venerdì 20 novembre 2020

Minestra della nonna

Stasera non volevo scrivere il solito post raccontando cosa ho mangiato, ma vista l'eccezione del piatto che ho cucinato non posso farne a meno.

Il piatto di stasera è la menestra de dumega, cioè la minestra di orzo, che devo dire è venuta proprio buona.

Prima di mettermi ai fornelli ho telefonato a mia mamma per farmi dare la ricetta, ricetta che a mia mamma ha dato mia nonna.

Prepararla non è complicato, basta cuocere fagioli, castagne secche e orzo, poi aggiungere il latte e il sale, quando bolle si mette la pasta e si aspetta che sia cotta.

Ma ci sono alcune cose a cui bisogna prestare un po' di attenzione.

1) Ricordarsi che l'orzo non è mai poco, anche se quando lo si toglie dal sacchetto sembra che non sia abbastanza ricordarsi che cuocendo aumenta di volume in modo esagerato.

2) Quando si fanno cuocere orzo castagne e fagioli ricordarsi di mettere un bel po' di acqua se non si vuole che l'orzo cuocendo la prosciughi tutta.

3) Quando si aggiunge il latte tenere sempre d'occhio la pentola per evitare che quando bolle cominci a tracimare dalla pentola e finisca tutto sul fornello.

4) Quando si aggiunge la pasta tenere sempre mescolato se non si vuole ottenere uno strato di 5 centimetri di pasta attaccata al fondo della pentola.

Insomma, non è difficile ma bisogna starci un attimo attenti. Io ho prestato poca attenzione ai punti 1 e 2 e ho ottenuto una minestra parecchio asciutta, ma è la prima volta che la faccio.

Ma la cosa più difficile è la stessa di tutte le minestre/minestroni/zuppe: riuscire a farne una dose che non sia per 20 persone...

Perchè succede sempre così, che sia pasta e fagioli, zuppa di legumi, minestra di orzo, minestrone... alla fine si ottiene sempre un pentolone di minestra che non finisce mai!

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