.

Perché naturalmente se non avessi l'incombenza del lavoro l'aria aperta me la potrei gustare solo dalla terrazza, e non è la stessa cosa...

Poi, una volta rientrato, mi sono spaparazzato sul divano e alternando divano e computer il pomeriggio è volato via...

Eh sì, anche se il lavoro è un po' a sprazzi, oggi si, domani no, dopodomani boh... oggi è venerdì e il venerdì è sempre un bel giorno perché sono sicuro che per due giorni al lavoro non ci devo andare di sicuro!

L'unico programma per il weekend è quello di scendere a fare un pochino di spesa, per il resto, come al solito, farò quello che mi ispirerà il momento, che sia cucinare o fare mestieri, o non fare assolutamente nulla... senza il pensiero "chissà se domani devo lavorare o no" questo pensiero lo lascerò per domenica sera...

giovedì 23 aprile 2020

Ricette ingannevoli


Stavolta nella consueta rassegna delle cose in frigo sono stato attratto dai finocchi.

Solo che i finocchi non è che così al volo ti viene in mente come cucinarli se non al vapore o gratinati, perciò mi sono messo alla ricerca di una ricetta per cucinarli in un modo diverso dal solito.

La ricerca è andata a buon fine e ho trovato la ricetta di una tarte tatin fatta proprio coi finocchi!

Angolo del SoTuttoIo:
La tarte tatin è originariamente una torta di mele rovesciata, cioè cotta con le mele sul fondo della tortiera e la pasta sopra. Con lo stesso metodo però si possono fare anche un sacco di altre torte, non solo dolci, ma anche salate.

Comunque... tornando alla mia tatin...

La ricetta diceva (naturalmente) di usare la pasta brisè... io ovviamente ho usato la pasta matta arricchita con un pochino di grana grattugiato.

Intanto che la pasta era lì a riposare, seguendo la ricetta ho tagliato i finocchi a rondelle e li ho rosolati in padella con un filo d'olio.

Ed ecco la prima magagna:
Ma quello che ha scritto la ricetta come fa a far stare insieme le rondelle di finocchio? Una volta tagliate si disfano per forza... Mi sa che per far venire bene la foto sulla ricetta ha preso solo le fette centrali con le foglie attaccate al torsolo...

Comunque oltre a rosolarli io li ho anche sfumati con un pochino di vino bianco. Poi mi sono ricordato che oltre ai finocchi in frigo ho anche delle carote che poco a poco si stanno intristendo, quindi ne ho presa una un po' grande, l'ho affettata per il lungo con il pelapatate e ho rosolato anche lei per qualche minuto.

A questo punto ho preso la tortiera, ho fatto un leggero strato di miele sul fondo, una spolverata di grana e ci ho adagiato le fette (che ormai erano più che altro strisce) di finocchio e ci ho arrotolato in mezzo le striscioline di carota e poi un'altra spolverata di grana.
Ho steso la pasta matta e ce l'ho messa sopra arrotolandone un po' sui bordi in modo da contenere le verdure. Poi via in forno, i soliti 180° per i soliti 35 minuti circa.

Una volta uscita dal forno ero curioso e ho ribaltato la torta ed aveva un bellissimo aspetto... ma la ricetta non era contenta...

Seconda magagna:
A questo punto la ricetta dice di togliere dal forno la tortiera e passarla qualche minuto sul fornello per far caramellare bene il miele. E io l'ho fatto, ho rimesso la torta a testa in giù nella tortiera e ho seguito le istruzioni... quando mai...
Altro che caramellare e asciugare... il passaggio sul fornello è servito solo a far attaccare tutto sul fondo, così quando l'ho girata è uscita la pasta e i finocchi sono rimasti quasi tutti attaccati alla tortiera...

Va beh... in qualche modo li ho rimessi nella torta e poi l'ho passata al grill per qualche minuto con una spolveratina di grana.

Il risultato è ottimo! Erano le quattro quando l'ho tolta dal forno, ma non ho resistito e ho fatto merenda con la torta salata...

Peccato che abbia un aspetto un po' disordinato... ma è tutta colpa della ricetta... Devo imparare che quando l'istinto mi dice che una ricetta dice una cavolata dovrei dargli ascolto...

E comunque ho trovato un modo nuovo, ottimo e anche abbastanza veloce di gustarmi i finocchi!

mercoledì 22 aprile 2020

Chiacchiere da ufficio


Oggi sono andato al lavoro.
Nei momenti di pausa ci si ritrova fra colleghi e si chiacchiera del più e del meno.

Con qualcuno si parla di lavoro, c'è chi anche in pausa non stacca il cervello e continua a pensare solo al lavoro.

Coi colleghi con cui si ha meno confidenza si parla del tempo, che, in questo periodo è sostituito dai discorsi sulla situazione in cui viviamo e ognuno dice la sua, chi crede a tutti i complottismi che legge sui social, chi ci scherza sopra per sdrammatizzare, chi chi ha paura, ma l'unica cosa comune è la domanda "chissà quando si tornerà alla normalità" seguita subito da "Il rientro alla normalità sarà un bel problema da gestire"...

Poi ci sono le pause dedicate allo scambio di ricette...
Da quando i miei colleghi hanno saputo che cucino volentieri e che spesso e volentieri sperimento la domanda di rito è "Cos'hai mangiato ieri? cos'hai cucinato?" e da lì parte uno scambio di segreti culinari.

Coi colleghi con cui si ha un pochino più di confidenza spesso si spettegola un po' sugli altri colleghi, perché alla fine sono le uniche conoscenze comuni.

Poi ci sono colleghi con cui si crea una certa affinità che va oltre il semplice lavorare insieme e allora ci si scambiano anche opinioni e confidenze su argomenti più personali.

Perché ovviamente non è che si va d'accordo con tutti alla stessa maniera, anzi, ci si trova a lavorare con persone con cui, se non fosse perché le esigenze lavorative lo impongono, non si avrebbe nulla a che fare, magari anche persone che si eviterebbero...

Ma alla fine i colleghi di lavoro sono le persone con cui passiamo più tempo nella giornata, quindi nel bene o nel male dobbiamo fare in modo di poter "convivere" e collaborare.
Evitando quelli meno affini se non per scambi lavorativi in modo da evitare conflitti e rovinare l'ambiente lavorativo...

Meglio passare per introversi o asociali che trattare male le persone...

martedì 21 aprile 2020

Oggi salato



Stamattina aprendo il frigo ho trovato la confezione di zucchine che avevo comprato l'altro giorno e mi hanno ispirato.

Cosa c'è di meglio che una bella torta salata per usare in modo eccellente delle zucchine che altrimenti rischierebbero di invecchiare?

Perciò quando sono sceso a fare la spesa ho comprato qualche altro ingrediente per mettere a frutto l'ispirazione che mi è venuta.

Stavolta scrivo per bene la ricetta che ho usato, così faccio contenta una mia zia che, quando ci siamo sentiti per gli auguri di Pasqua, mi ha detto che quando parlo di quello che cucino dovrei mettere anche la ricetta, così lo può fare anche lei.

Perciò ecco come ho fatto questa torta salata.

Per la pasta ho usato la ricetta della pasta matta, un impasto molto semplice che non richiede lievitazione né particolari ingredienti, è simile alla pasta brisé, ma a differenza della brisé non sa di cartoncino è più facile da preparare ed è anche più leggera perché on c'è burro.

Servono:
250g di farina
130g di acqua
30g di olio d'oliva
15g di vino bianco
sale

Si mette la farina in una ciotola, si aggiunge l'olio, il vino e il sale e si impasta aggiungendo un po' alla volta l'acqua. Quando è bella impastata ed elastica la si lascia riposare per almeno mezz'ora.

Intanto che la pasta riposava ho affettato un porro e tagliato le zucchine a fettine. ho messo in una bella padella grande un fili d'olio e ho fatto appassire un po' gli anelli di porro. Ci ho aggiunto dei cubetti di pancetta affumicata e quando il porro cominciava ad ammorbidirsi ho aggiunto le zucchine. Dopo aver lasciato rosolare un pochino il tutto ho sfumato con un goccio di brandy, poi ho salato, messo il coperchio e ho lasciato stufare e insaporire a fuoco basso.

Intanto ho grattugiato il grana e tagliato un po' di scamorza affumicata a cubetti

Ho steso la pasta col mattarello e l'ho messa nella tortiera in modo che restasse abbondante sui bordi.

Ho messo uno strato di verdure ormai raffreddate, una spolverata di grana, qualche cubetto di scamorza e una manciata di pangrattato, poi ho messo le altre verdure e sopra ci ho versato tre uova sbattute salate e pepate, poi un'altro po' di grana, di scamorza e di pangrattato.

Ho rivoltato sopra gli ingredienti i bordi della pasta che avevo lasciato abbondanti e via! Pronta per il forno! 180° per una quarantina di minuti.

Ho anche spennellato la pasta con un pochino di olio, purtroppo non è servito a molto per colorarla, ma fa niente...

Una volta intiepidita l'ho tolta dalla tortiera, ma non ho resistito fino all'ora di cena per assaggiarla, anche se erano solo le sei ne ho mangiato un paio di fette... e devo dire che è venuta proprio bene!

Che poi il bello di una torta così è che ci si può mettere dentro praticamente qualunque cosa che piace  (o che si trova in frigo) insieme alle verdure... tipo prosciutto o tonno o altri formaggi...

domenica 19 aprile 2020

In attesa di una smossa


E domani dopo dieci giorni che ero a casa torno al lavoro, non so se sarà solo domani, ma va bene così, per i giorni successivi vedremo.

In questi dieci giorni in cui sono stato a casa sono riuscito a non fare praticamente niente, nonostante avessi tutto il tempo per fare qualunque cosa (in casa naturalmente) non ho fatto praticamente nulla.

Nonostante il desiderio di fare e disfare ho passato i giorni a casa in una sorta di limbo di cui ho già parlato qualche giorno fa, un limbo in cui fare qualunque cosa sembrava inutile.

Ma domani almeno andrò al lavoro e lì dovrò per forza uscire dal torpore e fare quello che devo.

E chissà che quella necessità di fare cose mi dia una smossa e mi stimoli a reagire all'apatia di questi giorni.

Perché ormai lo so, meno ne faccio meno ho voglia di farne, è quando ci sono tante cose da fare che lo spirito si risveglia e allora tutto sembra facile.

Quei mestieri che quando ci si impigrisce sembrano al di là delle proprie capacità, quando ci si attiva diventano facili, una volta lanciato il sasso tutto lo stagno si agita e il fare le cose diventa la normalità.

sabato 18 aprile 2020

Caffè alla vecchia maniera


Stamattina ho fatto una cosa che non facevo da anni.
No. non i sono messo a stirare.... neanche a mettere fiori sulla terrazza... e nemmeno a imbiancare casa..

Stamattina mi sono fatto il caffè con la moca!

Ormai da anni il caffè lo faccio con la macchinetta del caffè, ma mentre prima per quella che avevo usavo il normale caffè dei pacchetti, quando ha smesso di funzionare ho cominciato a usarne una, recuperata da mia sorella che non la usava più, che richiede le capsule.

Il problema è che quel tipo di capsule qui in giro non le trovo da comprare, quindi mi facevano le scorte mia mamma e mia sorella e io le portavo giù quando andavo a trovarle. Ma non andando su da un paio di mesi la scorta è finita e sono rimasto senza.

Perciò sono senza capsule e senza una macchinetta del caffè che funzioni col caffè normale.

Quindi ieri ho riesumato dal fondo dell'armadio una caffettiera da uno che era scampata alla smania di ordine che mi aveva preso qualche tempo fa nella quale avevo sgombrato tutti gli armadi delle cose inutili che contenevano.

Una moca che è rimasta lì inutilizzata per un tempo indefinibile che chissà da dove arriva e chissà se mai l'avevo usata.

Quindi l'ho ripescata e l'ho ripulita da anni e anni di polvere, l'ho fatta andare a vuoto mettendoci dentro solo acqua per un paio di volte, sperando così di evitare quel sapore di alluminio che di solito prende il caffè quando è fatto in una moca nuova o comunque non utilizzata.

Poi stamattina mi sono fatto il caffè!

Credo che sia una delle poche volte che ho usato il fornello piccolino, che credo sia stato inventato apposta per le moche...

Alla fine ho ottenuto la mia tazzina di caffè... quasi decente.

Devo dire che io non sono un intenditore di caffè, di solite ne bevo solo uno al giorno, a volte nemmeno quello, a casa o al bar o alle macchinette al lavoro indifferentemente.

Ma la mattina non bere il caffè dà quella sensazione di non aver cominciato la giornata nel modo giusto.

venerdì 17 aprile 2020

Mi mancano tutti


Fino a un momento fa ero qui con lo sguardo vuoto sulla pagina altrettanto vuota del post e con la testa vuota pure lei.

Poi ho ricevuto un messaggio con un video del mio nipotino più piccolo che spunta dalla porta e fa "BUH".

E l'umore si è risollevato.

Quello che più mi pesa in questo periodo non è lo stare in casa, neanche il non sapere se e quando devo lavorare, e nemmeno il dover portare la mascherina.

Quello che più mi pesa è il non poter andare a Gerola a trovare i miei familiari.

Sono ormai due mesi che non li vedo più, salvo qualche videochiamata occasionale, e mi mancano.

Con la mamma ci sentiamo spesso e stiamo al telefono come non era mai successo, con mia sorella ci scambiamo chilometri di messaggi in whatsapp, dei nipotini ricevo foto e video...

Ma non è di certo la stessa cosa.

Mi manca andare a trovare mia mamma e passare le serate giocando a carte, mi manca abbracciare i nipoti e averli sulle ginocchia in attesa che gli racconti una storia...

Ma passerà, e potrò tornare ad abbracciarli tutti.

giovedì 16 aprile 2020

Apatia


E' una settimana che non mi chiamano per andare al lavoro, quindi sono a casa.

Una settimana in cui sono uscito di casa solo per fare la spesa e a buttare l'immondizia.

E cosa ho fatto in questa settimana? Nulla... proprio nulla.

O comunque nulla che sia definibile fare qualcosa.

Avevo intenzione di fare alcune cose come riordinare alcune cose in casa, leggere, magari provare a scrivere qualcosa... insomma, avrei voluto dare un senso a queste giornate... Ma invece non ho fatto nulla.

Credo che la causa non sia solo la pigrizia, è proprio un senso di vuoto che pervade questo periodo.

E mi dico: "dai, datti una mossa, fai qualcosa, datti una regolata", ma poi mi prende quella sensazione di vuoto e lascio perdere tutto e ritorno in quella sorta di apatia, come se fossi in attesa di qualcosa e nel mentre non ha senso fare qualunque cosa.

Non sono depresso, non sono triste, non sono angosciato. Sono sereno, tranquillo rilassato.

Ma non ho stimoli per fare nulla.

E' tre o quattro giorni che mi dico che dovrei fare una torta, ma nemmeno quello mi va di fare...

Allora di mattina mi sveglio e mi forzo a fare qualcosa prima di spegnermi nell'apatia...
Cose semplici, come il bucato, lavare i piatti, fare la barba... cose minime per evitare di abbruttirsi troppo.

Poi mi spengo, la giornata passa e arriva sera in un baleno.

A volte do la colpa al fatto che sono da solo, altre al fatto che sono stanco anche se non è vero, altre ancora al clima di incertezza in cui stiamo vivendo, altre al fatto che a fine mese mi scade il contratto di lavoro e chissà come andranno le cose...

Ma non c'è da dare la colpa a qualcosa, o forse bisogna dare la colpa a tutto.

Dovrei magari darmi una smossa, svegliarmi da questo torpore, ma a volte credo sia anche un modo per non pensare troppo.

mercoledì 15 aprile 2020

Ricaduta nei fumetti


Oggi in questa nuova giornata di casa ho ripescato una vecchia passione di qualche tempo fa: i fumetti.

E' stata una passione che mi ha accompagnato negli anni dell'università e della quale conservo ancora il ricordo, soprattutto quando apro l'armadio della camera e mi trovo tutto lo scaffale in basso pieno di fumetti stipati lì.

Cazzeggiando su internet più o meno a caso oggi mi sono imbattuto in alcuni siti in cui è possibile leggere direttamente online parecchi manga, i fumetti giapponesi dai quali sono stati tratti praticamente tutti i cartoni della nostra infanzia.

Allora sfogliando questi cataloghi mi sono messo a leggere alcuni fumetti di cui avevo sentito parlare ma che non avevo mai letto, magari avevo visto solo qualche puntata del cartone...

E la cosa è diventata appassionante come quando i fumetti li compravo in edicola anni fa, ma senza dover attendere un mese per il numero successivo!!

E' un po' come guardarsi i film senza pubblicità, le serie tv senza attesa fra un episodio e l'altro...

Ti metti lì e cominci a leggere (o guardare se sono serie tv) e quando hai finito un albo cominci subito il seguente finché a un certo punto non sai più nemmeno quanto tempo è che sei lì a leggere ma vuoi solo leggerne un altro... giuro solo uno poi smetto...

A volte rileggo anche i fumetti che ho in giro, ma anche lì la situazione è la stessa, un albo tira l'altro e va a finire che non si smette più...

E così le giornate passano via senza nemmeno accorgersene anche se si è chiusi in casa...

martedì 14 aprile 2020

Creatività sfuggevole


Certo che starsene a casa tutto il giorno da solo non è che sia molto d'aiuto per trovare idee su cosa scrivere nel post...
Non che andare al lavoro sia così più stimolante perla creatività.

Se almeno cucinassi potrei raccontare cosa ho cucinato, ma non ho fatto nulla di degno di nota... ah no, la domenica di Pasqua per consolarmi del flop con le famigerate colombe ho fatto le polpette, avevo bisogno di fare qualcosa che non poteva venire male...

Mi era venuto il pensiero di scrivere di qualche viaggio che ho fatto, ma anche quello mi sembrava fuori luogo non potendo andare da nessuna parte...

Raccontare la giornata diventa ripetitivo... Cazzeggio, gioco col computer, guardo qualche serie tv, vado a fare la spesa... nulla di nuovo...

Ma la creatività è subdola, ti colpisce quando meno te l'aspetti, ma quando invece la cerchi spesso e volentieri è sfuggente e non si fa trovare.

Allora anche stasera scrivo un post inutile... tanto per non perdere l'appuntamento giornaliero così atteso dai miei numerosisssssssimi lettori (un paio di decine addirittura)...

Ma uno di questi giorni la creatività tornerà, magari riuscirò a scovarla in qualche polveroso angolo della mia mante dove si è rifugiata portandosi dietro storie, racconti, aneddoti, riflessioni e quant'altro.

In questi giorni a casa ho provato anche a ricominciare a scrivere qualcosa, ma non è uscito proprio niente di buono... anzi, a dirla tutta non è uscito niente nemmeno di cattivo.. non è uscito proprio niente.

L'unica cosa che mi fa accorgere di essere ancora capace di mettere giù due parole sensate una dietro l'altra (e preciso due parole sensate di seguito, non di saper scrivere) è il post e qualche messaggio di whatsapp... anche perché ultimamente anche le conversazioni sono piuttosto scarse, passo giornate intere senza dire una parola a nessuno, a meno di qualche telefonata occasionale... e non ho ancora cominciato a parlare al potos per paura che poi mi risponda...

domenica 12 aprile 2020

Esperimento pasquale fallito


E oggi cosa si può dire se non Buona Pasqua?

Anche se quest'anno la Pasqua è stata decisamente anomala.

A casa da solo, come molti altri.

Ma anche se da solo volevo almeno mangiarmi una fetta di colomba, tanto per distinguere un po' questa giornata da tutte le altre.

Ma ieri quando sono andato a fare la spesa la colomba classica non l'ho trovata. C'erano solo quelle "di lusso", con tanto di confezione regalo e fiocchetti, quelle con creme e cremine varie, ma una normalissima colomba con la sua bella glassa e le mandorle non c'era.

Allora stamattina ho pensato di prepararmela da solo.

Problema 1 - trovare la ricetta.

su internet ci sono un milione di ricette diverse, da quella per la quale necessitano due giorni di tempo fra vari riimpasti e lievitazioni, a quella che è praticamente una normale torta senza burro e col lievito istantaneo... Con tutte le varianti nel mezzo.
Unica costante è la forma e qui sorge un altro problema

Problema 2 - Come dare la forma alla colomba

La fanno facile su internet: "prendi lo stampo da colomba e mettici la pasta"... Ma dove lo si va a trovare lo stampo da colomba? All'inizio pensavo di fare la colomba a forma di ciambella, ma quella precisina di mia sorella ha cominciato a dirmene di tutti i colori "e ma che brutta" "e ma poi non lievita bene" "E poi come fai a girarla a testa in giù" (si, perché dopo cotta la colomba andrebbe fatta raffreddare a testa in giù così non di sgonfia e questo sarebbe stato un altro problema da affrontare)

Alla fine ho preparato 5 stampini da minicolombe usando i contenitori di alluminio che di solito uso per mettere via le schiscette, e non sono venuti male (mia sorella: "eh ma le tue colombe non hanno la testa"... solo perché non si distingueva dalla coda...)

Alla fine trovata una ricetta promettente e fatti i miei stampini ho cominciato a fare l'impasto e l'ho messo a lievitare.

Dopo circa due ore bello convinto di trovare la pasta bella gonfia e almeno raddoppiata di volume ho subito un brutto colpo. La pasta non era lievitata per niente!

Ho dato la colpa al fatto che ho usato normale farina 00 perché non ne avevo altra in casa (e non ne ho trovata di diversa nemmeno da comprare), al fatto che magari visto che ho fatto mezza dose ho sbagliato qualche ingrediente... Insomma ho dato la colpa a un sacco di cose ma niente che potesse davvero spiegare il risultato.

Alla fine ho messo quella triste pasta negli stampini e, dopo essermi rassegnato alla non lievitazione, le ho fatte cuocere. Sono uscite 5 colombine tristi tristi con la consistenza della pastafrolla ma senza la fragranza della frolla. Ok, se le lascio pucciate nel latte per un po' riesco almeno a mangiarle... ma lasciamo stare.

Esperimento fallito.

Poi stasera al telefono con mia mamma ho scoperto che il lievito di birra secco non è tutto uguale!
Alcuni prima di metterli nella farina vanno "attivati" sciogliendoli nell'acqua tiepida con lo zucchero... e ovviamente quello che ho usato io era di quelli che richiedono questo trattamento...

Va beh... la prossima volta lo so...

sabato 11 aprile 2020

Clima da insalata


Stamattina dopo un paio di tentativi andati a vuoto per la troppa coda sono andato a fare la spesa.

Non che la coda non ci fosse, ma ho deciso di aspettare perché avevo proprio bisogno di fare un po' di scorte di vegetali visto che nel frigo mi erano rimaste solo due mele, due kiwi, patate e cipolle...

Ammetto che da qualche giorno la mia alimentazione ha lasciato un po' a desiderare, un po' per la poca voglia di cucinare, un po' perché ho le gengive un po' infiammate e mi dà fastidio mangiare qualunque cosa.

E oggi mi sono ritrovato debole e senza energie. Non ci ho messo molto a fare due più due e capire che la causa era la mancanza di cibo come si deve, non è che si può tirare avanti smangiucchiando solo un po' di yogurt e qualche fetta di pane...

Perciò oggi scorta di ortaggi e frutta!

Il mio corpo richiedeva a gran voce una bella dose di vitamine che ultimamente gli ho fatto mancare.

A merenda ho tirato fuori dall'armadio la mia sorbettiera e mi sono fatto un bel sorbetto di ananas che avevo in frigo già congelato e a cena una bella insalatona con tonno, olive e uovo sodo!

Già che il clima lo permette ne ho approfittato per una scorpacciata di roba fredda, un toccasana per le mie gengive e un sospiro di sollievo per tutto il corpo.

venerdì 10 aprile 2020

Giornata di sole


Giornate di sole, temperatura ideale, non fa più freddo e non fa ancora troppo caldo.

Di quelle che fan venire voglia di starsene tutto il giorno a spasso o seduti su una panchina del parco a leggere o comunque fuori di casa.

Ma la situazione in cui siamo non ci permette questo lusso che abbiamo sempre considerato una cosa normalissima.

Quando si dice che le cose si apprezzano davvero quando non le si possono fare...

Allora ci si organizza.
Si aprono le finestre per far entrare un po' dell'aria primaverile dall'esterno insieme ai nugoli di insettini che, appena aperta la finestra, cominciano a svolazzare per tutta la casa e si esce in terrazza a bearsi della luce del sole.

E uno penserebbe che con queste premesse non si possa stare lì senza fare niente di utile, che questo clima invogli a fare mestieri, sistemare, cucinare...

Invece no.

Nonostante tutto la voglia di far qualcosa di utile è davvero nulla.
Non mi annoio, le giornate passano via in fretta.

Se almeno mi annoiassi magari mi metterei a fare qualcosa. Non ho nemmeno fatto la torta anche se sono riuscito a trovare il lievito...

Ma fa niente, va bene così.
Le pulizie di primavera le farò dopo Pasqua...

giovedì 9 aprile 2020

La sfida della spesa


Stamattina, visto che ieri a mezzanotte ho avuto la conferma che oggi non sarei andato al lavoro, ho pensato di andare a fare la spesa.

Una bella giornata di sole, anche se all'ombra la mattina si sente ancora un po' di freschetto, quindi sono uscito con la mia bella giacca.

Peccato che ormai fare la spesa è diventata una vera sfida.

Arrivato in vista del supermercato mi sono trovato di fronte la scena che ho immortalato nella foto: decine e decine di persone sparpagliate su tutto il piazzale in attesa di entrare a fare la spesa.

Io già ero accaldato e il pensiero di stare sotto il sole ad aspettare il mio turno è stato immediatamente accantonato. Sono perciò tornato verso casa con l'idea di andare al negozio sotto casa.

Solo che anche lì una coda lunga decine di metri.
Ma non bisognava stare tutti chiusi in casa?

Intanto la mia sanità mentale stava cominciando a soffrire, un po' per il sole un po' per la ormai indispensabile mascherina che, anche se leggera, dopo un po' ti dà la sensazione di non avere abbastanza ossigeno per poter svolgere le attività più basilari come respirare...

Allora sono tornato a casa a mani vuote ma con gli abiti fradici. Mi sono subito buttato sotto la doccia e la spesa l'ho rimandata a un momento più favorevole.

Momento che speravo fosse nel primissimo pomeriggio (naturalmente sotto casa). Ma anche questa è stata una previsione troppo ottimistica.

Alla fine stavo per lasciar perdere, tanto io di scorte ne ho a sufficienza: pasta, riso, pesce, carne, scatolame vario... Mancano quelle cose comode per non dover cucinare come il formaggio... e magari un po' di verdure... ma pazienza, ne avrei fatto anche a meno.
Ma un amico che non può uscire di casa mi ha chiesto di comprargli alcune cose, quindi non potevo saltare la spesa.

Alla fine sono sceso intorno alle 4 (senza giacca stavolta...), sono riuscito a fare poca coda, comprare le sue cose (per me non ho preso nulla, così magari cucino e dò fondo alle scorte), andare a portarle a casa sua e alla fine a tornare a casa.

E adesso sono in attesa di notizie dal lavoro.... Credo che sarò a casa fino dopo Pasqua... ma chi lo sa...

mercoledì 8 aprile 2020

Quando? Come? Perché?


Boh...

Stasera dopo la giornata al lavoro è come qualsiasi sera, non ho voglia di fare niente e me ne sto in casa a poltrire...quasi dimenticandomi di fare il post.

Quando si parla con qualcuno il discorso finisce sempre sul come andranno le cose, sul chissà quando finirà, sul chissà come sarà dopo, sul ma quanto è stupida la gente che non se ne sta in casa....

Sui social fioccano le teorie complottistiche, le teorie più strampalate, i commenti più impensabili.

E intanto i giorni passano, domenica è già Pasqua, ma la quaresima continuerà anche dopo, e a un certo punto ho smesso di chiedermi qualunque cosa.

Poi sono in attesa di sapere se domani dovrò lavorare o no, e questo aggiunge incertezza alla situazione.

Insomma, è inutile chiedersi quando, come e perché, ormai guardo le ultime notizie solo ogni tanto, ma non ci sto nemmeno molto attento, tanto non si capisce niente lo stesso...

E quando sarà finita immagino che ci sarà qualcuno me lo farà sapere...

lunedì 6 aprile 2020

Astinenza da pizza


L'altro giorno mi sono detto:

"Quando finalmente finirà tutta questa situazione la prima cosa che farò sarà andare a mangiare una pizza!"

Ma visto che le cose sembra possano andare ancora per le lunghe oggi mi sono deciso e me la sono preparata.

Fortuna che avevo di scorta un po' di lievito da pizza di quello secco...

Comunque oggi a mezzogiorno insieme al pranzo ho preparato anche la pasta per la pizza che è stata a lievitare fino all'ora di cena.

Poi pomodoro, mozzarella e scamorza affumicata, acciughe e capperi, olive e origano!
E via in forno con la funzione speciale "pizza" che non so cosa faccia di diverso visto che gli devo impostare io temperatura e tempo, ma visto che c'è tanto vale usarla...

Una bontà!

E visto che ne ho fatto una teglia intera ne avrò ancora per i prossimi pasti... magari è abbastanza per farmene passare la voglia... ma credo di no.
La pizza è sempre la pizza!

L'unico problema è che adesso ho il palato ustionato... perchè mica si può aspettare che si raffreddi un pochino...

domenica 5 aprile 2020

Ordine informatico


Giornata oziosa dedicata al computer.

Dopo aver reinstallato tutto e risistemato un po' di cose ho pensato bene di approfittare di questa occasione per mettere un po' di ordine nel macello di cose che col tempo avevo accumulato sul computer.

Poi, visto che fare ordine nella miriade di file di cui nemmeno sapevo più dell'esistenza è un'impresa praticamente impossibile, ho optato per una scelta drastica.

Non ho copiato nulla!

Col fatto che ho cambiato proprio il disco del computer e il disco vecchio è lì a disposizione ho deciso che il modo migliore di fare ordine è quello di non copiare niente e lasciare tutto là dove sta adesso. Poi mano a mano che mi accorgerò che mi serve qualcosa lo andrò a recuperare dal vecchio disco.

In questo modo mi illudo di poter tenere ordine nel nuovo assetto del pc...

Anche se mi sa che è una pia illusione, il computer è un po' come il tavolo della sala o la sedia in camera, puoi svuotarlo completamente e farci pure giù la polvere, ma dopo un paio di giorni entrambi sono già pieni di roba che non hai la minima idea di come abbia fatto a finire lì...

sabato 4 aprile 2020

800


Oggi festeggio l'800esimo post!!!!

Quindi ho fatto la torta.

Lo so, non è una novità, ma stavolta ho fatto una torta diversa dal solito.

Visto che non avevo più lievito istantaneo ho optato per una crostata, così il lievito non mi serviva.
Ma invece della solita crostata di marmellata l'ho fatta con la crema pasticcera e le mele!

Ed è venuta davvero bella!

Piccolo problema... non so come tirarla fuori dalla tortiera... se la capovolgo mi si fa un pastrocchio assurdo di crema e mele... ma nelle ricette mica te lo dicono come fare...

Mi sa che la dovrò mangiare direttamente dalla tortiera...

Comunque già che ero in ballo a trafficare in cucina intanto che la pasta frolla stava riposando ho anche svuotato qualche zucchina e le ho preparate da farcire.
Le zucchine ripiene sono il piatto "svuotafrigo" per eccellenza, nel ripieno ci puoi mettere qualsiasi avanzo che c'è nel frigo.

Io ci ho messo prima di tutto quello che ho scavato dalle zucchine, ci ho fatto una specie di purè e l'ho ripassato in padella con un po' di salsa i soia. Poi in frigo avevo ancora un pezzo di sedanorapa, ho frullato anche quello e l'ho buttato in padella con le zucchine.

Ho completato il ripieno con qualche cappero e una scatoletta di salmone sott'olio. E un pochino di pangrattato per asciugare un po' il tutto...

Quindi stasera per festeggiare il traguardo di 800 ho fatto una bella cenetta con le zucchine ripiene e mi sono concesso anche una birretta...

Poi mi taglierò anche una fetta di torta... senza toglierla dalla tortiera...

venerdì 3 aprile 2020

Programmi per il sabato


Ok, ho trovato qualcosa da fare domani!
Il che è strano, visto che in questo periodo di programmi non se ne fanno e i propositi lasciano il tempo che trovano (almeno nel mio caso).
Ma stavolta è qualcosa che non rimanderò di sicuro (ok, mai dire mai... ma diciamo che ci sono buone probabilità).

Stasera mi si è impallato il pc, non so di preciso come, ma dopo anni e anni di esperienza con queste macchine infernali ho imparato che non bisogna mai chiedersi perchè o percome, l'importante è trovare una soluzione al problema.

E in qualche modo sono riuscito a sistemare la cosa, almeno provvisoriamente, anche perchè se no avrei dovuto trovare un altro sistemaper scrivere il post.

In ogni caso dopo l'episodio abbastanza preoccupante che è successo stasera è necessario che domani dia una bella revisionata e reinstallata a tutto il sistema, prima che mi pianti in asso del tutto col rischio di perdere le cose che ci ho salvato.

Perchè domani è sabato e non ci saranno sorprese... come stamattina che alle 7 mi è arrivato un messaggio in cui mi si chiedeva di andare al lavoro alle 9...

E naturalmente esattamente dieci minuti fa mia sorella mi ha mandato un messaggio chiedendo del post... ma come dicevo ho dovuto fare un intervento d'urgenza al pc che mi ha fatto tardare...

giovedì 2 aprile 2020

Attesa


Incertezza, dubbi, timore.

Molte domande senza risposta, troppe risposte a certe domande.

Siamo in questo periodo anomalo, così anomalo che a volte ci sembra diventare normale, a volte quasi dimentichiamo che questa non è la normalità.

Per me le cose non sono cambiate molto finora, ma adesso all'incertezza generale si aggiunge la domanda "Ma domani dovrò andare al lavoro o no?".

E aspetto di sapere cosa dovrò fare domani.

Non faccio programmi, come del resto credo non ne stia facendo nessuno, mi stravacco sul divano che ormai ha preso la mia forma... o forse ho preso io la sua di forma...

Poi esco sul terrazzo che c'è il sole, ma fa troppo freddo e rientro.

Mi preparo qualcosa da mangiare poi lavo i piatti.
Mi sembra di passare più tempo a lavare piatti che a cucinare.

E intanto le giornate passano.
Senza fare nulla loro passano lo stesso.

E' un'attesa costante. Di notizie, di informazioni, di qualcosa.