giovedì 29 novembre 2018

Colloquio lampo


Oggi ho avuto il mio primo colloquio di lavoro.

Non il primo da quando cerco un impiego, ma proprio il primo che abbia mai fatto.
Le altre volte che ho cominciato un lavoro non ho mai affrontato un vero e proprio colloquio.
La prima volta ero uno studente universitario che smanettava un po' col pc e, come molti altri, mi sono proposto per un lavoro di un mesetto per superare un momento di crisi di studio; la seconda è stato quando, dopo che il lavoro di un mesetto durava già da circa un anno, sono stato assunto dove lavoravo quindi un colloquio proforma, la terza ero io il mio capo quindi niente colloqui...

Perciò quando l'altro giorno sono stato contattato per un colloquio conoscitivo, da un datore di lavoro a cui nemmeno avevo fatto domanda e per un impiego di cui non ho nessuna conoscenza, ho pensato che sarebbe stata un buon modo per fare questa nuova esperienza, a prescindere dall'interesse che il lavoro avrebbe potuto avere.

Ovviamente la mia ignoranza nel campo l'ho fatta subito presente appena mi hanno contattato, ma l'appuntamento per il colloquio me l'hanno dato lo stesso.

Appena messo giù il telefono il primo pensiero che ho avuto è stato "Ma ce l'ho un paio di pantaloni adatti per un colloquio di lavoro?" la risposta ovviamente è stata "direi di no".
Poi ravanando in giro ho trovato due paia di pantaloni che sarebbero potuti andare bene raggomitolati da chissà quando in un angolo dell'armadio!

Peccato che erano letteralmente raggomitolati... sembravano solo due pezzi di stoffa sgualcita con una vaga forma di pantaloni... e mi è toccato fare una cosa che ormai non facevo più da davvero tanto tanto tempo: ho dovuto usare il ferro da stiro!
Non ricordavo quasi neanche più dove lo tenevo... Ma armato di determinazione l'ho riesumato dal suo armadio e ho eroicamente stirato quei due gomitoli di stoffa finché hanno riacquistato le sembianza di pantaloni...
Peccato che è stato un lavoro inutile... un paio erano corti... forse è per quello che erano buttati là in quell'angolo... l'altro paio sarebbe anche andato bene... se fosse stato il mese di luglio, ma per fine novembre forse qualcosa di meno leggero sarebbe andato meglio...

Ieri quindi ho dovuto, dopo aver già dovuto affrontare il ferro da stiro, sottopormi a un altra tortura: andare a comprare un paio di pantaloni!
Ne ho già parlato altrove, ma non posso fare a meno di ripeterlo: Questi cavolo di modelli "slim" dove il mio polpaccino da montanaro non riesce quasi nemmeno a passare!
Alla fine dopo fatica e frustrazione sono riuscito a recuperare dei pantaloni che andassero quasi bene... d'altra parte mi servivano oggi... non avevo né il tempo né la voglia di girare per tutta Milano a cercarli... sono andato in un negozio e dovevo trovarli lì. Punto.

Comunque, dopo tutte queste incombenze, oggi prendo il treno e mi presento al colloquio, bello tranquillo e rilassato. Direi che è andata bene...
Mi fanno compilare un modulo coi miei dati, facciamo 4 chiacchiere (di numero) e "Arrivederci, la terremo in considerazione se si aprisse qualche posizione che possa fare al caso suo" "Piacere di avervi conosciuti, arrivederci."

Ci ho messo di più a stirare i pantaloni (per non parlare del tempo per comprarli) che a fare il colloquio...

E non so nemmeno se vale come colloquio... era un lavoro in cui serviva essere automuniti e come candidamente ho detto alle interlocutrici "No, non ho l'auto, e non ho intenzione di comprarla per per andare al lavoro", per una mansione che "Diciamo che non è in cima alla classifica delle mie aspirazioni di lavoro", per cui non mi ero proposto io ma per cui sono stato cercato "Visto che mi avete cercato sono venuto per vedere quali erano le possibilità, per non chiudermi porte alle spalle"...

Vedremo come sarà il prossimo... intanto mi faccio una risata...

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