venerdì 14 agosto 2020

La rassicurante polenta


Quando arriva l'ora di preparare il pranzo in una mattinata scura piovosa come quella di oggi l'idea di un bel piatto di polenta e spezzatino acquista un certo fascino.

Sarà che la polenta per me un certo fascino ce l'ha sempre, che sia con lo spezzatino o con le salsicce o con qualsiasi altra cosa.

A casa mia l'ho fatta solo pochissime volte, non so perché, forse perché mangiata qui a Gerola ha tutto un altro sapore.

Che poi la polenta che si mangia qui non è una parente alla lontana della polenta che fanno in pianura, qui c'è quel po' di farina di grano saraceno che le dà quell'aspetto e quel sapore un po' rustico, la cottura nel paiolo che le dà quella consistenza bella soda, la basla di legno su cui viene poi versata e coltello di legno con cui la si taglia che la rendono così casereccia...
Niente a che vedere con quella polenta che mi è capitato di provare che è farina gialla bagnata e cotta in una teglia...

E poi naturalmente ci sono le varianti golose
La polenta taragna: con burro e formaggio messi direttamente nel paiolo a fine cottura
La polenta cunscia: strati di fette di polenta alternate con grana grattato e cosparse di burro rosolato...

Ma anche semplice semplice, magari mangiandola insieme un pezzo di formaggio, la polenta è sempre un piatto che ha quel non so che di rassicurante e che fa sentire a casa.

Nessun commento:

Posta un commento