lunedì 24 giugno 2019

Caldo rientro


E dopo un sabato piovoso al freddo e al gelo e una domenica al bel calduccio ventilato della montagna il lunedì termina con una torrida serata di rientro a Milano.

Che poi uno per rendersene conto ci mette un po', in treno c'è l'aria condizionata e quando scendi in Centrale ti rendi conto cosa prova un panino crudo che entra nel forno. Ma dai la colpa al fatto che ci sono i treni, che sei sotto la serra della stazione, alla marea di gente assiepata all'uscita e a mille altre cose.

Quindi scendi in metropolitana senza nemmeno vedere il colore del cielo e appena sali sul metrò hai quell'effetto ghiacciaia che è appena smorzato dal "calore umano" delle persone che premono in tutte le direzioni.

Alla fine arrivi alla tua fermata, sali le scale verso il mondo di superficie e il sole ti colpisce come il soffio di un drago, in un secondo sei boccheggiante e fradicio di sudore e cominci a guardarti intorno disperato alla ricerca di qualcosa che faccia ombra.

Se poi sei fortunato e non è mezzogiorno magari trovi un lato della strada che non è battuto dal sole, magari anche con un refolino d'aria che ti permette di riempire di nuovo d'aria i polmoni.

La mia fortuna è che una ventina di metri dopo il trauma dell'uscita al sole su un piazzale di asfalto e cemento comincia il viale alberato e ombroso che mi conduce fino a casa.

Poi entri in casa e hai quella falsa sensazione di fresco, ti togli di dosso tutto quello che puoi toglierti, ti siedi un momento per completare la "fase sudatoria", che nemmeno in sauna è così efficace, in trepidante attesa di poterti buttare sotto la doccia e toglierti di dosso quello straterello di caldo che ti avvolge peggio che se fossi arrotolato nel domopack.

Resti sotto la doccia fino a quando cominciano a spuntare le branchie perché sai benissimo che una volta uscito ci saranno solo pochi minuti di grazia in cui ti sentirai fresco e pulito prima di ricadere nella spirale dell'afa.

Ma non lamentiamoci, fino a due settimane fa ci si lamentava che si doveva ancora andare in giro con la giaccavento... Adesso quel problema non l'abbiamo più...

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