mercoledì 31 gennaio 2018

Primi ricordi

Quanti di voi si ricordano dell'asilo?
Io non è che ricordo, ma ho delle immagini sparse di quel periodo all'asilo parrocchiale del paese.

Ricordo la madonnina all'ingresso che ti guardava col suo sguardo dolce da sopra quel trespolo altissimo.

Ricordo l'Alice, la signorina (così chiamavamo la maestra d'asilo), o più che altro ricordo il suo sguardo chiaro e furbetto che ti sorrideva da sotto la frangetta nera, sguardo e frangetta che ancor oggi, dopo più di 40 anni, sono ancora identici.
Credo che Alice sia l'unica donna sulla faccia della terra che in tutta la sua vita non ha mai cambiato pettinatura, grandissima. Se mi leggi, Alice, un bacio.

Poi ricordo l'enorme armadio bianco della cucina, pieno di cose, probabilmente erano solo pentole... ma sembrava sempre strapieno di chissà che cosa.

Gli enormi abeti del cortile, che erano l'unico nascondiglio per il nascondino e che oggi non ci sono più... e la giostra che girando a forza di braccia è stata la nostra prima palestra.

L'angolo pieno di sabbia dove giocavamo con le formine.

Le brandine pieghevoli allineate nel salone per la nanna del pomeriggio, che nessuno voleva mai fare ma che guai a lamentarsi.

E poi c'è stato lui... credo che tutti ne abbiamo almeno uno, quella cosa che risale all'infanzia, apparentemente insignificante, ma che ti segna per tutta la vita... il riso bianco condito col sugo di pomodoro...
Embè? direte voi... cosa c'è di così traumatico?
Niente... ce lo davano a volte a pranzo, e probabilmente era anche buono, ma io l'ho sempre detestato ma o si mangiava quello o si mangiava quello... poca scelta...

Chissà com'è ma proprio questo ricordo si è insinuato nel mio cervello, ha messo radici e ancora oggi lo rivivo ogni volta che vedo un piatto di riso vicino a un pomodoro o un arancino di riso...
so che l'arancino non c'entra nulla, ma anche solo l'idea del riso col sugo mi fa ancora accapponare la pelle...

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