Uno dei passatempi che unisce me e mia mamma è quello dei cruciverba.
A volte ci mettiamo lì ognuno con la sua enigmistica e ci immergiamo nella risoluzione delle parole crociate.
Ogni tanto poi uno dei due fa uno sbuffo, alza la testa dal giornale, si gira verso l'altro e legge ad alta voce la definizione che ha causato lo sbuffo.
E quando la cosa diventa impegnativa ci sediamo uno di fianco all'altro sul divano e insieme ci spremiamo le meningi per risolvere lo schema.
Oppure mia mamma mi lancia il giornale e mi dice di concludere quel pezzetto di cruciverba che ha lasciato indietro.
Sembra un passatempo solitario, ma per sentirsi in compagnia non è che per forza bisogna sempre essere lì a chiacchierare.
Quando si sta bene insieme non ci si sente in obbligo di colmare i momenti di silenzio, si sta bene anche senza parlare o facendo ognuno le sue cose.
Basta la presenza dell'altro per sentirsi sereni.
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