domenica 28 febbraio 2021

Cucina tricolore


Ieri sono andato a fare la spesa, quindi oggi mi è toccato cucinare e ripristinare la scorta di cibo pronto da scaldare e mangiare.

Ho comprato petto di pollo e lonza di maiale. Poi girando nell'ortofrutta alla ricerca di qualcosa di particolare da usare per cucinarli ho pensato di provare a prendere le barbabietole.

Non è che le ami particolarmente le rape, ma mi sono detto che potevo darle una possibilità e allora mi sono preso due piccole barbabietole, ma non quelle cotte, ma quelle che hanno quell'aspetto che sembrano sassi appena scavati da sottoterra... e di solito ne hanno anche il sapore...

Quindi oggi ho preso le due rape, le ho pelate e tagliate a pezzi e le ho fatte lessare al microonde per un po'. Poi le ho frullate e le ho usate per fare il ripieno di uno dei petti di pollo che poi ho fatto cuocere con un po' di soffritto, una sfumatina di vino rosso, tanto per restare nello stesso colore e poi ci ho messo intorno anche la barbabietola tritata avanzata.
L'altro pezzo di petto di pollo per ora l'ho lasciato in attesa di decidere come cucinarlo, anche perchè non avevo più spago per legarlo tipo arrosto...

La lonza di maiale avevo già deciso che l'avrei fatta al latte, che è sempre buonissima e per farla non ci vuole niente... sempre che non hai finito lo spago... Allora mi sono messo a cercarlo in giro per casa e ne ho trovato una matassa, così ho potuto legare la lonza come si deve...
Una volta legata l'ho rigirata in un po' di sale e pepe, rosolata in un po' di burro, aggiunto il latte e poi fa tutto da sola, basta lasciarla sul fuoco un'oretta.

L'altro pezzo di petto di polo era un pochino disfato, a farci un altro arrosto non veniva bene, quindi ho fatto uno spezzatino, rosolato un momento, poi sfumato con un po' di salsa di soia e cotto insieme ai piselli.

Un pomeriggio culinario molto patriottico... verde/bianco/rosso...

Poi, una volta raffreddato il tutto, ho inscatolato e preparato per il freezer.

Ah già, un pezzo di rapa che ho centrifugato l'ho messo nella torta, non ho esagerato perchè non volevo che la torta venisse a sapere troppo di terra. l'impasto era bello rosino, poi cuocendo alla vista è venuta un po' la solita torta... Ma ne ho mangiato una fetta ed è venuta buona, anche se non è che si capisca che c'è dentrola barbabietola... ma forse è meglio così...  

sabato 27 febbraio 2021

Spiragli di primavera

 Una bellissima giornata che si può definire primaverile, sole, caldo, cielo sereno, arietta che fa volare le foglie secche dagli alberi...

Ok, non è la prima, è già qualche giorno che è così, ma oggi è sabato e me la sarei potuta godere in pieno... non fosse che stamattina è subentrato il famigerato malessere da cambio di stagione che mi ha fatto svegliare già fiacco come dopo una maratona...

Che poi andrà a finire che torna il freddo e fra qualche settimana ci ritroveremo a rivivere di nuovo l'inizio della primavera con annesso malessere...

Ma va beh... niente di nuovo, ormai lo so che la primavera mi fa sto effetto... uno se ne fa anche una ragione a un certo punto...

Che poi stamattina volevo pure dormire fino a tardi, ma visto che ieri sera alle 11 mi si chiudevano gli occhi e sono andato a letto non è che potessi pensare di svegliarmi a chissà che tarda ora...

Ma il mio giretto con spesa annessa comunque me lo sono fatto, in pomeriggio sono stato con le finestre aperte per far smuovere l'aria ormai stantia dell'inverno e così insieme all'aria nuova mi sono ritrovato anche con i primi insetti svolazzanti per casa...

E lo so che molti diranno che la mia è solo una scusa, che il mio ozio è cronico ed è inutile che cerco qualcosa a cui dare la colpa, che se fosse davvero il cambio di stagione sarebbe cominciato solo oggi, non 6 mesi fa...

Ma alla fine chissenefrega, alla fine non è che avessi chissà che cosa da fare di improrogabile...

venerdì 26 febbraio 2021

Sapori non per tutti

 



Ci sono sapori che più o meno piacciono a tutti, poi ce ne sono alcuni che invece sono così particolari che non tutti li sanno apprezzare.

Uno di questi sapori è quello della mascherpa stagionata.
Mascherpa è altro il nome in dialetto della ricotta, ma come per tante altre cose detta in italiano non ha lo stesso sapore.

A vederla sembra un grosso pezzo di sapone di quelli di una volta, ma quello che non si riesce a trasmettere in foto è il particolare profumo che emana. Ok, chiamarlo profumo forse è un po' soggettivo, per qualcuno è letteralmente puzza, ma a me quell'odore pungente che sprigiona mi fa venire l'acquolina in bocca e mi dà già la sensazione del sapore forte pungente.

Erano anni che non ne mangiavo, poi lo scorso finesettimana la mamma mi ha fatto una bellissima sorpresa: quando sono arrivato a casa ho aperto il frigo e sono stato investito da una folata di profumo di mascherpa che aveva l'aveva letteralmente invaso!

Poi prima di tornare a Milano me ne sono tagliato una bella porzione abbondante da portare a casa mia.

Ma certo non è che sia un formaggio da mangiare così com'è, certo, qualche scaglia la si può mangiare anche da sola, ma il suo buono è quando la si grattugia sulle verdure cotte o sulla pasta al sugo.

Infatti stasera mi sono preso una triste scatola di piselli, li ho fatti saltare un po' in padella e con una bella grattata di mascherpa la tristezza dei piselli in scatola è sparita completamente!

Mi sarebbe piaciuto fare una foto alla mia cenetta di piselli con ricotta, ma quando ci ho pensato ormai erano già spariti dal piatto e mangiati con gusto!

giovedì 25 febbraio 2021

Programmi variabili

Stasera mi sono mangiato l'ultima porzione che avevo in freezer di pollo all'arancia, ormai ho esaurito le mie porzioni di schiscia e, se nel finesettimana mi viene l'estro, andrò a fare un po' di spesa e dedicherò la domenica a rimpinguare le scorte.

Ma come sempre è solo una ipotesi.

Come sempre i programmi fatti in settimana per quello che farò il sabato e la domenica sono sempre passabili di modifiche.

Dipende dal tempo, se sono belle giornate va a finire che me ne sto in giro a spasso per buona parte del tempo.

Poi dipende da come mi sveglio la mattina.
Chissà che non capiti un risveglio con la voglia di fare un po' di lavori casalinghi tipo pulire i vetri delle finestre, riordinare il ripostiglio e tutte quelle cose che se appena appena posso trovo una scusa per rimandare.
O magari invece mi sveglio con la travolgente voglia di non fare niente...

E dipende anche da quanta gente trovo al supermercato, dalla voglia o meno di portare la spesa a casa, dalla faccia che vedo al mattino allo specchio, se trovo l'ingrediente giusto da cucinare...

Insomma, un sacco di cose che fanno cambiare i programmi o li fanno letteralmente buttare nella spazzatura.

Ma è quello il bello del finesettimana, anche se non rispetti i programmi che hai fatto va bene lo stesso!

mercoledì 24 febbraio 2021

Settimana corta

E niente...
Uno torna da qualche giorno di beate e tranquille giornate in compagnia della sua famiglia dove ha perfettamente ricaricato le batterie, ha respirato aria di montagna, ha riscoperto il gusto della libertà.
Poi basta una giornata di lavoro per annullare tutti i benefici ottenuti dalla piccola vacanza.

Ok, sto esagerando, per fortuna la giornata di lavoro non è stata così deleteria e i postumi dei giorni a Gerola ce li ho ancora, ma se uno non si lamenta del lavoro è come se a lavorare non ci andasse nemmeno.
Lamentarsi è un po' la prerogativa del lavoratore. A prescindere dal lavoro che uno fa la lamentela non può non esserci. O per l'orario, o per lo stipendio, o per il tipo di lavoro...
Insomma, tutti ci lamentiamo del nostro lavoro in un modo o nell'altro.
Per quanto possa piacerci, per quanto possa essere ben pagato e per quanto possa essere un bel lavoro lamentarsene, soprattutto fra colleghi, è una cosa imprescindibile.

Che poi ci siano dei validi motivi per lamentarsi è solo un optional.
Il problema è quando i motivi ci sono davvero, ma questa è un'altra storia...

Ma questa settimana è cominciata di mercoledì, il che significa che la dopodomani è già ora di weekend e questo è un raro beneficio che nessuno può negare.

lunedì 22 febbraio 2021

Come andare in bicicletta

Ci sono cose che una volta imparate non le si scorda più.

C'è pure il detto è come andare in bicicletta che esprime perfettamente il concetto.

E come per la bicicletta che, anche dopo anni di inutilizzo, una volta risaliti si sa automaticamente cosa bisogna fare per pedalare senza cadere così è anche per il massaggio: una volta imparato le mano sanno già cosa devono fare senza pensarci troppo.

Ne ho avuto la conferma oggi, quando ho fatto un massaggio a mia mamma dopo parecchio tempo che non facevo più trattamenti se non piccole cose.

Le dita scorrono sui muscoli e trovano istintivamente quei punti che hanno bisogno di essere trattati.

Certo, non è come quando le cose si fanno abitualmente, la tecnica e soprattutto i trucchetti del mestiere hanno bisogno di essere ripassati, come per la bici non è che una volta montati in sella si va spediti come se niente fosse, c'è un momento di assestamento, il corpo si ricorda anche i movimenti che la testa ha dimenticato, ma deve riabituarsi.

E poi bisogna riabituarsi a quelle manovre che permettono di non stancarsi troppo, a quelle posture che permettono di fare le cose senza poi ritrovarsi sfiancati.

Perchè i muscoli si ricordano benissimo cosa devono fare, magari sono fuori allenamento e si fa un po' di fatica, ma quello che fa la differenza è la testa che ci si mette nel farlo.

Non è così per le cose che sono solo di testa.
Il ragionamento e l'elasticità mentale devono essere sempre tenuti allenati, riprenderli quandosi sono arrugginiti è molto più faticoso che riprendere movimenti imparati tempo fa.

Pensate per esempio alla matematica.
Quando uno fa abitualmente di conto fare operazioni è quasi automatico, ma se si sta qualche anno senza allenamento si fa fatica anche solo a fare una semplice somma. Si sa come funziona, ma la mente è come se non avesse voglia di farle.
E' decisamente più pigra dei muscoli e per questo bisogna cercare di tenerla sempre attiva!

domenica 21 febbraio 2021

Giornate Gerolesi

Ci sono cibi che mangio davvero volentieri, ma che quando sono a Milano non mi cucino mai.
Forse perchè mangiati qui a Gerola, sarà per la compagnia, sarà per l'aria, hanno un altro gusto.

Uno di questi è la polenta.
A casa mia l'ho fatta davvero pochissime volte, non che non sia venuta bene, ma fatta dalla mamma è decisamente più buona.

E oggi a pranzo non era solo normale polenta, ma era una bella Taragna! E mangiata in compagnia di tutta la famiglia.

Poi è anche vero che quando sono qui a Gerola vuol dire che non sono al lavoro, quindi tutto ha un aspetto e un gusto migliore...

Anche il dolce far niente o la passeggiata hanno quel qualcosa in più che li rende ancora più dolci.

E naturalmente c'è la compagnia.
Quella tranquilla e appagante compagnia che ci facciamo io e mia mamma anche solo stando nella stessa casa, che non necessita per forza che si debba chiacchierare o fare cose insieme, basta essere lì, ognuno a fare le sue cose, che sia fare mestieri o leggere o fare cruciverba o qualunque altra cosa.

sabato 20 febbraio 2021

La cucina della mamma

E' normale che uno nella propria cucina si muova automaticamente aprendo cassetti e armadi recuperando al primo colpo pentole, ingredienti e qualunque cosa di cui ha bisogno e quando si trova in una cucina diversa magari per trovare qualcosa deve aprire un cassetto in più del solito per trovare una cosa.

A me non capita quasi mai di lavorare in una cucina che non sia la mia e quando capita è nella cucina di mia mamma dove immancabilmente per trovare le cose ci metto un secolo e anche dopo aver aperto tutti i cassetti e le antine spesso devo rifare il giro perchè non ho trovato quello che cercavo.

Ieri a pranzo ho voluto sfidare la sorte visto che ero qui da solo, mi sono cucinato un semplicissimo uovo strapazzato e fin lì ok, le uova sono in frigo, il sale nell'armadietto vicino al fornello e il pentolino in quello dove tiene le pentole. Poi dal frigo ho preso anche un paio di carote e ho cominciato a sudare freddo al pensiero di riuscire a trovare il pelapatate e la grattugia.
Ma è andata bene, perchè la grattugia l'avevo intravista quedo ho preso il pentolino e per il pelapatate ho dovuto aprire solo 3 cassetti dove sono sparpagliate posate e altri arnesi.

Preso bene dall'esperienza stamattina ho pensato di fare anche una torta prima che arrivasse e incredibile a dirsi ho trovato insalatiera ingredienti e tutto senza diventarci matto. Ho solo dovuto fare una incursione nello sgabuzzino per recuperare lo stampo rettangolare che volendo guardare ci sta pure che non sia a portata di mano visto che lo usa poco...

Ma mi sono limitato agli ingredienti base: farina, zucchero, uova, olio e lievito che più o meno sapevo dove erano.

Però volevo metterci qualcosa di più nella torta, tanto per darle un gusto, allora ho optato per il caffè, che è lì vicino alla macchinetta senza doverlo cercare chissà dove.

E alla fine il risultato è stato apprezzato! Sia da mia mamma che da me...

venerdì 19 febbraio 2021

Non la solita spesa

Ci sono cose che facciamo in modo quasi automatico. Una di queste è la spesa.

Usciamo di casa con le nostre sporte vuote, andiamo al supermercato e senza nemmeno starci troppo a pensare in quattro e quattrotto abbiamo riempito il nostro carrello di spesa.
Non è necessario starci a pensare perchè alla fine quello che compriamo sono più o meno sempre le stesse cose, sappiamo dove sono posizionate sugli scaffali, sappiamo già quali prendere fra le varie scelte, sappiamo anche quanto più o meno spenderemo una volta arrivati alla cassa.

Anche quando vogliamo prendere qualcosa di diverso dal solito sappiamo comunque dove cercarlo.

Il problema è quando ci troviamo a fare la spesa in un posto in cui non siamo mai stati.

Certo, i supermercati sono fatti più o meno tutti nello stesso modo: frutta e verdura all'inizio, così quello che compri può rimanere in fondo al carrello a farsi schiacciare da quello che prenderai dopo, surgelati alla fine così si spera che non si scongelino prima che riesci a tornare a casa.

Ma in ogni supermercato ci sono prodotti diversi e allora cominci a guardare le cose di marche che non conosci, a confrontare i prezzi, a valutare se è meglio l'uno o l'altro, a vagare per le corsie in cerca di qualcosa che di solito trovi di qua invece lì è di là... e anche se all'inizio delle corsie ci sono sempre tanto di cartelli che indicano cosa c'è, chissà perchè invece di leggerli perdi un sacco di tempo e fai chilometri avanti e indietro per cercare lo zucchero o il sale o le uova... naturalmente dopo aver già messo nel carrello i suddetti surgelati che intanto si stanno acclimatando alla temperatura ambiente...

E poi ci si perde via a guardare cose che quando sei nel "tuo"negozio non guardi nemmeno, ti fai ingolosire dai nuovi colori, dalla nuova disposizione, da un sacco di cose... e lì al momento non ci pensi che se le ignori dove fai la spesa è per un motivo, di solito perchè non ti interessa comprarle, ma lì hanno quel non so che di invitante che le fa sembrare indispensabili.

Se poi hai fretta è la fine... quando arrivi alla cassa non sai nemmeno che cosa hai comprato e te ne rendi conto solo quando sei a casa dove, svuotando le borse, ti accorgi di aver comprato un sacco di cose ma di aver dimenticato di prendere quello che ti serviva...

giovedì 18 febbraio 2021

Quanti anni mi dai?

Se c'è una cosa che proprio non sono capace di fare è capire l'età di una persona.

Quando mi chiedono "secondo te quanti anni ho" vado sempre in crisi, perchè davvero non sono capace di dare una risposta.

Ci sono persone che credo siano più vecchie di me e poi scopro che hanno 10 anni in meno, oppure gente che ha 10 anni in più e io gli do la mia eta...

Di per se non sarebbe un problema, non è che io mi rapporto con una persona in base all'età che credo che abbia, il mio approccio con le persone è sempre lo stesso e poi si evolve in darsi del tu o nello scherzare insieme o nel chiacchierare in funzione di cose come l'intesa, la simpatia o antipatia e altre cose che non c'entrano niente con l'età.

Non di rado capita di avere un rapporto più diretto e schietto con persone di una certa età che con persone che si possono appena appena definire adulte.

Sta tutto nell'atteggiamento della persona e in quella cosa che si chiamerei sintonia.

Ma il problema nasce invece quando così parlando salta fuori la fatidica domanda che dicevo prima. Lì rischio sempre di fare di quelle figuracce che potrebbero anche nuocere al rapporto personale...
L'unica soluzione che ho trovato, che poi non è che sia una soluzione, è quella di dribblare la domanda con frasi tipo "guarda non sono proprio in grado di darti una risposta" oppure "e io secondo te?" oppure cercando di cambiare argomento...

Perchè se a una persona dai 10 anni di meno questa potrebbe anche esserne lusingata, se ne ha dai 40 in su, magari un po' meno se ne ha 30...

E dare 10 anni in più non fa mai una bella impressione, a prescindere dalla vera età...

mercoledì 17 febbraio 2021

Parlo di lavoro

Uno si dice che arrivato a un certo punto di carico di lavoro non possa esserci un livello successivo, perchè nelle otto ore lavorative non c'è abbastanza tempo per poter fare di più.

Ma puntualmente questa teoria viene completamente stravolta e uno si trova a fine giornata a chiedersi come sia possibile.

Ok, il mio lavoro non comporta sforzi fisici, ma quello che faccio richiede concentrazione e il tempo tecnico di fare le cose e soprattutto ogni attività è diversa da quella precedente e richiede un ragionamento e un approccio diverso. Per non parlare poi del fattore umano, perchè oltre che con le macchine ho a che fare ogni momento con persone diverse che aspettano solo che io gli risolva il problema informatico.

Non basta la volontà di fare, quando si ha a che fare coi computer (e con le persone) spesso e volentieri l'unica cosa che si può fare è aspettare che il suddetto computer finisca di fare quello che deve.

Ma a fine giornata, con la testa frastornata e la mente stracarica l'unica cosa che si ha voglia di fare è quella di arrivare a casa e annullarsi in cose inutili che non richiedano nessuno sforzo mentale o sociale. Tipo spaparazzarsi sul divano a guardare il soffitto, o giocare con la playstation o leggere, sempre che il libro non sia troppo impegnativo...

Di solito non mi piace parlare di lavoro quando sono fuori dall'ufficio, ma stasera non sapevo proprio di cos'altro scrivere visto che una volta arrivato a casa non ho avuto le energie mentali per inventarmi nulla...

martedì 16 febbraio 2021

Martedì grasso

E senza che nemmeno me ne accorgessi siamo già alla fine del carnevale, oggi è niente popò di meno che il martedì grasso.
Ok, qui a Milano il carnevale dura ancora fino a sabato, ma lo sappiamo che Milano è tutta particolare...

Non che di solito per carnevale faccia chissà che cosa, ma quest'anno me ne sono accorto anche di meno del solito.

Sarà che ultimamente non sono andato molto in giro per il centro o da qualsiasi altra parte, un po' per la situazione generale un po' per mancanza di stimoli a farlo, quindi mi sono perso i mucchi di chiacchiere ai supermercati, le maschere nelle vetrine e i coriandoli per strada.

Oltretutto questo martedì grasso è piuttosto presto, Natale è passato da poco.
Ma sarà anche perchè è da allora che non salgo a Gerola a trovare i miei, sarà che con le giornate lavorative così intense uno perde davvero la prospettiva del tempo che passa, a me sembra che dalle feste di Natale sia passato un secolo.

Quest'anno però il carnevale ha raggiunto un record.
Perchè tutti, anche chi non festeggia il carnevale, volenti o nolenti siamo in giro con la mascherina...

domenica 14 febbraio 2021

Oggi ciambella


 Stasera stufo delle torte a cui mi si sfondava il centro ho pensato di fare una bella ciambella. Così il centro che si sfonda non c'è.

Credo che il fatto che ultimamente mi venivano col centro basso è dovuto alla tortiera troppo grande per la quantità di pasta, quindi o uso una tortiera più piccola o metto più impasto... oppure faccio la ciambella!

L'ho fatta coi mandarini e lo zenzero.

Ho spremuto un po' di mandarini e ci ho messo anche un po' di scorzette, ma grattugiare direttamente la scorza da un mandarino non è molto pratico, la buccia è sottile e non funziona. Allora li ho spremuti, poi ho preso le scorze, ho grattato via il leggero strato di bianco e le ho triturate con la mezzaluna.

Perchè mi sono detto che senza scorze il sapore di mandarino probabilmente non si sarebbe sentito, visto che sia con le arance che coi limoni puoi metterci tutto il succo che vuoi ma se non metti le scorze il sapore di agrume te lo scordi.

Poi ho grattugiato anche un po' di zenzero fresco... l'ho trovato imboscato nel frigo dietro altra roba e ho pensato di usarlo...

La torta è riuscita morbidissima e profumatissima, ne ho già mangiato una fetta anche se era ancora tiepida, non ho resistito!

Peccato che nel post si possa mettere solo la foto e non anche un po' del profumo..

sabato 13 febbraio 2021

Lavori fatti e da fare

Stamattina dopo essere stato a fare il mio giretto stavo preparandomi al mio sabato dedicato all'ozio e alla playstation.
Già, perchè un collega mi ha prestato un controller che funziona, visto che il mio fa le bizze.

Poi ho ricevuto una telefonata in cui mia sorella mi diceva che sarebbe passata a trovarmi, visto che era in giro a fare compere per la sua nuova casa.

Una bellissima sorpresa, ma ho pensato bene di lasciare stare la playstation e dare un'occhiata alla casa per renderla adatta a ricevere ospiti... Non che abbia fatto chissà che cosa...

Però sono sceso in cantina a cercare alcune cose da dare a mia sorella. Era parecchio che non scendevo in cantina, ho portato giù alcune cose che avevo qui in casa da "archiviare" là sotto e, scendendo le scale, avevo il timore di non riuscire quasi nemmeno ad entrarci in cantina. Ma il ricordo della roba accumulata era più drastico di quanto in effetti ho trovato.

Ok, c'è giù tanta roba, ma alla fine non è messa poi tanto male, è quasi in ordine... Una montagna di roba che è lì in attesa di essere portata in discarica, ma non tanto in disordine. Le scatole nei loro scaffali e le cose nei loro armadi e cassetti.
Sono riuscito anche a trovare tutto quello che cercavo da dare a mia sorella, un paio di mobiletti smontati con tanto di viti per rimontarli.

Già che ero giù, ho anche dato una sistematina alla finestrella che era là spalancata perchè non si riesce a chiuderla come si deve.

Ovviamente come succede per qualsiasi cosa che si fa in quella cantina è bastato ravanare un po' intorno alla finestra per riempirmi di polvere... ma niente di nuovo...

Poi mia sorella è arrivata, abbiamo caricato sulla macchjina quello che doveva prendersi e ci siamo concessi un momento di relax chiacchierando e facendo commenti sui lavori che avevo fatto io qui a casa mia e quelli che sta facendo lei a casa sua.

Che bei ricordi... Ripensare a com'era questa casa e a come è adesso... Ricordare i vari lavori, la fase di scelta di mobili e pavimenti...

Certo, adesso avrebbe bisogno di una bella sistemata... sistemare alcune magagne che anche se piccole sarebbero da sistemare, imbiancare e dare una sistematina ai muri, e tanti altri "bei" lavoretti per cui però servono due cose di cui attualmente sono abbastanza a corto: Tempo e Voglia...

P.S. Dopo che mia sorella se ne è andata ho tenuto fede al programma della playstation... e infatti il post è quasi in ritardo perchè mica potevo interrompere il gioco prima di raggiungere un savepoint...

venerdì 12 febbraio 2021

Pizaaaaa!!!


Dopo mesi e mesi che non mangiavo pizza oggi ho deciso di interrompere l'astinenza.

L'idea era di andare in pizzeria a pranzo coi colleghi, ma a causa di una magagna da risolvere al lavoro non sono potuto andare con loro.

Allora stasera, visto che la voglia di pizza era rimasta, ho sfidato il gelo e alcuni radi fiocchi di neve e mi sono avventurato all'esterno per prendere una pizza da portare a casa.

Ok, non è che abbia dovuto fare la scalata dell'Everest o attraversare distese di ghiaccio per arrivare al Polo Nord, ho dovuto solo scendere le scale e attraversare la strada...

Era da non so quanto che non prendevo una pizza da asporto, era un'abitudine ai tempi in cui ero a Pavia, quando si andava in pizzeria e si prendevano una o due pizze a testa poi si rientrava in collegio e si cominciava a mangiarla senza coltelli nè forchette. Si prendeva la pizza e la si strappava con le mani, oppure la si arrotolava e la si mangiava a morsi manco fossimo digiuni da qualche mese...

Ma stasera sono stato civile, non sono stato lì a metterla in un piatto, il cartone va bene lo stesso, ma per tagliarla ho usato coltello e forchetta. 

Ma la pizza, che sia a casa o in pizzeria, non sarebbe pizza se per mangiarla non si usassero le mani! Tagliare la pizza a pezzetti da mangiare con la forchetta secondo me le toglie gran parte del buono!

giovedì 11 febbraio 2021

Cose indispensabili

 Quali sono le cose indispensabili in una casa?

Non parlo di mobili ed elettrodomestici, ma di quelle cose che usiamo talmente in modo automatico che nemmeno ce ne accorgiamo, ma che se per qualsiasi motivo non ci sono, tipo perchè si rompono, le cose diventano difficili.

Partendo dal bagno ci sono tutti i vari accessori tipo scopino del water, portarotolo, portaasciugamani, portasapone, stendibiancheria, cesto della biancheria... ma fin qui le cose sono facili, il bagno è forse il posto che richiede più "aggeggi e aggeggini" di tutta la casa.

Poi uno arriva alla cucina e qui una volta che ci sono i mobili sembra che non manchi altro, ma poi uno si accorge che gli servono tutta una serie di contenitori per la raccolta differenziata, un posto dove poter appendere presine, mestoli e cucchiai che usa abitualmente per cucinare, strofinacci e asciugapiatti che non ce ne sono mai abbastanza, qualcosa da mettere nell'armadio sotto il lavandino per appoggiarci le spugne.... e ovviamente pentole e stoviglie...

In sala le cose si fanno molto più personali, dipende dall'arredamento, dallo spazio, dal gusto personale e alla fine, tolto il mobilio che abbiamo già considerato presente, si tratta soprattutto di soprammobili quadri e gli abbellimenti. Magari un appendiabiti...

Poi c'è la camera. Anche qui una volta che ci sono letto armadio e comodini sembra che ci sia tutto, ma poi ci sono gli abatjour, gli scendiletto, e quei contenitori ormai indispensabili per mettere in ordine le cose dentro armadi e cassetti.

Poi ci sono ripostigli e cantine, lì le cose indispensabili sono gli scaffali, ma anche scatole e contenitori per evitare di ammucchiare tutto a caso e ritrovarsi con una informe massa di roba che trasborda dai ripiani e di cui non si sa nemmeno di preciso cosa sia... parlo per esperienza personale...

Un appendiabiti e un portaombrelli per l'ingresso.

Poi ovviamente tutti quegli attrezzi che non possono mancare: scopa e paletta, un martello e qualche cacciavite insieme a qualche chiodo e qualche feltrino...

E poi ognuno dà priorità ad alcune cose che a qualcun altro possono sembrare poco utili.
Per esempio io non starei mai senza un piccolo cestino della pattumiera in bagno...

mercoledì 10 febbraio 2021

Supercolla

Se c'è una cosa odiosa sono le etichette dei vasetti.

Se uno li vuole buttare via pazienza, tanto li butta via e chissenefrega, ma ci sono quei bei vasetti di quella bella dimensione non troppo grande nè troppo piccola che sembrano fatti apposta da riutilizzare per... boh, in teoria marmellate o conserve varie.

E' anche vero che non faccio conserve tutti i giorni e la scorta di vasetti che mi dispiaceva buttare via ce l'ho anche bella abbondante, ma ogni volta che ne svuoto uno mi dispiace buttarlo.

Comunque, tornando alle odiose etichette che volendo tenere il vasetto uno cerca di togliere.

Alcune volte, raramente, si è fortunati e basta lasciare il vasetto nell'acqua calda mentre si lavano i piatti e l'etichetta si toglie senza troppi problemi lasciando il vasetto perfetto.
Ma di solito anche con l'acqua caldissima e un ammollo bello lungo il risultato è che si tira via la carta, generalmente tutta a striscioline, e sul vetro rimane lo strato di colla che è impossibile da levare.

Capisco che le etichette sono fatte apposta per restare attaccate, ma potrebbero ben usare una colla che si riesce a lavare via!

Volendo trovare un lato positivo nel residuo di colla potremmo dire che almeno c'è meno voglia di tenere il vasetto, ma la cosa fa innervosire lo stesso.

Uno potrebbe dire "Beh, riusa il vasetto con l'etichetta che c'è su".
E' anche vero, ma primo: un vasetto con l'etichetta dei cetrioli sottaceto con dentro la marmellata non fa sto gran bel vedere.
Secondo: lavando il vasetto l'etichetta comunque un po' si strappa e si rovina e il vasetto con l'etichetta mezza rotta è anche peggio di quello con l'etichetta che non c'entra niente col contenuto.

Probabilmente ci sono dei prodotti che riescono a sciogliere la supercolla dell'etichetta, ma anche con quelli è comunque un lavoraccio riuscire a ottenere un vasetto ripulito come si deve.

martedì 9 febbraio 2021

Uscita obbligatoria

 Stasera post forzatamente in anticipo.

Sono appena rientrato dal lavoro e fra poco mi tocca uscire di nuovo per l'evento mondano dell'anno.
Non è una pizza con gli amici, nemmeno un aperitivo in compagnia, si tratta della famigerata assemblea condominiale.

Ho giusto il tempo di scrivere queste quattro righe e di mangiare qualcosina di veloce per evitare di svenire di fame durante l'assemblea.

Guardassi la voglia me ne starei a casuccia bello tranquillo, ma mi tocca andarci. Se non altro è qui vicino...

Che poi andrà a finire come al solito che si faranno tante discussioni, verranno discusse le solite idee di lavori che da vent'anni che abito qui vengono riproposte senza arrivare a una decisione, ci saranno quelli che avranno da polemizzare su tutto, ecc ecc.
Insomma, a meno che stasera vada diversamente dal solito, cosa di cui mi permetto di dubitare, sarà la solita perdita di tempo...

Ma che ci vogliamo fare? E' così avere una casa in condominio...

E il tutto naturalmente dopo la giornata di lavoro, il che rende la cosa ancora più fastidiosa.

Spero solo che ce la sbrighiamo in poco tempo...

lunedì 8 febbraio 2021

Giornata luminosa

Ci sono poche cose tirano su il morale e ti ridanno energia come una giornata di sole il mese di febbraio.

Dopo un weekend all'insegna del nuvolo e della pioggia che fanno passare la voglia di uscire e ti fanno sentire stanco anche se non fai niente la luminosa giornata di oggi spazza via tutte le nuvole che si sono accumulate anche in testa.

Che poi quando sei chiuso in ufficio non è che ti accorgi più di tanto del tempo che fa di fuori, ma il bel tempo riesce lo stesso a far sembrare il lavoro meno pesante.

La passeggiata fino a casa nella pausa pranzo col cielo azzurro e limpido ti rinfranca e ti ridà energie.

E' l'effetto delle giornate di sole invernali.
Quando le giornate di sole sono il mese di luglio non hanno lo stesso effetto... Ok, il sole fa sempre pensare più positivo, ma in piena estate una giornata di pioggia non dà certo fastidio...

domenica 7 febbraio 2021

Cucina distratta


Come ormai è  consuetudine la domenica pomeriggio faccio al torta.

Non è che ne avessi una gran voglia di farla, ma la prospettiva di passare la settimana senza torta da pucciare nel latte a colazione mi ha fatto uscire almeno per un po' dalla sonnolenza piovosa di questa giornata.

Come dicevo non avevo sta gran voglia di preparare la torta, ma alla fine non è che ci voglia molto, basta buttare gli ingredienti nella planetaria, poi nella tortiera e poi in forno... Impegno quasi vicino allo zero.

Stavolta l'ho fatta con il cocco.

Poi mentre la torta era in forno e mi stavo dedicando alla ripulitura di tavolo e stoviglie mi è capitata in mano la bustina vuota del lievito e mi è caduto l'occhio su una scritta a cui non avevo fatto caso:

PER FORNO A MICROONDE CON GRILL

Scritta bella in grande davanti al disegno di una torta dentro un forno a microonde...

Sono rimasto esterrefatto!!!
Ma chi se lo immaginava che esistesse un lievito specifico per il microonde?

Io l'avevo comprato come lievito senza stare a guardare molto la confezione...

Comunque ormai la torta era in forno... ho incrociato le dita e l'ho lasciata alla sua cottura.

Alla fine è venuta come in foto, un po' sfondata, ma comunque lievitata e adatta alla colazione.

Se poi devo proprio dirla tutta forse la storia del lievito è solo una scusa che stavolta mi posso permettere di prendere... Anche la penultima che ho fatto un po' era sfondata... anche se il lievito era quello giusto...

Chissà, magari è vero che le cose vengono meglio quando le si cucina con amore... o almeno con la voglia di cucinarle...

sabato 6 febbraio 2021

Volevo giocare ma...

 


Stamattina sono uscito a fare la spesa e avevo intenzione anche di farmi un giretto, ma le condizioni climatiche, mi hanno scoraggiato un po'.

Non piove, ma c'è quel nuvoloso umido che ti fa venire voglia soltanto di stare in casa.

Ma la voglia di fare mestieri, cucinare o fare qualcosa che fosse più impegnativo dello stare spaparazzato sul divano era davvero poca.

Allora mi sono messo a leggere, ma quando ho cominciato a rileggere più volte le stesse 4 righe senza comunque capire cosa stavo leggendo e le palpebre tendevano a chiudersi mi sono detto che magari era il caso di fare qualcosa che mi tenesse sveglio.

Come ho già detto non avevo voglia di fare cose utili... Allora ho pensato di togliere le ragnatele dalla playstation e giocare un po'.

Ultimamente in ufficio ho dei colleghi che sono esaltatissimi con il loro ultimo acquisto dell'ultima versione della consolle e tutti quei discorsi su giochi di qua e giochi di là mi hanno fatto tornare la voglia di giocare.

Allora ho riattaccato la Play alla corrente, ho recuperato uno dei giochi che non ho mai concluso e mi sono riposizionato sul divano, ma stavolta non in posizione da svacco, ma nella posizione attenta tipica della playstation e cioè seduto sul bordo del divano con la schiena chinata in avanti, il controller fra le mani e lo sguardo puntato alla tv.

Ma purtroppo, nonostante tutti i preparativi le cose non sono andate come speravo. Ho cominciato a giocare e per un momento ho pensato di essere io a non essere più capace di manovrare tasti e levette, poi invece mi sono dovuto arrendere all'evidenza: il controller fa le bizze e si muove come vuole lui indipendentemente dalla mia volontà.
Probabilmente l'inattività ne ha compromesso il funzionamento, o la polvere ha intasato i circuiti...

Quindi a malincuore ho riposto controller, ho spento la play e mi sono rispaparazzato sul divano a leggere.

venerdì 5 febbraio 2021

Beata sonnolenza

 Che sonno stasera!

Sarà che è venerdì e la stanchezza accumulata nella settimana si permette di esprimersi nella gioia del weekend alle porte.

E magari anche il piattone di carbonara che mi sono mangiato per cena accompagnato da un bicchiere di vino contribuisce al piacevole stato di torpore.

Fatto sta che con la panza piena e dei due giorni di relax che mi aspettano mi sto godendo questo momento di beata sonnolenza.

Non so quando ho mangiato un piattone di pasta così, nè quando è stata l'ultima volta che mi sono bevuto un bicchiere di vino. Non ci sono più abituato, nè all'uno nè all'altro.

Certo che non potrei mai fare un pasto del genere in qualsiasi altro giorno della settimana, almeno non a pranzo, vorrebbe dire tornare in ufficio e addormentarmi alla scrivania... ma, visto che non è esattamente quello che ci si aspetta da me durante l'orario lavorativo, mi troverei a lottare con la digestione e con il sonno.

Quindi per i pranzi settimanali è decisamente meglio continuare con l'abitudine di stare leggero ed evitare il bicchiere di vino o di birra.

Ma al venerdì non c'è niente che mi possa rovinare il momento.

giovedì 4 febbraio 2021

Cibo quasi pronto


Diciamocelo, cucinare per una persona non è particolarmente allettante, ed è per questo che quando mi metto a cucinare faccio le mie dosi belle abbondanti e preparo le mie monoporzioni di cibo pronte da scongelare e scaldare.

Fra l'altro cucinare una porzione o cucinarne 5 o 6 porzioni comporta più o meno lo stesso numero di stoviglie da lavare, quindi quella volta che cucino tanto vale abbondare.

Ma le porzioni di cibo di solito sono di carne e spesso e volentieri le mangio senza stare a fare un contorno di verdure.

Poi arriva la sera che arrivo a casa dal lavoro e sento il bisogno fisico di mangiare verdura.

D'estate è più facile, ci si fa una bella insalatona magari con uova sode o tonno o pomodori e via, ma d'inverno l'insalata non la si mangia così volentieri.

D'inverno si mangiano più volentieri verdure cotte, ma è difficile trovare da comprare un cavolfiore o dei broccoli monoporzione... di solito sono sempre giganteschi e non è che posso farne cuocere solo metà per non doverne mangiare tre o quattro giorni di fila, l'altra metà andrebbe a male.

A volte prendo anche i cavoletti di Bruxelles o i fagiolini, ma quelli prima di cuocerli bisogna pulirli e raramente dopo la giornata di lavoro ho voglia di mettermi lì a mondare verdure... Chiamatemi pure pigro, ma è così.

Morale della favola ho comprato una busta di verdure surgelate con misto di cavolfiore, broccolo e carote, pronti da cuocere in padella e da mangiare. E non è una brutta soluzione...

mercoledì 3 febbraio 2021

Il boero solitario


Una cosa che mi piace, come del resto credo un po' a chiunque, è mangiarmi ogni tanto un pezzo di cioccolato o un cioccolatino.
A volte mi mangio un pezzetto di cioccolato fondente, cerco sempre di non rimanere senza un pezzetto di cioccolato, ma a volte mi tolgo lo sfizio di prendere anche qualche cioccolatino.

Ne tengo sempre in casa tanto non ne abuso, ne mangio uno di sera e nemmeno tutte le sere, o magari alcuni giorni anche uno dopo pranzo per darmi la carica per affrontare il pomeriggio.

Il vaso nella foto era bello pieno di boeri e sembrava che non dovessero finire mai, col loro bell'incarto rosso che lo riempiva.

Ma come tutte le cose anche i cioccolatini prima o poi finiscono...

E adesso nel mio bel vaso, dopo che un momento fa ne ho mangiato uno, c'è rimasto un triste e solitario boero.

Non credo che rimarrà lì per tanto, poverino, tutto solo soletto in quel vaso così grande.

E visto che per ora non ho l'opportunità di andare a comprare qualcos'altro che gli faccia compagnia dopo aver finito di scrivere questo post mi concederò il bis di dolcezza e lascerò il vaso vuoto che fa meno tristezza.

martedì 2 febbraio 2021

Ma chi l'ha fatto?

Ma vi siete mai chiesti dove vengono fatte le cose?

Per esempio qualcuno ha mai visto una fabbrica che produce bottoni? O una di stringhe? O una ditta specializzata in nastro adesivo?

E lo stesso vale per un'infinità di oggetti che usiamo abitualmente.

Perchè se ci pensiamo ogni piccolo pezzo che compone un qualsiasi oggetto che abbiamo deve essere costruito da qualcuno.

Una sartoria produce vestiti e, per fare i vestiti, servono stoffa, bottoni, cerniere, filo, velcro, stringhe, nastri, ganci e gancetti, fibbie ecc ecc.

Un mobilificio ha bisogno di legno, colla, chiodi, vernici, maniglie, cardini, carta vetrata, vetri, e chissà cos'altro...

E via discorrendo.

In pratica qualsiasi "prodotto finito" che finisce in mano nostra è frutto di tutta una serie di fabbriche che producono un pezzetto di quella cosa.

Il dire "questo l'ho fatto io" è decisamente limitativo...
Che sia il quadro di un pittore, il lavoretto fatto a scuola da un bambino, il maglione lavorato a maglia dalla mamma o la tovaglia ricamata dalla zia dietro c'è tutto un mondo di operai e aziende che ha prodotto la pittura, la carta, le forbici, la lana, gli aghi ecc...

Quando ci penso mi rendo conto di quanto diamo per scontati certi oggetti, come se esistessero da soli senza che ci sia bisogno di qualcuno che li ha inventati e qualcuno che li produce...

lunedì 1 febbraio 2021

Attento a cosa trovi

 Stasera per prendere un po' di ispirazione mi sono riguardato i posto che ho fatto negli anni passati in questa data.

Nel 2018 presentavo la rubrica che ogni mese pubblicavo sul sito del centro massaggi.
Per chi non lo sapesse erano rubriche che parlavano di vari argomenti su salute, benessere e aspetti del nostro corpo. Quando poi abbiamo chiusoil centro e il relativo sito ho raccolto tutte le rubriche in un blog intitolato Scienza Spicciola che trovate qui: https://spicciola.blogspot.com.

Fare quelle rubriche non era facile come sembra, per farle mi documentavo, raccoglievo informazioni, selezionavo quello che mi sembrava pertinente e cercavo di mettere giù il tutto con un linguaggio semplice e immediato.

Era un po' come quando a scuola si facevano le ricerche con la differenza che ai tempi si cercavano le cose sull'enciclopedia mentre adesso la ricerca si fa su internet.

Detta così si potrebbe pensare che adesso è tutto più semplice, e in un certo senso è vero, ma quando la ricerca era sull'enciclopedia bastava trovare l'argomento, farne una specie di riassunto per non far sembrare che si era copiato tutto di sana pianta e la ricerca era fatta.

Adesso con la ricerca su internet trovare le cose è diventato facile, solo che di cose se ne trovano anche troppe e la difficoltà non sta più nel farne un riassunto e metterla giù con le proprie parole, ma nel capire quali cose in effetti sono quelle giuste da scrivere.

Perchè su internet c'è il rischio di trovare informazioni che non sono necessariamente quelle corrette, quindi c'è da verificarne la fonte, confrontare le varie opinioni, evitare di dare corda a teorie e trattati che hanno quell'aspetto così accademico che viene da pensare che non possono essere false o sbagliate.

La disinformazione, sia quando si tratta di argomenti di attualità che di carattere scientifico, nelle ricerche su internet è sempre dietro l'angolo.
Bisogna stare attenti ed evitare di prendere per oro colato tutto quello che ha una parvenza di serietà, spesso sono mascherate da opinioni "illustri" delle vere e proprie castronerie.

Quindi attenzione a cosa si cerca! O meglio: Attenzione a cosa si trova!