mercoledì 29 maggio 2019

Una gita in Campania


E' un po' che non parlo di viaggi, quindi oggi scriverò del viaggio che ho fatto qualche anno fa con mio fratello in Campania.

La prima tappa è stata Napoli e dintorni, una città bella, che offre spazi enormi e aperti come piazza del Plebiscito alternata a vicoli larghi appena lo spazio per passarci a piedi dei quartieri spagnoli dove non ci siamo inoltrati per paura di perderci.

Poi ci siamo spostati a Pompei, eravamo alloggiati nell'ostello appena dietro il santuario e a un passo dall'entrata dell'area degli spettacolari scavi archeologici dell'antica città riportata alla luce dagli strati di cenere che l'avevano sepolta durante la famosa eruzione del Vesuvio.
Sembra incredibile che il Vesuvio, che a vederlo non sembra poi neanche così vicino, possa aver sepolto l'intera città!

Poi siamo stati a Ercolano, qui gli scavi praticamente si stanno allargando sotto la città nuova che è cresciuta sopra quella antica sepolta dalla stessa eruzione del Vesuvio.

Tappa successiva Sorrento, la costa Amalfitana e Amalfi.

Qui ho avuto una delle esperienze più estreme della mia vita!
Abbiamo preso l'autobus che da Sorrento ci avrebbe portato ad Amalfi con l'idea di un bel viaggetto panoramico sulla costiera.
Alla faccia del bel viaggio! Ok, panorami stupendi: mare, agrumeti, la costa a strapiombo sul mare... e noi proprio lì, a strapiombo sul mare! Affacciati al finestrino dell'autobus, che ovviamente è più in alto dei muretti che separano la strada da un volo di decine di metri in verticale, si vedono solo appunto quelle decine di metri di vuoto sopra il mare, non vi dico come hanno reagito le mie vertigini...
A rendere ancora più estrema  l'esperienza è stata la guida decisamente sportiva dell'autista, sarà pure pratico della zona, sarà pure che fa quella strada dieci volte al giorno, ma a ogni curva presa di slancio mi sentivo precipitare verso quel mare così in basso.

Ma ne è valsa la pena, Amalfi è davvero una città affascinante!
Al ritorno se non altro eravamo nella corsia contro montagna ed è stato meno traumatico...

Poi abbiamo visitato un paio di ville, anche loro recuperate da sotto le ceneri della solita eruzione, a Castellammare di Stabbia, dove i ragazzi che facevano da guida ci hanno scambiato per turisti stranieri... tanto per cambiare...

Volevo pubblicare anche qualche foto, ma dopo averle cercate mi sono reso conto che non ho la minima idea di dove possano essere andate a finire, i rischi delle foto dell'era predigitale.
Allora ho fotografato l'unica che ho, che è appesa nel mio "muro dei viaggi", degli scavi di Pompei e una foto Vesuvio fatta qualche anno dopo in un altro viaggio...

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