domenica 2 febbraio 2020

Cibo esotico


Ormai tutti siamo abituati a mangiare di tutto.

Non fa più scalpore mangiare pesce crudo nel sushi, è ormai normale abitudine usare spezie come il curry della cucina indiana, o cercare un ristorante etnico quando si programma una cena fra amici.

E in giro si trovano ristoranti da tutto il mondo, messicani, etiopi, libanesi, cinesi, giapponesi, greci, turchi... e chi più ne ha più ne metta.

Poi però ci sono occasioni in cui si ha accesso a piatti di cui si è sentito parlare ma che non abbiamo mai assaggiato.

Per me uno di questi piatti sentiti nominare ma mai trovai da assaggiare è stato ad esempio il ramen.

In effetti in giro per Milano probabilmente ci sono dei posti che lo fanno, e magari qualche volta andrò anche a provarlo, ma le uniche volte che l'ho visto è stato in occasione di fiere o festival, come quello dell'oriente a cui sono stato ieri.

Il ramen è una sorta di zuppa con spaghetti e vari ingredienti che vanno dal maiale all'uovo al bamboo alle verdure a seconda dei gusti.

Io l'ho conosciuto tramite i fumetti giapponesi che leggevo un po' di tempo fa, si vedevano queste ciotole piene di ingredienti non meglio identificati e i personaggi dei fumetti che con le loro bacchette pescavano dal brodo spaghetti e leccornie.

E dopo averlo immaginato e aver invidiato i personaggi dei fumetti che lo mangiavano, qualche anno fa quando a una fiera (o forse era all'expo? non ricordo) ho visto che lo servivano non ho potuto non provarlo, nonostante il mio scetticismo per le cose in brodo. E ne sono rimasto piacevolmente colpito.

Ieri al festival dell'oriente ero con mia sorella e, visto che lei è cresciuta rubandomi i manga da leggere, ero sicuro che avrebbe apprezzato l'idea di provare il ramen e infatti così è stato! Ha avuto la stessa reazione che ho avuto io la prima volta che l'ho provato.

Quegli spaghetti che peschi dal brodo e che devi praticamente aspirare perché sono lunghi e non è che li puoi tagliare o arrotolare sulla forchetta... quando poi ti ritrovi a ridere con gli spaghetti appesi alla bocca allora sì che la cosa si fa interessante...

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