venerdì 31 luglio 2020

Subito in vacanza!

E adesso che sono seduto comodo... o meglio, comodo come è possibile essere comodi seduti su un treno regionale... sul treno che mi porterà a Sanremo da Savona, che partirà a momenti ma sul quale sono salito 20 minuti fa visto che è bello fresco dopo il viaggio fino a qui da Milano a temperature decisamente non molto confortevoli.

Si, dicevo, adesso che sono seduto comodo in attesa della partenza per l'ultima tratta del viaggio posso dire di cominciare già quasi a sentire il beneficio della vacanza.

Stamattina ho lavorato fino all'una, ho cercato di chiudere o sistemare le cose che avevo in ballo e quello che non sono riuscito rimarrà in ballo da qualche parte, io da quando ho spento il computer di lavoro ho spento anche il mio interesse per tutto quello che ha a che fare col lavoro e rimarrà spento fino a dopo ferragosto!!

E un viaggetto per ricaticare le batterie è quello che ci vuole...

giovedì 30 luglio 2020

Oggi Smart



Oggi, dopo mesi che mi occupavo di installare, configurare e consegnare computer a persone che li avrebbero usati per lavorare da casa, anche io ho avuto la mia prima esperienza di smartworking.

Non l'avevo mai fatto e sinceramente non sapevo di preciso cosa aspettarmi da questa esperienza.

Perciò stamattina mi sono alzato, più o meno come al solito visto che per arrivare in ufficio ci metto meno di dieci minuti, ho fatto colazione e invece di uscire di casa ho aperto lo zainetto del lavoro, ho tolto il computer e tutti gli accessori e li ho collegati e messi sul tavolo di sala.

Tavolo sul quale già ieri avevo posizionato il vecchio monitor del mio computer che faceva un po' le bizze ma che bene o male funziona ancora e la postazione da smartworking era pronta!

Monitor, computer, cuffie, mouse... e con queste quattro cose, più alcuni software specifici, eccomi a lavorare tale e quale a quando sono in ufficio.

Chiama l'utente, collegati al suo pc, risolvigli il problema... e via così tutta la giornata...

Alla faccia di chi pensa che da casa si lavora di meno...

Quindi tirando le somme del mio primo giorno da smartworker:

1) La sveglia è allo stesso orario
2) La postazione di lavoro sarà pure comoda ma non propriamente ergonomica
3) La temperatura in casa è decisamente alta
4) Non esci a fare un giro nemmeno alla pausa pranzo perché sei già in cucina
5) Alla sera arrivi stanco come sempre ma non hai nemmeno messo il becco fuori dalla porta
6) Hai passato la giornata in compagnia di voci al telefono e senza vedere nessuno di persona in faccia

Meglio a casa o in ufficio? Boh... fate voi...

mercoledì 29 luglio 2020

In attesa delle ferie


Le ferie si avvicinano, per me e per i miei colleghi.
Al lavoro la voglia di farne è sempre meno, ogni cosa che si fa sembra pesare il doppio, ma nonostante ciò la mole di lavoro non cala e si arriva a sera decisamente stanchi.

Poi una volta uscito dall'ufficio il caldo dell'aria che è stata tutto il giorno al sole ti avvolge come una coperta che ti resta addosso per tutto il tragitto fino a casa dove finalmente puoi toglierti scarpe e vestiti, buttarti sotto la doccia e lavarti via di dosso lo strato di stanchezza e di calore che hai addosso.

Approfittando di quella manciata di minuti di fresca umidità che ti lascia addosso la doccia ti spaparazzi sul divano cercando di fare meno movimenti possibili per ritardare il più possibile l'inevitabile momento in cui ricomincerai a sudare nonostante l'immobilità...

Ma va bene così, in fondo è estate, e dopodomani comincio le ferie, e per due settimane me ne starò al mare e in montagna senza dovermi preoccupare di indossare scarpe e pantaloni lunghi, senza preoccuparmi d'altro che godermi queste giornate.

martedì 28 luglio 2020

Magagne dell'essere


Ogni tanto capitano quei periodi in cui ci si sente un po' persi, periodi nei quali ci sembra di stare bene ma ci rendiamo conto che in fondo in fondo qualcosa che ci turba c'è, non riusciamo ad afferrarlo tanto da capire di preciso che cos'è, ma sappiamo che è lì.

Credo che in questi ultimi mesi questa cosa sia successa un po' a tutti, un lungo periodo in cui anche se stavamo bene avevamo quella sensazione di incertezza, di fastidio, a volte quasi di paura.

Quella sensazione che ci ha assillato per così tanto tempo e che ancora non ha finito di essere nei nostri animi ha lasciato, almeno a me, degli strascichi di insofferenza e apatia verso tutto e tutti.

E nonostante il periodo di belle notizie come il rinnovo del contratto di lavoro, l'avvicinarsi delle ferie, il cambio di mansioni in ufficio, questa brutta sensazione di indifferenza verso il mondo mi ha impedito di gioirne.

Poi finalmente sono riuscito a identificare quella brutta bestia come la causa del malessere e dell'apatia di questi ultimi tempi e una volta capito che era tutta colpa sua sono riuscito finalmente a togliermela di dosso.

Perché io sono fatto così, ho i miei momenti di chiusura in me stesso. In questi momenti credo di essere una delle persone meno gradevoli con cui intrattenersi, ma una volta scoperta la magagna esco dal torpore e mi risveglio tornando a essere quella persona che mi piace essere.

lunedì 27 luglio 2020

Last minute


Ops... non mi ero accorto che sono già quasi le otto e mezza... ma il tempo dopo il lavoro è volato cercando una meta per una piccola vacanza...

Trovare un posto raggiungibile in tempi non eccessivi, con disponibilità alberghiera a prezzi non esorbitanti possibilmente con colazione inclusa e il tutto per la settimana prossima vi assicuro che porta via un po' di tempo.

Anche se internet rende tutto semplice, riuscire a conciliare tutte queste esigenze è comunque una bella gimcana fra una bella serie di siti...

Anche perché quando non sai nemmeno dove andare le scelte diventano davvero tante.

Quindi primo paletto: Liguria, visto che il mio compagno di viaggio arriva dalla Francia è comoda per tutti e due...

Levante o ponente? la prima scelta era per levante, tipo 5 terre o giù di lì, ma i tempi per arrivarci sono davvero enormi, quindi ponente...

Apro Googlemap per cercare dove sono le fermate del treno e cercare un alloggio vicino a una di queste...

Alla fine gira e rigira sono in attesa di conferma per prenotare 5 giorni a Sanremo...

Non sono molti, ma bastano per staccare la spina un momento e respirare un'aria diversa per un po'...

domenica 26 luglio 2020

Ritardo... ma capita...


Stasera post itinerante, sono in treno diretto a casa.

Un treno che è partito più di un'ora dopo quello che pensavo dinprendere a causa di un problema sulla linea... a quest'ora avrei dovuto ormai essere quasi a Milano invece non sono ancora uscito dalla Valtellina...

Ma pazienza... almeno sono partito, sono seduto tranquillo a scrivere il post senza dovermi preoccupare del traffico sulle strade che immagino sia decisamente intenso, questo ritardo non mi fa certo cambiare idea su quanto preferisca viaggiare coi mezzi che in auto...

E se arrivo a casa in ritardo rispetto a quello che avevo previsto pazienza... a parte fare la barba per presentarmi decentemente al lavoro domani non è che avessi chissà quali altrinprogrammi per la serata...

E adesso che dal finestrino comincia a scorrere il panorama del lago di Como e a breve cominceranno le gallerie termino il post e mi dedico alla lettura.

sabato 25 luglio 2020

Fantasia di bimbi


Ieri pomeriggio giocando coi miei nipotini mi sono reso conto di quanto poco ci voglia per farli divertire.

Tutto quello che avevamo a disposizione era un pezzo di spago, un foglio di cartone e qualche pennarello.

Per prima cosa abbiamo ritagliato un rettangolo di cartone con un buchino rettangolare che è diventato una macchina fotografica e abbiamo fotografato tutto e tutti.

Poi abbiamo trovato due buste da lettera usate su un armadietto della nonna che con un pezzo di spago sono diventate due spettacolari marsupi.

Dal cartone le forbici hanno creato un po' di chiodi, un martello, una sega e un trapano che hanno riempito il marsupio degli attrezzi del nipotino e poi una spada magica e un libro di magie che sono entrati nel marsupio magico della nipotina.

Ed è in questi momenti che ci si rende conto che si possono comprare tutti i giocattoli del mondo, ma il vero e più divertente gioco che si possa fare coi bambini è condividerne la fantasia.

venerdì 24 luglio 2020

Tu che acciacco hai?


Ci sono persone con le quali quando ci si ferma a fare quattro chiacchiere immancabilmente l'argomento va a finire su malanni, condizioni di salute, acciacchi vari.

Alcuni sembra quasi che ne vadano fieri del poter elencare una varietà di disturbi, interventi, malesseri o malattie che farebbero invidia a un dizionario medico...

O quelli che appena sentono una parvenza di malessere sono subito dal medico per farsi visitare e curare o quelli che al primo starnuto si fiondano sull'armadietto dei medicinali come se fosse una scatola di cioccolatini.

A volte mi chiedo se sono solo io che negli ultimi vent'anni ho visto il mio medico poco più di una decina di volte.
Che l'ultima volta che ho fatto un esame radiologico è stato per il dentista 5 anni fa e prima non ho idea di quando possa essere successo...
Che ogni volta che voglio prendere un'aspirina devo controllare che non sia scaduta perché non ricordo più quando ho comprato la scatola...
Che mi capita di trovare una scatola di qualcosa nell'armadietto dei medicinali e non sapere più nemmeno che cos'è né da quanto tempo è là a prendere polvere...

Perché poi i nostri acciacchini più o meno tutti ce li abbiamo, il brutto raffreddore invernale, la debolezza da cambio di stagione, il mal di testa da stress, l'occasionale mal di schiena causato da posizioni assurde tenute in ufficio o sul divano...
Insomma quelle cose che uno a un certo punto non considera nemmeno più come malanni, ma piuttosto come piccoli inconvenienti inevitabili e passeggeri di cui farsene una ragione...

giovedì 23 luglio 2020

Auguri e ricordi


Intanto le cose importanti:

TANTI AUGURI DI BUON COMPLEANNO ALLA MIA MAMMA!!!!

Poi stavo per scrivere anche qualcos'altro ma, visto che ormai è il terzo compleanno che festeggiamo con il post volevo evitare di ripetere quello che avevo già scritto e allora il trovare cosa scrivere si è complicato un po'.

Comunque tanto per scivolare un po' sul viale dei ricordi ripropongo un collegamento ai passati post del compleanno della mamma:

Nel 2018 scrivevo:
Buon compleanno mamma

Nel 2019:
Tanti auguri mamma

E quest'anno?

Quest'anno non ho trovato nemmeno una foto recente in cui ci siamo tutti e due, non voglio esaltare troppe sue qualità se no si emoziona troppo e non voglio diventare sdolcinato per lo stesso motivo.

Perciò quest'anno le faccio tantissimi semplici auguri e starò a guardarla mentre si emoziona rileggendo i post dei vecchi compleanni che magari non si ricorda più... io li avevo completamente scordati...

mercoledì 22 luglio 2020

Di nuovo nulla?


E naturalmente, la sera dopo aver detto quanto comunque sono affezionato a questo post, mi ritrovo a guardare la pagina bianca e senza la più pallida idea di cosa scriverci per riempirla...

Potrei raccontare dell'entusiasmante nonché totalmente ordinario viaggio in metrò/treno/corriera di stamattina per arrivare a Gerola.

Potrei raccontare della faccia sorpresa di mia mamma quando mi ha visto comparire in casa o della felicità dei nipoti quando, arrivati per pranzare con la nonna hanno trovato a tavola anche lo zio, cose  che danno una gran soddisfazione ma che per descriverle basta una riga.

Potrei raccontare di.... boh in effetti non è che ci sia stato molto altro di cui raccontare oggi, o forse sì, ma quando la testa si intestardisce sul "Ma di questo ne hai già scritto" o sul "Ma non puoi mica scrivere di quello" c'è poco che resta indietro e allora mi ritrovo a scrivere l'ennesimo post in cui non parlo di nulla...

E poi adesso è pure tutto nuvoloso... e poi adesso devo preparare la torta per il compleanno della mamma, e poi intanto che cuoce magari fare una partitina a carte... insomma un sacco di cose da fare, quindi questo inutile post lo concludo qui.

martedì 21 luglio 2020

Vicini col post


Se qualche volta mi passa per la testa che sono stufo di scrivere in questo blog mi faccio tornare in mente episodi come quello che è successo oggi e cambio subito idea.

Dopo parecchio tempo sono sentito al telefono con una vecchia amica/collega.
Anzi, diciamo un'amica di lunga data, se dico vecchia poi magari si offende... anche se non credo...

Ci siamo aggiornati un po' su quello che facciamo, su come vanno le cose, sul lavoro, abbiamo spettegolato un po'...

Ma alla fine sono stato io a chiedere le cose, lei di me sapeva già praticamente tutto grazie proprio a questo post quotidiano, di cui è un'assidua lettrice, col quale si tiene sempre informata sulle mie avventure, sugli stati d'animo come se ci sentissimo tutti i giorni!

Sentirsi dire che quelle quattro righe che scrivo sono un modo per chi mi legge di sentirmi vicino anche se non ci vediamo è il vero motivo per cui sono così affezionato a questi post.

Sapere che ogni giorno ci sono persone che aspettano quel momento in cui leggono il post per staccare da una giornata impegnativa e prendersi un minuto di pausa pensando a me è appagante.

Certo... dire qualcosa e sentirsi rispondere "si ma lo so già" a volte è un po' sconcertante, ma mi fa sentire bene.

lunedì 20 luglio 2020

Che bello star bene


Come si sta bene quando si sta bene!

Uno non se ne rende conto finchè non torna a stare bene dopo qualche giorno in cui non stava bene.

Per me è cominciato sabato, dopo il giretto in centro, causa probabilmente la temperatura non certo da metà luglio, l'aria condizionata sui mezzi pubblici e nei negozi, sono rientrato a casa e il mio pancino permaloso ha cominciato a lamentarsi...

Ho passato la domenica con addosso la canottierina di lana per tenerlo al caldo e una sola finestra aperta in casa per evitare corrente d'aria...

E oggi, che grazie al cielo tutto è passato, non mi sembra vero di mangiare senza la preoccupazione di che effetto avrà sulla pancia, di non sentire quel mattone nello stomaco, di non avere la pancia gonfia come se fossi al sesto mese di gravidanza...

E' in questi momenti che ti ricordi di essere grato di essere per la maggior parte del tempo così, senza problemi, quel momento dopo l'indisposizione in cui davvero apprezzi il fatto che il malanno sia passato e quanto valga lo stare bene!

domenica 19 luglio 2020

Tuffo nel passato


Oggi ho dedicato un po' di tempo a riorganizzare il computer che ieri ho configurato.

E mi sono reso conto di quanto ogni tanto un computer, come la casa, ha bisogno di una bella riordinata...

Già, perchè nel computer accumuliamo di tutto, ci salviamo di tutto, finchè ci dimentichiamo pure di quello che ci abbiamo messo...

Foto scaricate dal cellulare e messe lì in una cartella a caso con l'idea di metterle in ordine prima o poi, documenti disperi in ogni angolo, cartelle piene di cose risalenti a chissà quando e che non sappiamo più nemmeno cosa contengono...

Perciò stavolta mi sono ripromesso di fare un po' di ordine prima di copiare di nuovo tutto senza criterio.

Nell'inventario delle vecchie cose mi sono ritrovato la cartella in cui conservo tutti i file degli appunti del corso di massaggio: anatomia, fisiopatologia, psicologia, massaggio, ecc ecc...

Me li sono pure riguardati con un certo piacere, e sono ritornato a qualche anno fa quando mi sono ritrovato sui banchi di scuola a seguire lezioni, prendere appunti e poi trascriverli in bella copia.

Sono cose che probabilmente non mi rimetterò mai a studiare, ma riguardarle mi ha fatto ricordare tanti episodi, persone, situazioni che facevano parte di quel periodo.

L'emozione per le verifiche, i confronti con i compagni di corso e le lezioni coi professori che erano diventati anche amici...

E insieme a quello le speranze per il centro massaggi che stavo per aprire e i progetti di ognuno di noi per il futuro nel campo del massaggio.

E' stato un gradevole tuffo nel passato.

Ma come dico sempre non è che quel passato è finito e archiviato, quello che ho imparato, quello che ho vissuto è sempre lì e non mi abbandonerà mai.

sabato 18 luglio 2020

Sabato ideale


Quando stamattina mi sono alzato e mi è caduto l'occhio sul termometro appeso in terrazza ho capito perchè la copertina che ho messo sul letto non mi dava fastidio...

La temperatura era 21°.

Non credo che mi sia mai capitato di sentire il bisogno di una coperta a metà luglio.

Non che mi lamenti, con questa temperatura si dorme benissimo, non ci si ritrova fradici di sudore con le lenzuola appiccicate addosso e si è stimolati anche a uscire a godersi l'ottima temperatura.

Perciò oggi me ne sono andato in centro a fare un giro, era parecchio che non lo facevo, un giro senza scopo e senza meta, senza il pensiero di dover per forza andare per negozi a caccia di vestiti o altro.

Quindi passeggiata in Duomo e corso Vittorio Emanuele, giretto su corso Buenos Aires e pranzo a base di piadina.

E sono anche riuscito a trovare un disco per il computer, così una volta a casa mi sono dedicato all'aggiornamento del pc.

Insomma, passeggiata mattutina e pomeriggio a smanettare sul computer... il sabato ideale!

venerdì 17 luglio 2020

Salto nel buio


Poco fa ho cominciato la lettura di un nuovo libro.
Non so com'è, non so di cosa parla, non so nemmeno di preciso che genere è, ma cominciare a leggere un libro è sempre emozionante.

Il primo incontro coi personaggi che ti terranno compagnia per tutta la durata della storia, entrare nelle atmosfere e nei luoghi in cui questi personaggi vivranno le loro storie.

E' un salto nel buio, una sorpresa pagina dopo pagina che potrebbe esaltarti o deluderti, non lo saprai finché non prosegui con la lettura.

Certo, potrei leggere qualche recensione, potrei prima di buttarmi a capofitto nella lettura cercare qualche informazione per avere almeno un'idea di quello in cui sto per immergermi... ma preferisco andare alla cieca e scoprire le cose da solo.

E' un po' come faccio quando parto per un viaggio, parto e quando arrivo scopro le cose.
Non sfoglio guide turistiche, non faccio ricerche, non pianifico ora per ora quello che farò e vedrò durante il viaggio, parto e ogni cosa che vedrò sarà una sorpresa!

Se partissi sapendo già di preciso cosa farò e cosa andrò a visitare mi sembrerebbe di togliere la sorpresa al viaggio.

mercoledì 15 luglio 2020

Muffin salvacena


Stamattina sono uscito di casa mettendo nella mia inseparabile tracollina la borsa della spesa.
Mi sono detto "Prendo la borsa così mi fermo a fare la spesa prima di salire in casa" visto che ho praticamente finito le scorte.

Peccato che all'uscita dal lavoro pioveva. Poi ha smesso quando ero ormai arrivato, ma non mi sembrava il caso di andare a fare la spesa tutto bagnato, quindi sono andato a casa, mi sono scollato di dosso i vestiti fradici, ho fatto la doccia e intanto l'idea di uscire di nuovo per fare la spesa è sfumata.

Ma visto che ho finito i biscotti, la verdura, il pane, il formaggio e anche un po' di altra roba mi sono dedicato alla ricerca di ingredienti per preparare almeno la torta per la colazione e qualcosa da mangiare per cena.

E diciamocelo, per quanto sembri sempre di aver finito tutto qualche scorta in casa ce l'abbiamo sempre.

Ho fatto la torta col caffè e intanto che era in forno ho cercato qualcosa da preparare per cena.
Ok, per fare un piatto di pasta c'è sempre qualcosa, ma di pasta non ne avevo voglia, quindi ho tolto dal frigo quello che ho trovato e ho preparato i muffin salati!

Altro che ricetta svuotafrigo o salvacena... i muffin sono quella cosa che ci puoi cacciare dentro davvero di tutto.

Ci ho messo:
Olive, acciughe, capperi, tonno, un pezzettino di gorgonzola che vagava in frigo e tanto per provare a farli un pochino più colorati del solito ci ho messo anche un pochino di concentrato di pomodoro.

E sono venuti come al solito buonissimi!!!
Magari leggermente salati, ma comunque molto buoni.
Proprio vero che cui puoi davvero mettere dentro tutto quello che capita...

Così ho sopperito alla mancanza di pane, formaggio e verdura...

martedì 14 luglio 2020

901


Probabilmente nessuno se ne è accorto, in effetti non me ne ero accorto nemmeno io, me ne sono accorto solo adesso...

Il post di ieri ere il numero 900.

900 post, mi sembra l'altro ieri che avevo fatto il post per celebrare il centesimo, ieri il 500esimo...

E invece ieri era il 900esimo.

Ok, mettiamo pure che su 900 post ce ne sono stati un gran numero senza particolare enfasi o senza particolari qualità, ma comunque 900 giorni di fila senza mancare di scrivere qualcosa sono, come probabilmente ho già detto in qualche altro "anniversario", un bel successo...
Sono davvero poche le cose che nella mia vita ho portato avanti per così tanto tempo e con tanta costanza, il mio volubile interesse per le cose raramente è sopravvissuto in modo così costante.

Parlo delle cose che fanno parte della categoria passatempi o interessi, fino ad ora l'unica cosa che in queste categorie ero riuscito a seguire con abbastanza interesse da portarla a termine è stato il massaggio e i vari corsi che ho fatto.
O meglio, il primo corso di massaggio che ho fatto, quello che era cominciato quando ancora non c'era nessun progetto di farlo diventare una professione e che era durato quasi un anno.
L'altro corso, quello professionale di massaggiatore che è durato due anni non conta, quello era mirato e motivato dall'interesse professionale, quindi non fatto solo per il gusto di farlo.

Tutti gli altri hobby, interessi, passatempi non sono mai durati più di tanto.
O magari mi hanno interessato per alcuni periodi per poi essere quasi dimenticati e poi magari ripescati per un po' e poi di nuovo abbandonati.

Quindi perdonatemi se insisto sull'eccezionalità del traguardo dei 900 post consecutivi...

lunedì 13 luglio 2020

Buone notizie


Oggi al lavoro ho avuto una buona notizia.

In verità ce l'ho avuta venerdì, ma fa niente, venerdì ero a casa, quindi è come se la avessi avuta oggi.

Mi hanno confermato il contratto di lavoro fino alla fine dell'anno!

In questo periodo di generale incertezza questa notizia mi ha fatto davvero piacere, vuol dire che il mio lavoro è apprezzato.

In queste ultimi mesi ho vissuto alla giornata, sapendo oggi per domani se era richiesta la mia presenza in ufficio, sono stati mesi piuttosto pesanti, non sapere come stavano le cose, non sapere se e quanto il nostro lavoro sarebbe stato necessario...

Adesso chissà, forse le cose si stanno un po' assestando e anche se resta sempre l'incognita di cosa succederà nei prossimi mesi il sapere che comunque un lavoro continuerò ad avercelo è rassicurante.

Ultimamente il mio lavoro si è arricchito di nuove mansioni, sto tornando più o meno a fare il lavoro che ho fatto per 14 anni prima di prendermi la "pausa" del centro massaggi, e il rendermi conto di essere ancora in grado di farlo con lo stesso entusiasmo e le stesse abilità che avevo prima mi fa sentire orgoglioso di me e della mia professionalità.

E diciamocelo, alzarsi la mattina con la prospettiva di passare la giornata a fare qualcosa che piace è impagabile. Certo, la sera si arriva a casa stanchi, a volte in ufficio ci si lamenta, in alcuni momenti viene voglia di spegnere tutto e mandare tutti a quel paese, ma in fondo sono tutte cose che fanno parte della vita lavorativa.

domenica 12 luglio 2020

Liberare la mente


Ci sono momenti in cui non abbiamo voglia di pensare, momenti in cui vorremmo che la nostra testa fosse completamente vuota.

Spesso questa voglia di spegnere il cervello è dovuta al fatto che è pieno di preoccupazioni, o di pensieri tristi o negativi, ma altre volte è solo perché vorremmo prenderci una pausa da tutto, un momento in cui tutto quello che desideriamo è di non pensare a niente.

Ma non è facile, staccare la spina è una cosa quasi innaturale, svuotare la nostra testa e avere quel momento di totale pace e silenzio mentale è una cosa rara da raggiungere.

Eppure tutti in un modo o nell'altro qualche volta cerchiamo di ottenerla.

C'è chi allontana i pensieri leggendo, un bel libro che appassiona è un ottimo modo di svuotare la mente, leggendo veniamo trasportati nelle atmosfere del libro e dimentichiamo tutto il resto.

Oppure c'è chi si dedica alla meditazione, che per definizione è proprio la pratica per raggiungere la pace mentale, ma è una pratica che richiede esercizio e una certa preparazione, ma che se si riesce a padroneggiare può portare proprio a quello stato di vuoto mentale così salutare.

Per alcuni invece funziona una bella passeggiata nella natura, lì i pensieri non si spengono, ma hanno la possibilità di vagare liberi, di passare nella mente e poi prendere il volo senza restarci bloccati, l'aria, gli alberi, la natura liberano i pensieri, arieggiano la mente.

Per altri funziona lo sport, il cui effetto è simile a quello della passeggiata, ma coinvolge anche uno sforzo fisico che aiuta a scaricare tensioni sia nel corpo che nello spirito.

Ognuno di noi ha, o almeno dovrebbe avere, un suo modo personale di trovare quel momento di silenzio, può essere anche fare le pulizie, mettere ordine in casa, cucinare...

E dopo quel momento, a prescindere da quale sia il modo in cui l'abbiamo raggiunto, ci sentiamo rigenerati, svuotati di quel peso che avevamo addosso magari senza neanche esserne consapevoli.

sabato 11 luglio 2020

Senza parole


Un sabato tranquillo, nemmeno troppo caldo, o comunque non tanto da sudare anche solo stando fermo.

Ho passato la giornata a casa, tranquillo e rilassato a fare alcuni piccoli mestieri, leggere, oziare...

E come capita in queste giornate arrivo alla sera e mi rendo conto che in tutta la giornata non ho detto una parola...

Anzi no, stamattina sono uscito a fare la spesa e ho salutato la cassiera... quindi un paio di parole le ho dette...

Quando arriva sera poi, se magari mi sento al telefono con qualcuno, sento la gola che quasi fa fatica, come se dovesse togliere la ruggine che si è formata durante la giornata dalle corde vocali...

E se è vero quello che si dice "un buon silenzio non fu mai scritto" posso dire che in queste giornate posso essere definito un grande scrittore...

Lo so, a qualcuno un post così potrà sembrare triste e solitario, qualcuno potrebbe compatirmi, ma stare da soli e non dire una parola in tutto il giorno non vuol dire che in quella giornata si è stati tristi o depressi, vuol solo dire che è una giornata in cui non si è sentito il bisogno di avere compagnia.
Lo sanno bene tutti quelli che abitano da soli, un po' meno probabilmente chi è abituato ad avere sempre qualcuno intorno.

venerdì 10 luglio 2020

Giretto



Stamattina dopo parecchio tempo mi sono fatto un giretto, a spasso senza meta.

Non sono stato in giro per molto tempo, e nemmeno ho fatto molta strada, ma era tanto che non gironzolavo solo per il gusto di gironzolare.

E devo dire che mi ci voleva, anche se mi sono accorto che le mie gambe non ci sono più molto abituate, che la mascherina complica un po' il tutto e che sono dovuto rientrare prima che il sole diventasse troppo cocente...

Ma intanto mi sono fatto il mio giretto!

giovedì 9 luglio 2020

Rientro dal lavoro


Come si sta bene dopo essersi lavati via di dosso la stanchezza e il sudore di una calda giornata lavorativa!

Già, perché non è che per stancarsi e sudare sia necessario fare un lavoro fisico sotto il sole.
Non lo dico tanto per dire, il lavoro fisico in cantiere sotto il sole l'ho fatto anche io, parecchi anni fa, ma l'ho fatto, un'estate in cantiere sotto il cocente sole e l'afa brianzola...

Anche da una giornata in ufficio alle prese con i più disparati problemi di computer e l'aria condizionata che va a rilento si può tornare a casa stanchi e accaldati.

Spesso me ne meraviglio ancora di quanto può lasciare senza energie fare un lavoro che, anche se seduto a una scrivania, richiede il cervello sempre sull'attenti e pronto a ragionare e risolvere problematiche.

Magari non saranno una fatica che scolpisce i muscoli o un caldo che abbronza la pelle (purtroppo), ma ogni lavoro, se fatto con impegno e professionalità, comporta che al rientro a casa si ha voglia soltanto di un po' di riposo.

mercoledì 8 luglio 2020

Giornate da remoto


Ma si, non è male che debba andare a lavorare, aria condizionata, quattro chiacchiere coi colleghi...

E poi mi ritrovo in un ufficio con l'aria condizionata spenta a staccare un computer per riattaccarlo in un altro ufficio anche lui senza aria condizionata... il tutto con la mascherina sulla faccia che mi faceva sudare più di un bagno turco...

Poi torno nel mio ufficio e mi ritrovo da solo a lavorare al telefono e al computer... i colleghi in giro a fare attività da altre parti.

Insomma ieri e oggi sono state due intense giornate lavorative solitarie. Non che mi lamento, spesso lavorare con nessuno intorno è più gratificante che stare con altra gente, ma se si è almeno in due può scapparci la pausa caffè, o la pausa chiacchiere e non solo la pausa pipì...

Ma va bene, ormai ho preso il ritmo con questa mia nuova attività armato di cuffiette con microfono e telefono, anche perché se tutti lavorano da casa io non è che vado a casa loro per risolvergli i problemi col computer, ci si arma di santa pazienza e si lavora "da remoto" come si usa dire.

Che se penso a quanto io odio stare al telefono c'è da chiedersi come possa piacermi questo lavoro... 
Ma si sa, al lavoro cambiano tutte le priorità, al lavoro si fa quello che c'è da fare e c'è poco da accampare scuse, l'unica soluzione è quella di adattarsi e cercare di farsi piacere quello che si fa...


martedì 7 luglio 2020

Non trovo più scuse


Ero al computer con l'idea di fare il post prima di cena...
Il tempo passava ma il post non arrivava...

L'ora di cena è arrivata e una scusa per rimandare si è presentata...
Ora la cena è mangiata, e nessuna scusa ho più da accampare...

Ma la pagina è bianca lo stesso.
Non ho la scusa del caldo perché stasera troppo caldo non è.
Non ho la scusa di essere stanco perché è stata una bella giornata di lavoro.
Non ho nemmeno la scusa di essere disturbato, perché nulla c'è a distrarmi.

Ma nonostante la mancanza di scuse le idee languono e sembrano evitare la mia testa.
Passano, ma non lasciano tracce, come refoli d'aria che non si riescono ad afferrare.
Rinfrescano la mente e svuotano il cervello, ti fanno star bene, ma non riesci a vederle, senti solo che sono passate.

Un giorno chissà, magari qualcuna farà una tappa e si fermerà il tempo di vederla o afferrarla.

Fino ad allora resto per aria, mi godo la testa vuota e l'aria che passa...

domenica 5 luglio 2020

Già che il forno è caldo...


Ieri a merende mi sono mangiato l'ultima fetta della torta da colazione, perciò oggi era d'obbligo preparare un'altra torta.

E stamattina, dopo un giretto tanto per vedere un panorama diverso da quello che vedo dalla finestra e per respirare un po' d'aria fuori dalle mura di casa anche da dietro la mascherina, prima che si scatenasse il caldo mi sono organizzato per la torta.

naturalmente la prima cosa in questa procedura è quella di aprire frigo e armadi e vedere cosa c'è in giro da utilizzare, stavolta le candidate sono state le carote.

Quindi torta di carote, con la solita ricetta e le carote grattugiate nell'impasto.

Poi mentre informavo la torta mi sono detto che era un peccato non sfruttare al meglio il forno già caldo, quindi nuovo giro in frigo e mentre la torta cuoceva mi sono impastato un po' di muffin salati.

Stavolta ci ho messo: zucchina grattugiata, pancetta a cubetti, olive tagliuzzate e qualche pezzetto di gorgonzola.

Ma dei muffin è impossibile dare la ricetta precisa... farina, uovo, olio e lievito sono in quantità variabile... si aggiunge farina se l'impasto resta troppo molle, acqua o vino bianco se è troppo asciutta... e si va via così finché non si raggiunge una consistenza un po' collosa, allora l'impasto è pronto per i pirottini e per andare in forno!

Ah già ci ho messo anche sale e un pochino di bicarbonato... l'uno per dare sapore, l'altro per dare morbidezza. Il secondo potrebbe anche essere saltato visto che c'è anche il lievito, ma il primo è assolutamente indispensabile! Una volta mi è capitato di dimenticarlo e vi assicuro che il risultato è stato davvero pessimo...

E quindi oggi pranzo a base di muffin con contorno di muffin e merenda con torta alle carote.


sabato 4 luglio 2020

E' sabato... credo


Oggi è sabato.

Sembra un'ovvietà, una cosa che si sa senza bisogno di pensarla.
Se fosse mercoledì ci può pure stare che uno si confonda e che possa avere in testa che sia un altro giorno, ma quando mai il sabato si può scambiare con un altro giorno?

Ebbene, anche il sabato in alcuni periodi diventa un giorno soggetto a confusione come gli altri.

Questi periodi sono ad esempio quello che sto passando adesso, quando la settimana lavorativa è incostante e arrivare al sabato non è più così atteso.

Questa settimana ho lavorato solo mercoledì... che fra l'altro è stato l'unico giorno della settimana in cui la mattina pioveva... quindi questo sabato non è che sia poi tanto diverso da quello che sono stati il giovedì e il venerdì... l'unica differenza è che sapevo già in anticipo che non sarei dovuto andare al lavoro...

E domani sarà domenica, e anche quella sarà da confusione perché nemmeno lunedì andrò al lavoro...

Perché alla fine è il lavoro che scandisce le nostre settimane, l'attesa del weekend perde importanza quando si è a casa.

Non che mi lamento, essere a casa e avere comunque un lavoro non è poi così male...

venerdì 3 luglio 2020

Faccino liscio


Oggi ho fatto una cosa che non facevo da tanto, tanto, ma davvero tanto tempo.

Credo che l'ultima volta che l'ho fatto è stato in occasione del matrimonio di mio fratello che risale a quasi sette anni fa...

Ebbene, oggi, in vista della cena aziendale a cui andrò stasera, mi sono fatto la barba!

Non che fossero sette anni che non la tagliavo, ma l'ho sempre accorciata con la macchinetta.

Per prima cosa sono dovuto andare alla ricerca di schiuma da barba e rasoi che non ero nemmeno sicuro di avere ancora in giro, ma in fondo all'armadietto del bagno, dietro sapone, dentifricio, shampoo, cotone, detersivo per la lavatrice e altre cose che non sapevo più nemmeno di avere, ho trovato una bomboletta di schiuma da barba e ben 3 rasoi usa e getta!

Il dopobarba sapevo di averlo, perché, anche se inutilizzato, è nell'armadietto dello specchio e lo vedo ogni volta che lo apro.

Quindi il materiale necessario c'era e non ho dovuto andare a comprarlo d'urgenza...

La cena, in quanto cena, è ovviamente stasera, ma la barba ho pensato bene di farmela stamattina prevedendo che dopo la rasatura mi sarei ritrovato la faccia e il collo tutti arrossati e probabilmente anche tagliuzzati. Cosa che ovviamente è successa.
Certo, ho anche il faccino bello liscio... ma lasciatemi dire che non ne vale proprio la pena...

Ottima scelta direi... così adesso il rossore e i taglietti sono spariti e non devo presentarmi alla cena con le prove che ho litigato col rasoio...

Avevo dimenticato quanto pizzica il dopobarba e quella sensazione di pelle stiracchiata che si ha dopo la rasatura...

giovedì 2 luglio 2020

Insidie da formaggio



Probabilmente l'ho già anche detto da qualche parte, ma lo ripeto: mi piace il formaggio.

Sono pochi i formaggi che non mi piacciono.
Non amo l'emmental che ha quella consistenza un po' plasticosa e quel gusto forte.
Il gorgonzola mi piace solo quando è cucinato, ad esempio sulla pizza, nella pasta ai quattro formaggi ecc, così com'è mi fa un po' senso con tutta quella muffa...

Ma il peggiore di tutti, anche peggio di quei formaggi "industriali" che sanno di plastica c'è il quartirolo.

Il quartirolo, che l'altro giorno quando ho fatto la spesa ho comprato per sbaglio credendo che fosse taleggio.

Perché è infido, se non si guarda bene e non si legge l'etichetta non è molto diverso dal taleggio a prima vista.

Ma quando lo si taglia ci si accorge immediatamente dell'errore!

Appena si prova a tagliarlo lui comincia a sbriciolarsi e ad appiccicarsi sul coltello, ma fin qui ci può stare.

La vera insidia del quartirolo è quando lo si mette in bocca.
Appena comincia ad avvicinarsi alle labbra fa quell'effetto spugna che assorbe completamente qualsiasi secrezione salivare lasciando il palato riarso, i denti ricoperti di formaggio sbriciolato e la gola così secca che si fa fatica anche a respirare.

Ma visto che l'infido pezzo di quartirolo è riuscito a intrufolarsi nel mio frigo non è che lo butto via, il cibo non va mai sprecato, sto cercando qualche modo di utilizzarlo evitando il soffocamento.

Un po' l'ho messo nei muffin salati che ho fatto stamattina quando la temperatura era gradevole e accendere il forno non era ancora una forma di suicidio. Non ne ho messo molto... quel formaggio anche cotto non è che perde le sue abilità di prosciugatore di palati...

Il resto lo metterò a pezzetti nell'insalata che magari riesce a neutralizzarlo un po'... perché alla fine il sapore non è così male se si riuscisse a sentirlo con la bocca tutta impastata...

mercoledì 1 luglio 2020

Problema vacanze


Ed è arrivato il momento di pianificare le vacanze...

Quando possiamo andare? Dove vogliamo andare? Cosa vogliamo fare?

Risposta: Boh.


Ok, per il quando non è che ci si può sbagliare più di tanto, o la prima o la seconda settimana di agosto...

Poi arriva il dove.
Ci sono tante opzioni, tante possibilità... mare, montagna, collina, lago.
Ma in uno ci sono già stato, nell'altro è difficile arrivarci senza macchina, l'altro ancora è troppo distante, o troppo caldo, o troppo affollato...

Infine il cosa.
Vacanza di pigro relax? Camminate? Visite culturali o paesaggistiche? Giri in bici?...

Insomma, un sacco di scelte possibili, che mi stanno annebbiando il cervello.
Da quanto mi sto assillando si direbbe che non ho voglia di andare da nessuna parte...

Ma un bel giretto è esattamente quello che ci vuole, una settimana per cambiare aria, per staccare la spina, per fare qualcosa di nuovo e vedere cose nuove!

Solo che sono in quello stato d'animo un po' strano in cui tutto mi sembra così faticoso e complicato... anche solo pensare a quello che voglio fare...

Quindi adesso aprirò una cartina e spulceremo tutte le varie possibilità fino a che troveremo qualcosa che ci ispira...

Tanto poi alla fine sappiamo già che sarà una bella vacanza.