mercoledì 22 aprile 2020

Chiacchiere da ufficio


Oggi sono andato al lavoro.
Nei momenti di pausa ci si ritrova fra colleghi e si chiacchiera del più e del meno.

Con qualcuno si parla di lavoro, c'è chi anche in pausa non stacca il cervello e continua a pensare solo al lavoro.

Coi colleghi con cui si ha meno confidenza si parla del tempo, che, in questo periodo è sostituito dai discorsi sulla situazione in cui viviamo e ognuno dice la sua, chi crede a tutti i complottismi che legge sui social, chi ci scherza sopra per sdrammatizzare, chi chi ha paura, ma l'unica cosa comune è la domanda "chissà quando si tornerà alla normalità" seguita subito da "Il rientro alla normalità sarà un bel problema da gestire"...

Poi ci sono le pause dedicate allo scambio di ricette...
Da quando i miei colleghi hanno saputo che cucino volentieri e che spesso e volentieri sperimento la domanda di rito è "Cos'hai mangiato ieri? cos'hai cucinato?" e da lì parte uno scambio di segreti culinari.

Coi colleghi con cui si ha un pochino più di confidenza spesso si spettegola un po' sugli altri colleghi, perché alla fine sono le uniche conoscenze comuni.

Poi ci sono colleghi con cui si crea una certa affinità che va oltre il semplice lavorare insieme e allora ci si scambiano anche opinioni e confidenze su argomenti più personali.

Perché ovviamente non è che si va d'accordo con tutti alla stessa maniera, anzi, ci si trova a lavorare con persone con cui, se non fosse perché le esigenze lavorative lo impongono, non si avrebbe nulla a che fare, magari anche persone che si eviterebbero...

Ma alla fine i colleghi di lavoro sono le persone con cui passiamo più tempo nella giornata, quindi nel bene o nel male dobbiamo fare in modo di poter "convivere" e collaborare.
Evitando quelli meno affini se non per scambi lavorativi in modo da evitare conflitti e rovinare l'ambiente lavorativo...

Meglio passare per introversi o asociali che trattare male le persone...

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