venerdì 26 luglio 2019

Sbalzi di temperatura


E poi uno parte dal caldo torrido di Milano per recarsi al relativo fresco di Gerola.

Tutto comincia in stazione Centrale dove, naturalmente, il treno delle 12.20 non arriva al binario prima delle 12.15 dopo essere stato a lessarsi sotto la "serra" della stazione per almeno tre quarti d'ora e sempre al binario che non è quello in cui aspetti tu.

Poi salgo in treno e sono accolto da un'escursione termica di tipo 25 gradi.
Appena salito è quasi gradevole, e uno crede che sente freddo perché arriva dal marciapiede caldissimo ed è solo una questione di adattarsi alla nuova temperatura.

Allora mi trovo il mio posticino, tiro fuori l'ebook e comincio a leggere.
Dopo un po' mi rendo conto che il treno non è ancora partito e guardando l'orologio ne ho la conferma, siamo in ritardo di 20 minuti e non siamo ancora partiti.
Intanto la sgradevole sensazione di temperatura troppo bassa non è ancora passata e comincio a pensare che forse non era solo una sensazione transitoria.

Intanto il treno parte e io mi riimmergo nella lettura, con una mano appoggiata sul pancino che non apprezza la temperatura polare.

Dopo la canonica ora e quaranta arrivo alla stazione di Morbegno e all'apertura delle porte del treno sono investito dal muro di fuoco dell'aria esterna che mi accoglie... anche se i primi due secondi in quel caldo da fornace non danno nemmeno troppo fastidio dopo il gelo del treno.

Poi salgo in macchina con mia mamma, che ha pensato bene di parcheggiare all'ombra, poi a fare la spesa nei 12 gradi del supermercato, poi di nuovo in macchina....

Morale della favola dopo tutti questi sbalzi di temperatura mi sono ritrovato con la voce arrocchita, la pancia sottosopra e la spossatezza degne di una influenza invernale...

Evviva il caldo... e ancora di più evviva l'aria condizionata estrema...

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