sabato 24 novembre 2018

Sua maestà la Lasagna!


E oggi, dopo un periodo in cui usavo la cucina solo per mera necessità, mi è venuta voglia di cucinare e per festeggiare il ritorno ai fornelli cosa c'è di meglio che una bella teglia di lasagne al ragù?

Dai, diciamocelo, quale piatto meglio delle lasagne rappresenta il "Piatto delle grandi occasioni"?
Solo a nominando la parola lasagna si entra in un clima di festa, di gusto, di ... peccato di gola...

Ricordo quando ero piccolo che la preparazione delle lasagne era una vera e propria impresa!

Ci si mettevano insieme la mamma e il papà, mettevano sul fuoco un pentolone enorme pieno d'acqua dove facevano cuocere le sfoglie di pasta poche per volta se no si attaccavano insieme o si rompevano, poi le scolavano una a una stendendole su dei canovacci allargati sul tavolo di cucina dove restavano ad asciugare e infine, dopo averle cotte tutte e averle fatte asciugare, cominciavano finalmente ad assemblarle col sugo e la besciamella.
Tutta queste grandi manovre, seguite poi dalla cottura in forno, occupavano un tempo decisamente lungo e forse per questo quando poi ci si sedeva a tavola e la teglia di lasagne faceva la sua comparsa, insieme al profumo si diffondeva nell'aria una sensazione di festa.

Oggi le cose si sono semplificate, ormai la pasta delle lasagne è concepita in modo tale che non richieda più la precottura e le sfoglie secche di pasta sono talmente sottili che le si può assemblare direttamente con gli altri componenti.

Ma la lasagna mantiene sempre lo stesso tutte le sue caratteristiche di golosità e succulenza!

Io oggi ho cominciato l'opera preparando una bella pentola di ragù, che già da solo fa venire l'acquolina in bocca, infatti ne ho fatto in abbondanza così ci condisco anche gli gnocchetti sardi per cena...

Per prima cosa ho tritato carote, cipolla e sedano a pezzettini belli piccoli, poi li ho messi a soffriggere con un po' di burro e di olio.
Ci ho aggiunto carne trita di manzo e una salsiccia e ho fatto rosolare bene il tutto facendo sbriciolare bene le carni poi ho annaffiato con un po' di vino, l'ho lasciato asciugare e ho fatto lo stesso con un po' di latte.

A questo punto ho recuperato un vasetto di brodo, che avevo messo nel congelatore l'altro giorno quando ho fatto il lesso, e l'ho versato nella pentola insieme a una bella dose di concentrato di pomodoro; ci ho aggiunto anche una lattina di polpa di pomodoro ho mescolato un po' e poi a cuocere, la famosa "cottura lenta lenta" che è caratteristica del ragù!

L'ho lasciato cuocere un po' più di due ore e poi intanto che completava la cottura ho preparato la besciamella.

Fino a non tanto tempo fa quando dovevo fare la besciamella, per lasagne o cannelloni o verdure gratinate andavo nel panico, cominciavo a cercare la ricetta perché da una volta all'altra non la ricordavo e passavo tutto il tempo della preparazione terrorizzato dalla possibilità che si formassero i famigerati grumi...

Adesso quando la preparo butto un po' di burro in pentola, lo faccio sciogliere, ci setaccio dentro un po' di farina, li lascio cuocere un istante e poi ci verso il latte e mescolo un po' con la frusta, ci gratto dentro la noce moscata (ma si usa per qualcos'altro la noce moscata?) un pizzico di sale, un'altra rimestatina e poi la lascio lì sul fornello bella tranquilla per un po'. Poi quando tende a bollire la rimescolo un po' e la lascio a cuocere finché non raggiunge la consistenza che mi serve (per le lasagne non troppo densa, per il gratin un po' di più).

Pronta la besciamella ci ho versato dentro il ragù (questa è una cosa che mi ha insegnato la mamma, in questo modo nella lasagna i gusti si amalgamano meglio, e fra l'altro è molto più comodo), il tutto superbollente, così la pasta secca si ammorbidisce meglio, e via!
Pirofila, stratino sul fondo di sughetto del ragù, strato di pasta, strato di besciamella+ragù, manciata di grana grattato e di nuovo pasta e via così fino allo riempimento della pirofila o alla fine del ragù...

Ricopro di stagnola e lascio lì il tutto a riposare e a impregnarsi per bene di gusto fino a domani quando con qualche fiocchetto di burro sopra la pirofila finirà nel forno!

E già adesso sento l'acquolina in bocca!

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