venerdì 24 maggio 2019

Ricetta di scrittura


Lo sapevo che non sarebbe stato facile e che per scrivere un romanzo serve ben più delle buone intenzioni.

L'inizio è facile, spumeggiante, pieno di entusiasmo, poi più proseguono le pagine più il tono cala... è come gustarsi il primo sorso da un bicchiere un buon vino e poi allungarlo con l'acqua per farlo durare di più. Alla fine resta solo un bicchiere di acqua sporca e il ricordo di quant'era buono il primo sorso.

Ma da quanto dicono i vari manuali che ho letto non sono l'unico ad avere questo problema... e tutti raccomandano metodo e disciplina per superare questo scoglio... e naturalmente tutti dicono che serve fare esperienza...

Mi sembra di essere come il disoccupato ventenne a cui richiedono 10 anni di esperienza lavorativa per assumerlo...

O forse è colpa mia, amo scrivere a ruota libera, ma quando poi le cose cominciano a diventare interessanti io divento noioso e ripetitivo e perdo la verve dell'inizio...

Credo che i "nodi narrativi" e i punti di svolta che professano tutti i manuali per rendere interessante e avvincente un romanzo siano più utili a chi lo scrive che a chi lo legge, piccoli traguardi da raggiungere prima di arrivare al gran finale.
Credo che dovrei abituarmi a scrivere come se ad ogni capitolo cominciasse un nuovo libro per mantenere vivo l'entusiasmo e la voglia di scrivere...

Credo che sia come in cucina: c'è la ricetta, ma il bello è quando ci metto un po' del mio per renderla unica e interessante.
Poi magari non funziona, ma è solo provando che potrò saperlo...

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