mercoledì 5 maggio 2021

Balzi tecnologici

 L'altro giorno ho cominciato a leggere un libro.
E' un giallo di Patricia Cornwell della quale qualche libro ho già letto negli anni passati.

E' il primo libro con protagonista Key Scarpetta, il medico legale che poi è diventata la protagonista di parecchi libri di questa autrice.

Quello di cui volevo parlare però non è del libro, ma del momento in cui è stato scritto.
Risale al 1990, trent'anni fa e leggendolo viene quasi da sorridere per il livello tecnologico che descrive.

Si parla di dischetti, di monitor con le scritte verdi, di terminali, della sorpresa di trovare addirittura un computer in casa della vittima...

E queste cose sono descritte come tecnologie all'avanguardia, come veri e propri miracoli della tecnologia!

Leggere quel libro è letteralmente un salto nel passato quando appunto un computer era cosa per pochi, quando non esistevano i cellulari, quando internet nemmeno si sapeva cos'era.

Ok, trent'anni non sono così pochi, ma per l'innovazione tecnologica sono davvero un'eternità!

Oggi tutti usiamo computer, cellulari, navigatori, tablet come se fossero la cosa più scontata del mondo, magari a volte ci viene da pensare a come facevamo senza whatsapp, senza internet o senza i social, ma tutte queste cose non ci sono da sempre, ci siamo praticamente dimenticati di come comunicavamo e lavoravamo prima dell'avvento della tecnologia per tutti.

Fino a non molti anni fa il computer e il cellulari erano cose per pochi, c'erano nelle grandi aziende e anche lì solo in pochi esemplari.

Poi la tecnologia è diventata alla portata di tutti e in men che non si dica è entrata nella nostra vita cambiandone in modo radicale le abitudini.

Leggere un libro del '90 e fare questo salto nel passato è strano, è un po' come leggere un libro di fantascienza al contrario dove anzichè supertecnologie futuristiche ci sono vecchi macchinari che sembrano ugualmente frutto della fantasia.

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