martedì 11 agosto 2020

Compagnia silenziosa

Uno dei passatempi che unisce me e mia mamma è quello dei cruciverba.

A volte ci mettiamo lì ognuno con la sua enigmistica e ci immergiamo nella risoluzione delle parole crociate.

Ogni tanto poi uno dei due fa uno sbuffo, alza la testa dal giornale, si gira verso l'altro e legge ad alta voce la definizione che ha causato lo sbuffo.

E quando la cosa diventa impegnativa ci sediamo uno di fianco all'altro sul divano e insieme ci spremiamo le meningi per risolvere lo schema.

Oppure mia mamma mi lancia il giornale e mi dice di concludere quel pezzetto di cruciverba che ha lasciato indietro.

Sembra un passatempo solitario, ma per sentirsi in compagnia non è che per forza bisogna sempre essere lì a chiacchierare.

Quando si sta bene insieme non ci si sente in obbligo di colmare i momenti di silenzio, si sta bene anche senza parlare o facendo ognuno le sue cose.

Basta la presenza dell'altro per sentirsi sereni.

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