martedì 29 settembre 2020

Scambi di emozioni

Gli stati d'animo sono contagiosi.

Le emozioni che provano le persone che ci circondano in un modo o nell'altro influenzano anche le nostre.

Stare insieme a persone allegre, sincere e positive ci porta a sentirci bene, la loro positività riesce a coinvolgerci e a rendere anche noi positivi e sereni.

C'è poi il rovescio della medaglia.
Quando ci si trova con persone tristi o arrabbiate o negative assorbiamo queste emozioni in modo anche più evidente di quando le emozioni sono positive.

Poi ci sono quelle persone che nonostante non dimostrino nessuno dei due tipi di emozioni hanno quella capacità di influenzarti.

Ci sono quelli che anche solo il fatto che ti siano vicini ti fa sentire bene,la loro semplice presenza ti dà serenità e ti trasmette un equilibrio che ti fa apprezzare il mondo, non fanno niente di particolare, sono solo lì e questo basta.

D'altra parte ci sono altre persone che, anche senza fare nulla di particolare, ti lasciano svuotato, persone che sembrano prosciugarti ogni emozione lasciandoti indietro solo un senso di vuoto.

La speranza è di incontrare le prime quando sei un po' giù di morale e le seconde quando invece sei su di giri... o meglio, sarebbe meglio non incontrare le seconde, perchè sono capaci di spegnere anche i tuoi momenti di gioia, ma non è che si può sempre scegliere.

Ma l'esperienza più bella è quando fra due persone si crea quella condivisione muta e spontanea di emozioni, possono essere stati d'animo sereni o travagliati, gioiosi o tristi, e questa condivisione arricchisce entrambi.

Io non so che tipo di persona sono, generalmente mi sembra di essere uno di quelli che influenza in modo positivo, di quelli che riesce a trasmettere positività.

Ma a volte, non so se perchè influenzato da qualcuno di negativo o solo per qualche momento giù,  perchè naturalmente per tutti ci sono alti e bassi, sembra di non avere emozioni da condividere, che quella positività che normalmente fa parte di tè si è presa una vacanza e allora ti senti come circondato da una nuvola nera che non può fare altro che trasmettere negatività a chiunque ti stia intorno...


Ma alla fine un po' di umore altalenante ci può pure stare...

lunedì 28 settembre 2020

Fuori a cena

 Stasera sono un po' in ritardo con il post, ma stavolta non è perchè mi sono  dimenticato o perchè mi sono distratto facendo altre cose o perchè mi sono addormentato.

Stasera sono in ritardo perchè dopo tanto e tanto tempo sono uscito a mangiare una bella pizza!

Non che sia stato chissà dove, sono sceso di casa, ho attraversato la strada ed ero già in pizzeria, ma era davvero tanto che non lo facevo e avevo davvero voglia di mangiarmi una pizza.

Senza tanti fronzoli, una normale pizza con le verdure grigliate accompagnata da una birra media!

Perchè uno può pure farsi la pizza a casa, o comprarla surgelata (che comunque io non ho mai preso), ma la pizza della pizzeria ha quel qualcosa che non si può riprodurre nel forno di casa.

Sarà il forno a legna, o l'impasto, o la forma o magari solo il fatto che concedersi una serata diversa cenando da qualche parte che non sia casa tua e il fatto di essere in compagnia dà a quella pizza un gusto particolare.

Volevo anche farle la classica foto di fianco al bicchiere di birra, ma quando mi è venuto in mente la pizza era già mangiata per metà e lo stesso il bicchiere di birra... quindi niente foto...

domenica 27 settembre 2020

Vellutate sostanziose



E' buona, in queste serate la si mangia volentieri una bella e calda vellutata di carote.

L'unico problema è che è davvero difficile prepararne solo una porzione...

Se ci metti solo una carote, mezza patata e un quarto di cipolla dovrebbe bastare per una cena, ma dove trovi una pentolina abbastanza piccola per cucinarla e nella quale ci stia poi anche il minipimer per frullarla?

Allora di patata una intera, così non ti rimane lì l'altra mezza ad andare a male e lo stesso dicasi per la cipolla... ma quando vedi la patata e la cipolla a pezzi ti accorgi che una sola carota è un po' pochina e allora ne aggiungi un'altra, o due se dono piccole...

E così ti trovi una quantità di vellutata che basta per 5 persone...

Anche perchè devo dire che per quanto sia buona e sana, dopo poche cucchiaiate mi dà già quel senso di sazietà che neanche la polenta ti dà...

Saranno le fette di pane secco? Sarà la patata? Chi lo sa...

Poi mi ricordo quando ho cominciato a mangiarle, ero in Turchia in vacanza e a ogni pasto ci servivano delle vellutate: di carote, di piselli, di cipolle, di fagioli... E se non mangiavi quelle restavi un po' a stomaco vuoto. E' stato lì che ho scoperto che mi piacciono.

Ripensandoci mi è anche tornato in mente che te le servivano in ciotoline che erano grandi come tazze da tè. E questo mi fa pensare che non sono solo io che ritengo che poche cucchiaiate siano sufficienti per riempirti...

Comunque... morale della storia anche stasera per cena mi aspetta una bella ciotola di vellutata...

sabato 26 settembre 2020

Allenamento perduto

 Stamattina mi sono alzato, ho fatto colazione e poi sono uscito all'aria fresca, quasi fredda, per fare un giretto.

Un bel maglione, il giubbotto un amico per condividere la passeggiata e via, a respirare un po' di aria fresca.

Siamo passati al bancomat, a prendere un caffè al bar, a fare un giro al parco.

Detta così sembra una cosa normale e da niente, ma durante il giro mi sono reso conto che le mie gambe e i mio fiato non sono più quelle che erano anche solo un anno fa quando ogni giorno mi facevo lunghe passeggiate, quando percorrevo ogni giorno quasi una decina di chilometri senza nemmeno sentire la fatica...

Eh già, gli ultimi mesi di forzata inattività unita al nuovo lavoro seduto alla scrivania mi hanno rammollito.

Perchè al lavoro tutta la fatica e la stanchezza sono di concentrazione e di ragionamento.
Una fatica che stanca quanto una decina di chilometri a piedi, spesso anche di più, ma che non aiuta ad allenare il fisico.

Poi il sole ha cominciato a scaldare un po' l'aria, il venticello è calato e il giubbino ha cominciato a essere quasi di troppo, ma si sa che in questa stagione è così, i vestiti che metti al mattino sono sempre troppo pesanti per il resto della giornata...

E dopo un pomeriggio a casa non più in maniche corte adesso mi preparo una belle cenetta autunnale a base di vellutata di carote e tanto per non essere troppo salutare mi bollirò anche una salsiccia...

E per la serata mi concederò una bella tazza di tisana spaparazzato sul divano con un libro e magari anche una copertina... che in queste serate che precedono l'accensione del riscaldamento ti fanno davvero apprezzare l'arrivo dell'autunno.

venerdì 25 settembre 2020

Distratto

 Devo dire che generalmente ho una buona memoria: è difficile che mi dimentichi qualcosa che devo fare o che ho fatto o che mi hanno detto o che ho detto io, e quando programmo di fare qualcosa se non lo faccio è solo perchè trovo qualche scusa per non farlo.

Ma ci sono giorni che sembra quasi che mi dimentichi anche il mio nome...

Ok, per i nomi la mia memoria non è mai stata particolarmente brillante, magari ricordo le facce o quello che ho detto o fatto con una persona ma non il nome... ma il mio non l'ho mai dimenticato...

In questi momenti credo che mi prenda una sorta di raptus di distrazione che mi cancella dalla testa anche le cose più banali...
Quindi va a finire che, come è successo ad esempio ieri sera, dopo aver scritto il post mi dimentico di condividerlo su facebook, oppure comincio a girare per casa alla ricerca del telefono per poi accorgermi che è lì appoggiato davanti al computer come al solito, o perdo la cognizione di che giorno è e devo guardare il calendario per scoprirlo... e altre simpatiche cosucce di questo genere.

Sarà che al lavoro la mia memoria è messa decisamente sotto pressione, ogni giorno mi sorprendo di come sia possibile che riesca a ricordarmi tutto quello che ho fatto o che ho da fare, quindi quando arrivo a casa e svuoto completamente i ricordi dell'ufficio probabilmente c'è un momento in cui la mia testa resta talmente vuota che ci impiega un po' a ricollegare i neuroni...

E ci può pure stare... finchè mi ricordo la strada per tornare a casa e non dimentico di fare il post anche se quel momento di reset del cervello dura tutta la sera non è un grosso problema...

giovedì 24 settembre 2020

Buttare fuori tutto

 Mi rendo conto che forse ieri ho esagerato...
Ok ero stanco, demotivato e un po' deluso da diverse situazioni che mi stanno rendendo le giornate lavorative non precisamente serene, ma sfogarmi nel post mi sa che non è stata una grande idea...

Il fatto è che a volte si ha bisogno di poter buttare fuori quella negatività che a volte si accumula e quando questo succede, che sia parlandone con qualcuno o che sia scrivendone in un post, va a finire che il modo in cui viene espressa la fa sembrare ancora più nera di quanto lo sia in realtà.

Ma nonostante questo, è innegabile il potere positivo che ha il non tenersi dentro le cose.

Parlare dei propri stati d'animo nei momenti in cui non si è sereni, anche se poi magari si dice o si scrive più guidati dall'astio del momento che dalla razionalità, è secondo me fondamentale per poter superare e metabolizzare quei momenti negativi.

Tenersi tutto dentro non può fare altro che alimentare la rabbia, il nervoso, la delusione...
E' solo esternando tutto, anche in modo aggressivo (verbalmente... non fisicamente) che si riesce a esorcizzare il negativo ed evitare che resti lì dentro nascosto ad aumentare sempre di più.

Quindi chiedo scusa se ieri ho dato l'impressione di essere arrabbiato col mondo, anche se in quel momento un po' lo ero, ma dopo quello sfogo e la preziosissima presenza di un amico capace di ascoltare la situazione è decisamente migliorata...

Non che si siano risolti i problemi che l'hanno causata, purtroppo, ma è migliorato il mio modo di viverli e  di affrontarli.

mercoledì 23 settembre 2020

Giornate storte

Ci sono giornate che al lavoro vanno più storte di altre, arrivi a casa e non riesci nemmeno a goderti la soddisfazione di dire "per oggi è finita" perchè ti rimane addosso quella sensazione di nervoso che ti ha accompagnato durante le ore lavorative.

E io di solito non sono soggetto a questa cosa, di solito allo scadere dell'orario d'ufficio stacco la spina e mi godo la serata.

Ma ci sono volte che, anche se al lavoro non ci pensi, sei talmente nervoso/stanco che togliersi di dosso la giornata è più difficile.

E allora sei a casa e cerchi di spegnerti lasciando indietro tutto, ma oltre al lavoro lasci indietro anche tutto il resto e passi la serata senza stimoli e senza volontà di fare alcunchè.

E pensare che il lavoro che faccio in sè mi piace, altrimenti sarei davvero messo male...

Per fortuna giornate così che restano attaccate addosso non capitano troppo spesso, ma quando capita sembra che annullino anche quelle giornate meno storte.

Ma vabbè... capita... magari è perchè è mercoledì e si è accumulata la stanchezza della prima metà della settimana e il weekend sembra ancora così lontano... l'unica cosa è sperare che non capiti troppo spesso...

In fondo è solo lavoro, i problemi si limitano a quello, ma quando pensi che al lavoro passi praticamente la maggior parte della giornata non sai più se davvero puoi pensare "dai, è solo lavoro"...

martedì 22 settembre 2020

Autunno

Stavolta il primo giorno d'autunno è stato davvero autunnale...

Pioggia e nuvolo tutto il giorno:

Non mi lamento, anzi, era ora che la calura estiva lasciasse il posto alla nuova stagione.
Addormentarsi col rumore della pioggia ha quel non so che di pacifico che concilia il sonno come nient'altro.

Peccato che quell'effetto pacifico prosegue anche al mattino quando invece è ora di tirarsi fuori dal letto e prepararsi per uscire e andare al lavoro...

Sono quelle giornate dove si starebbe tanto volentieri a fare la muffa sotto le coperte, senza pensare a niente, senza dover fare niente...

Ma ahimè il dovere chiama e pioggia o non pioggia, voglia o non voglia ci si deve alzare e affrontare la giornata.

E poi una volta in ufficio non fa 'sta gran differenza il tempo che fa di fuori...

domenica 20 settembre 2020

Programmi della serata

Finalmente a casa, dopo un viaggio in auto, treno, metrò e a piedi.

Apro la porta, mi spoglio, bevo, mi do una sciacquata alla faccia.

Poi post, non posso rimandarlo...
E programma appena finito di scrivere cena, barba, doccia e poi nanna...

Sembrano cose da niente, ma guardassi la voglia le farei in ordine inverso, partendo dalla nanna e lasciando le altre cose a domani...

Ma non si può fare, quindi mettiamoci di buona volontà e facciamo le cose nel loro ordine...

Mi concedo di tagliare un po' corto il post, di mangiucchiare solo un po' di frutta (tanto dopo la scorpacciata di polenta taragna di oggi non ho 'sta gran fame)... poi barba e doccia sono irrinunciabili e finalmente poi mi potrò spegnere senza problemi.

sabato 19 settembre 2020

Dormire dovunque

Stamattina ho preso il treno presto per venire a Gerola.

Con presto intendo che poco dopo le 6 ero già in stazione centrale in attesa del treno... che poi è partito alle 6:40 anziché alle 6:20... ma vabbè...

Però quello di cui volevo parlare non è dei ritardi dei treni, ma di come ormai sono cambiate alcune mie abitudini.

Fino a qualche anno fa il treno non faceva nemmeno in tempo a partire che io ero già nel mondo dei sogni e ci restavo fino a un quarto d'ora prima della fermata di Morbegno.

Quando ero a Pavia e prendevo il treno per andare a lavorare a San Donato riuscivo a dormire anche in quella mezz'oretta di viaggio, magari pressato dalla massa dei pendolari, in piedi appoggiato alla parete del treno o al palo per sorreggersi, poi prendevo la metropolitana (per quanto? 5 minuti? Forse anche meno) e riuscivo a fare un ulteriore pisolino.

Sempre a Pavia, più volte mi è capitato di dormire sopra un sottile tappeto sul pavimento della casa di qualche amico che mi aveva ospitato.

Mi è capitato di dormire sulle panchine della sala d'aspetto delle stazioni del treno, una volta forse anche su una panchina in un parco, in aereo...
Durante l'interrail in ostelli che avevano a malapena delle brandine e una volta addirittura in una piccola canadese in quattro compressi come sardine insieme agli zaini che dovevano essere protetti dalla pioggia...

E tutto ciò svegliandomi bello riposato come da un bel sonno in un bel letto comodo.

Ma le cose sono un po' cambiate...
Adesso in treno o comunque in viaggio non trovo mai una posizione comoda.
Se dormo in un letto diverso, ad esempio in un albergo, va a finire che  mi trovo col cuscino troppo molle, il materasso che è troppo duro, le lenzuola troppo bianche....
Di dormire all'aperto o su un pavimento non mi è più capitata occasione... e credo che farò in modo che non debba di nuovo capitare...

Sarà l'età?
Sarà che ho perso lo spirito d'avventura?
Sarà che la vita comoda mi ha rammollito?

Chissà...

giovedì 17 settembre 2020

Perdere tempo

Ci sono momenti in cui sembra che non ci sia mai tempo per dedicarsi a qualcosa che non sia il lavoro o le faccende domestiche.

Si arriva a casa la sera dopo una giornata in ufficio che sembra non passare mai e in un attimo è già tardi ed è ora di andare a letto.

Probabilmente è perchè una volta tornato a casa tendo a non avere davvero nessuna voglia di fare qualcosa di utile, un po' per effettiva stanchezza, un po' perchè cerco tutte le scuse per non mettermi a fare altro che cazzeggiare e fare cose inutili e poco impegnative.

Ma se davvero avessi voglia di fare qualcosa in effetti avrei pure tutto il tempo, arrivare a casa alle sei meno un quarto non è che vuol dire che la giornata debba essere per forza finita, ci sarebbe tutto il tempo per fare qualcosa... che so, una passeggiata, oppure qualche mestiere in casa...

Ma la passeggiata di solito perde molte attrattive una volta entrati in casa e appoggiate le cose del lavoro e poi ormai le giornate si stanno accorciando, ci sono in giro ancora troppe zanzare... i mestieri è decisamente più comodo rimandarli al weekend quando probabilmente si troveranno altre scuse per rimandarli...

Poi mi dico che alla fine è ancora meglio perdere tempo a fare qualcosa che mi piace al computer o a leggere piuttosto che perderlo guardando qualcosa di inutile alla televisione. Almeno se guardo qualche episodio di una serie tv al computer o un film o qualunque cosa, scelgo io quale guardare e non devo sottostare ai palinsesti delle reti tv...

Che poi alla fine non credo di essere l'unico che, quando torna a casa dal lavoro e non ha una famiglia che lo aspetta e che gli riempie la serata, si mette a fare esattamente quello che si può definire nulla...

mercoledì 16 settembre 2020

Rimedi antiletargo

 Ieri sera quando sono tornato dal lavoro avevo un sonno che non vi dico.

Alle 8 ero già mezzo addormentato, ma non potevo mica andare a letto a quell'ora, quindi ho trovato qualcosa da fare per non crollare addormentato e tirare un orario più adatto.

Non che andare a letto alle 9 sia sbagliato, ma se andassi a letto a quell'ora, visto che io la mattina ho la sveglia puntata alle 7:30, mi sveglierei troppo presto...

Poi stamattina ho cominciato a chiedermi come mai ho addosso tutta questa stanchezza, ok il lavoro che non è certo riposante, ma solo quello non può giustificare tutto sto sonno...

E alla fine ci sono arrivato...

Sta arrivando il famigerato cambio di stagione.

Per qualcuno questo vuol solo dire aprire gli armadi, mettere via l'abbigliamento estivo e cominciare a preparare i vestiti per l'inverno, ma col caldo che fa direi che è ancora prematuro, per me invece vuol dire sonno, stanchezza, poca voglia di farne e per ora fortunatamente la cosa si limita a questo.
Per ora non sono ancora vittima di acciacchi stagionali per fortuna.

Stamattina allora ho cominciato ad attrezzarmi per superare il periodo andando a ricercare il mio vasetto con dentro le radici di ginseng con le quali fare un bel decotto energetico da bere la mattina dopo colazione.

E speriamo che basti a darmi una svegliata... purtroppo non mi è concesso di andare in letargo adesso e svegliarmi a Natale...

martedì 15 settembre 2020

Capelli

Ieri ho tagliato i capelli.

Non che sia una novità, lo faccio abbastanza spesso, anche perchè ormai sono talmente abituato a tenerli corti che appena diventano quel centimetro in più oltre a darmi fastidio cominciano anche a far assumere alla mia testa una forma che fa concorrenza ad alcune opere di arte moderna.

Sarà che quando sono lunghi in qualche modo li si può domare e piegare o almeno pettinare e quando sono corti non c'è bisogno di farci niente perchè stanno al loro posto da soli.

Invece quando diventano quella via di mezzo fra l'ordinato capello corto e il pettinabile capello lungo non c'è pettine o gel che tenga. I capelli vanno nella direzione che vogliono loro e non accettano nessun tipo di costrizione.

Quindi una volta ogni qualche settimana attacco la macchinetta alla corrente e via di rasatura casalinga.
L'unico problema è sistemarsi decentemente il dietro, ovvero i peli e l'attaccature sulla nuca, ma per questo basta affidarsi come faccio io a un amico: prima uno taglia e sistema i capelli all'altro che poi taglia e sistema il primo. E in una mezz'oretta scarsa entrambi ci troviamo colla bella testina in ordine.

Poi oggi vedo le foto di mia sorella che è andata dal parrucchiere tutta felice perchè era da mesi che non ci andava... capelli lunghi scintillanti e colorati... credo che dal parrucchiere ci sia stata ore...

Da un estremo all'altro...
Non dico che la differenza è dovuta all'essere maschio o femmina, e nemmeno all'avere uno 7 anni più di quaranta e l'altra 7 meno di quaranta (quando leggerà questa frase le verrà un flash che rovinerà il lavoro del parrucchiere), dev'essere solo una questione di punti di vista...

domenica 13 settembre 2020

I supermuffin

Domenica all'insegna della tranquillità.

E' incredibile quanto passi via velocemente una giornata quando si è belli sereni e tranquilli.

Ho fatto anche un po' di mestieri in casa, ma facendoli senza premura e senza la pressione del "devi proprio farlo", anche fare mestieri non è così pesante.

Ho fatto anche la torta, stavolta con le noci e il miele e, già che ero in ballo con le cose di cucina e avevo il forno caldo, intanto che la torta cuoceva ho preparato l'impasto per fare qualche muffin salato.

Al solito quando mi metto a preparare i muffin mi viene l'impulso di cercare una ricetta, ma visto che poi non le seguirei lo stesso salto quel passaggio e comincio subito ad aprire frigo e armadi alla ricerca di qualcosa da mettere nell'impasto.

Oggi ho trovato lo speck, le cipolline sottaceto e del formaggio.

Volevo metterci anche qualche verdura, ma le uniche verdure erano l'insalata e i pomodori e, lì al momento non mi sono sembrate adatte per i muffin... Poi ho cambiato idea. Non per l'insalata, quella è rimasta là in frigo, ma per i pomodori.

Mettere i pomodori a pezzi nei muffin mi è sembrata una idea simpatica, ma prima di tagliarli a pezzetti e metterli con gli altri ingredienti ho avuto l'idea di pelarli e togliere i semi.
E' una procedura che non avevo mai fatto, anche perchè raramente uso i pomodori freschi nelle ricette, ma pensando a quando li uso per alcuni sughi e mi ritrovo tutti pezzetti di buccia insieme alla pasta ho deciso che era meglio pelarli... del resto anche quando si comprano in scatola i pomodori sono "pelati"... ci sarà un motivo...

Morale della favola una volta sfornata la torta ho informato i muffin e devo dire che sono venuti davvero soffici e buoni... e come al solito mi chiedo come sia possibile...

Le torte se non ci stai un attimo attento si sgonfiano, restano crude, diventano troppo asciutte...
I muffin hanno il superpotere di cuocere e lievitare perfettamente cacciandoci dentro qualunque cosa e senza sapere nemmeno quanta farina ci devi mettere...

sabato 12 settembre 2020

Yogurt e ancora Yogurt

 Un alimento che mangio sempre volentieri è lo yogurt.

Fra tutti i gusti che ci sono quelli che preferisco sono quelli tipo caffè, vaniglia, stracciatella... oppure quelli coi cereali... e ovviamente quelli alla frutta, magari frutta un po' inusuale per lo yogurt, come la nocciola, il mango, gli agrumi... Credo che l'unico che non mi piace sia quello al cocco...

Mi piace coi pezzi di frutta ma anche cremoso, quello normale e quello greco che è bello denso...

Credo che lo yogurt più buono che abbia mai mangiato l'ho trovato in Turchia, era uno yogurt densissimo servito con del miele e con semi di papavero, una vera leccornia!

Il problema dello yogurt è che se comincio a mangiarlo difficilmente riesco a non finire il vasetto...

Non ci sono problemi se parliamo dei normali vasetti, anzi, sarebbe strano avanzarne, ma quando il vasetto è quello da mezzo chilo le cose diventano un tantino più delicate...

Mezzo chilo di yogurt vuol dire quattro vasetti normali, e devo dire che dà una certa soddisfazione mangiarlo col normale cucchiaio e non col cucchiaino, solo che come dicevo va sempre a finire che quando ne apro uno con l'idea di mangiarne un paio di cucchiai va a finire che quel paio di cucchiai diventano l'intero vasetto...

Per non parlare poi dei secchielli da un chilo... ok, quelli non è che me li pappo tutti in una volta, sarebbe troppo anche per me, ma comunque di sicuro la dose del normale vasetto sembra solo una presa in giro di fronte a tanto ben di dio...

Poi una sera che ero da mia mamma, mentre facevamo la nostra partitina a carte, ho preso come d'abitudine uno yogurt, un vasetto normale, e ho avuto come una sorta di "rivelazione"...
"Ma se qui dalla mamma mangio solo un vasetto e mi basta, perchè da me mi mangio tutto un mezzo chilo?"

Allora ho cominciato a comprare i normali vasetti da 125g, e in effetti uno mi basta anche qui da me... Che poi coi vasetti piccoli c'è anche più scelta di gusti...

venerdì 11 settembre 2020

Ho esaurito le scuse

 Stasera non ho scuse per il post fatto così tardi..

Non posso dare la colpa alla stanchezza perchè è venerdì, e la stanchezza è sparita con la fine della settimana lavorativa.

Non posso dare la colpa a mia mamma che mi chiama mentre lo sto scrivendo perchè stasera mi ha telefonato più presto.

Non osso neanche dire che è perchè mi mancavano le idee, se aspettassi a scrivere il post solo quando mi vengono delle idee ne scriverei uno alla settimana...

Non posso dare la colpa neanche al fatto che stavo cucinando o lavando i piatti perchè ho cenato presto visto che mi è venuta fame prima del solito.

Non stavo nemmeno leggendo un libro appassionante e si è fatto tardi perchè volevo finire il capitolo.

Insomma, nessuna delle solite scuse che di solito accampo.

Stavolta la colpa è solo mia, stavo bellamente cazzeggiando al computer senza neanche lontanamente pensare al fatto che le otto stavano arrivando e passando...

Ma fa niente. L'importante è che adesso lo sto facendo.

E anche se praticamente non ho scritto niente lo facciamo andare bene lo stesso.

giovedì 10 settembre 2020

Spiccioli di conoscenza

Oggi durante una pausa caffè coi colleghi fra una chiacchiera e l'altra ci siamo messi a parlare di acciacchi vari a cui noi che lavoriamo seduti al computer praticamente tutto il giorno siamo soggetti.

Mal di schiena, rigidità del collo e delle spalle e tutta quella serie di problemi che nella maggior parte dei casi sono causati da posture sbagliate.

Ho fatto sfoggio delle mie esperienze come massaggiatore dispensando consigli e suggerendo alcuni di quei "trucchetti" semplici e nello stesso tempo efficaci che hanno lasciato senza parole i colleghi.

Accorgimenti semplici e quasi scontati ai quali di solito uno non pensa e che quando gli vengono detti sembra che tu abbia chissà quale capacità e conoscenza che è celata ai più...

Ad esempio il mettere un cuscino dietro la zona lombare della schiena quando ci si spaparazza sul divano, oppure il non allungare le gambe coi piedi su un poggiapiedi senza qualcosa che sorregga anche le ginocchia o l'usare il mouse tenendo l'avambraccio appoggiato sulla scrivania e non penzoloni e altri "trucchetti" che possono evitare grossi problemi di incriccature e rigidità.

Oppure l'utilizzo del sacchetto di sale caldo sulle zone contratte, o la pallina da tennis che rotolata sotto i piedi fa l'effetto di un massaggio, o l'appoggiarsi con la schiena contro lo spigolo di un muro tipo orso contro l'albero per sbloccare la schiena rigida...

La reazione è sempre quella: "Ma dai, hai ragione, non ci avevo mai pensato..." oppure "Stasera ci provo e poi ti dico come va" e così via.

Come già ho detto tante volte "impara l'arte e mettila da parte" non è solo un modo di dire, ma è, almeno per quanto mi riguarda, una filosofia di vita, perchè non sai mai quando quello che hai imparato chissà quando ti torni di nuovo utile.

mercoledì 9 settembre 2020

Sonno a tradimento

 E' ufficiale, dopo quello che mi è successo stasera posso dire con certezza, senza paura di essere contraddetto, che sono stanco.

Sembra un'affermazione stupida... chi non è stanco al mercoledì dopo una giornata di lavoro? Quando metà della settimana è passata ma il weekend sembra ancora così lontano...

Eppure stasera mi sono accorto che la stanchezza che ho addosso non è solo da mercoledì, ma è proprio stanchezza pura e semplice.

Come faccio a dirlo?

Ero seduto sul divano a leggere, a un certo punto sentivo come gli occhi che si chiudevano... e quando li ho riaperti era passata un'ora!!!

Mi sono addormentato sul divano!!!

Ok, anche questa potrebbe non sembrare chissà che notizia, ma a me non era praticamente mai successo di addormentarmi sul divano!!!

magari mi viene l'abbiocco un momento e allora a seconda dell'orario o vado a letto o mi alzo e faccio qualcosa.

Ma addormentarmi così senza preavviso è una cosa davvero strana per me.

Il motivo? Boh...

Non è perchè dormo poco di notte, le mie quasi otto ore di riposante sonno notturno me le faccio sempre.
Non è noia, quella magari ti fa abbioccare, ma non dormire della grossa...

Escludendo tutto questo resta solo l'ipotesi che tutte le mie energie vengano prosciugate dalla giornata lavorativa... il che non è così strano del resto...

martedì 8 settembre 2020

Quando scopri l'acqua calda

 L'altro giorno, quando sono andato a fare la spesa ho comprato anche una confezione di uva.

Fin qui niente di speciale, cosa vuoi che ci sia di così eccitante in una confezione di uva da volerne addirittura parlare nel post.

Eppure quella vaschetta di uva mi ha aperto un mondo che non conoscevo, o meglio, sapevo che esisteva ma non mi ci ero mai avventurato.

Arrivo a casa e come faccio sempre apro la confezione e lavo l'uva, così è già lì bella pronta e comoda da mangiare senza doverla lavare ogni volta che ne voglio mangiare due acini.

E anche qui niente di nuovo sotto il sole, semplicemente una ciotola piena di uva lavata e pronta da mangiare.

La svolta arriva adesso, quando mi prendo qualche acino e comincio a mangiarlo.

Normalmente, quando mi appresto a mangiare un acino d'uva, oltre a pregustarne il sapore mi preparo già all'effetto dell'infido semino che inevitabilmente schiaccio fra i denti e al sapore amaro che ne esce, oltre che alla brutta sensazione sulla dentatura.

Stavolta invece, con mi a grande sorpresa, dopo due o tre acini nessun semino si è intrufolato fra i denti nè sotto la lingua nè da nessuna parte.

Al quinto o sesto acino mi sono detto che era impossibile non aver trovato ancora nessun seme da sputare e ho riguardato l'etichetta della confezione di uva e ho scoperto di aver comprato uva senza semi!

Come dicevo sapevo che esisteva, ma non ne avevo mai comprato... E adesso comincio a chiedermi il perchè...

Come dicevo mi si è aperto un mondo, mangiare uva senza la preoccupazione dei semini non sembra neanche vero!

lunedì 7 settembre 2020

Cibo per zanzare

Ieri sera, dopo una giornata passata in casa a fare mestieri e cucinare, ho pensato di andare a fare un giretto prima di cena.


La temperatura era buona, una leggera afa che preannunciava un temporale, ma tutto sommato si passeggiava volentieri.

Peccato che a pensarla così non ero solo io, a farmi compagnia nel mio giretto c'erano anche nugoli di zanzare inferocite che, probabilmente preannunciando anche loro il temporale, hanno pensato bene di accanirsi sulle mie caviglie per un lauto pasto.

Ero in maniche corte, ma devo dire che le braccia sono state risparmiate, in cambio dopo una decina di minuti che ero in giro sentivo già le caviglie martoriate, con bolle da puntura e relativo prurito che hanno fatto in modo di abbreviare decisamente il mio giretto.

Che poi guardandosi intorno non è che se ne vedessero così tante... ok, in alcuni momenti bastava battere le mani quasi a caso per prenderne almeno una, e questo vuol dire che non erano poche in giro, ma quando sono arrivato a casa e ho messo la mia cremina per alleviare il prurito ho fatto prima a spalmarla su tutte le caviglie che a cercare le singole punture.

E per fortuna avevo le scarpe da ginnastica e non i sandali altrimenti mi sarei trovato in quello stato tutti i piedi.

E per concludere una domanda che credo in molti si facciano: "Ma a cosa servono le zanzare nell'ecosistema mondiale se non a dare fastidio a tutti?"

domenica 6 settembre 2020

Ancora in cucina

Ieri sono andato a fare la spesa e passando davanti al banco frigo mi sono fatto tentare da una confezione di spezzatino che era invitante anche solo a vederlo nella sua vaschetta.

Quindi dopo la mattinata passata un po' a fare pulizie, un po' a cazzeggiare, nel primo pomeriggio mi sono messo ai fornelli e l'ho cucinato.
Ma lo spezzatino per quanto sembri una cosa semplice da fare è infido, perchè tende sempre a rimanere un po' duretto, quindi stavolta l'ho rosolato per bene, l'ho sfumato col vino rosso, ci ho messo qualche patata e poi l'ho lasciato cuocere a fuoco lento per un'ora e mezza abbondante, finchè pungendolo con la forchetta mi è sembrato abbastanza tenero.

Già che c'ero ed ero in ballo a tirare in giro roba in cucina ho fatto anche la torta.
Nel frigo avevo alcune prugne, quindi ho cercato una ricetta di torta con le prugne tanto per non fare il solito impasto.
Alla fine ne ho trovato una che prometteva bene, più o meno sempre le stesse cose, ma con dentro anche la panna e detto fatto la torta era in forno.

Volevo mettere la foto oltre che della torta anche dello spezzatino, ma diciamocelo, lo spezzatino non è che sia particolarmente fotogenico... E' tanto buono quanto brutto in fotografia. A vederlo nel piatto accompagnato dal suo bel profumino ha il suo perchè, ma in una foto sembra solo una poltiglia informe marrone che di invitante non ha proprio niente...

sabato 5 settembre 2020

Consigli

La prima cosa che uno si aspetta da uno che dispensa consigli è che sia lui a seguirli per primo...

Per più di tre anni ho lavorato su persone incriccate o con dolori muscolari facendo massaggi e consigliando a chi ne aveva bisogno applicazioni di impacchi caldi, esercizi per sciogliere i muscoli, utilizzo di unguenti e balsami per alleviare le tensioni ecc ecc...

Poi mi trovo io a essere incriccato e l'unica cosa che mi viene in mente di fare è quella di un massaggio.
Non che sia sbagliato, ma con la tensione che ho sul collo prima di tutto avrei dovuto pensare a una bella doccia calda per sciogliere i muscoli, a mettere un po' di unguento alla canfora per alleviare la tensione, un bel sacchetto pieno di sale caldo per diminuire l'infiammazione...

Solo stamattina quando mi sono svegliato mi sono reso conto che di tutte queste cose ieri non ho fatto nulla... sarà che sono stato tutto il giorno al lavoro e probabilmente ieri sera stavo ancora cercando di togliermi di dosso la stanchezza di tutta la settimana, ma questo non giustifica la dimenticanza...

Perciò oggi doccia caldissima, balsamo, sacchetto di sale... Ok, sono ancora un pochino incriccato, ma di certo meno di quello che ero ieri.

Perchè è facile consigliare e dare indicazioni.
Quando qualcuno ha qualche acciacco è facile dire prova a fare così o cosà, ma chissà perchè quando invece i consigli e le indicazioni dovrei darli a me stesso mi perdo un po' per strada...

Come succede anche per i consigli su una buona alimentazione, sullo stile di vita sano, sull'importanza di una giusta attività fisica e mentale...

Facile dire "Dovresti fare così", è facile anche crederci, un po' più difficile è metterli in pratica anche se si sa che sono ottimi consigli...

venerdì 4 settembre 2020

Acciacchi da dentista

Avevo un dente che da una settimana mi faceva un po' i capricci, ma ho voluto aspettare che il mio dentista rientrasse dalle ferie. Per fortuna non ho avuto grossi problemi, e ieri sono andato a farmelo vedere.

Alla fine è saltato fuori che c'era una carie nascosta piuttosto profonda che c'è da chiedersi come mai non avesse fatto male prima, ma della cosa non mi lamento di certo...

Fatto sta che il dente è stato devitalizzato.

Finito l'operazione il dentista ha detto che avrei potuto sentire un po' di male una volta finito l'effetto dell'anestesia, ma anche qui sono stato fortunato e non ho avuto nessun tipo di problemi... almeno da parte del dente...

Perchè uno quando va dal dentista si aspetta di poter patire qualche dolorino dovuto all'intervento sul dente ed è preparato alla cosa, invece a me l'acciacco non è stato sul dente, ma sul collo e sulle spalle...

Già,. stamattina mi sono svegliato tutto incriccato di collo e spalle, con un dolore su un po' tutta la muscolatura che regge la testa.

All'inizio ho pensato che magari stanotte avevo dormito in chissà quale posizione strana, ma poi mi sono reso conto che questo incriccamento è stato causato dalla mezz'oretta forse anche abbondante in cui sono stato sdraiato sul lettino del dentista con la bocca aperta mentre lui ci ravanava dentro... Perchè uno può pure essere tranquillo dal dentista, ma ciò non toglie che tutta la muscolatura del collo si irrigidisce non poco.. 

Ho anche provato con alcune tecniche di massaggio per sbloccare il collo, ma a quanto pare non sono state molto utili...

Vorrà dire che nel weekend mi dedicherò a esercizi di stretching per smollare un po' quelle corde di violino che sono diventati i muscoli del mio collo...

martedì 1 settembre 2020

Giornate sì giornate no

 Ci sono sere in cui anche dopo una intensa giornata lavorativa si arriva a casa pieni di energia e con uno spirito positivo, altre invece in cui sembra di non avere nemmeno le energie per arrivare a casa.

Eppure non è che la quantità di lavoro cambia un gran ché da un giorno all'altro, le giornate sono sempre piuttosto intense e piene, non dipende nemmeno da come e quanto si è dormito la notte precedente e nemmeno dal tempo o da altro.

Semplicemente alcune giornate ti prosciugano più di altre.

Credo che in parte sia dovuto a quanto quella giornata di lavoro ti abbia dato soddisfazione.

Quando le cose filano lisce e riesci a gestire per bene anche le problematiche più rognose alla sera sei pieno di ottimismo e di soddisfazione.

Ci sono invece giornate dove sembra di non concludere niente, dove anche il più semplice dei problemi si arena chissà dove e non sai o non puoi fare altro che fartene una ragione.

Alti e bassi sono più o meno la norma, solo che quelle giornate di "basso" sembrano durare un'intera settimana mentre quelle di "alto" sembrano durare solo un attimo.

Come già ho detto e come continuo a essere grato, io una volta uscito dal lavoro cancello la mente e non mi porto a casa nulla di quello che c'è da fare in ufficio, ma la stanchezza non è una di quelle cose che ti puoi togliere dalle spalle come se fosse uno zainetto, quella ti rimane addosso e se la giornata ti permette di uscire dal lavoro ancora pieno di energie tanto di guadagnato per quello che puoi fare durante la serata.

E anche se poi non fai niente lo stesso arrivare a casa con spirito positivo e soddisfatto è decisamente più bello che tornare stanco e deluso della giornata...