venerdì 20 aprile 2018

A spasso per l'Europa

Uno dei viaggi più belli e più faticosi che abbia mai fatto è stato innegabilmente l'inter-rail.

Insieme ad altri 3 amici di università siamo partiti per questa avventura in giro per l'Europa.

Era il mio primo viaggio da solo degno di questo nome, ed è stato anche il più lungo che ho fatto.

Prima decisione da prendere: in quanti andiamo?
in due è troppo poco, da cinque in su è troppo, si farebbe troppo casino... quattro abbiamo deciso che era il numero perfetto perché in 3 si rischia di essere 2 contro uno in qualsiasi cosa da decidere e non è bello se poi ti trovi a essere sempre l'uno... quindi 4! 

Dopo un po' di pianificazione sulle destinazioni e la determinazione di un budget giornaliero da cui non avremmo dovuto sforare è cominciata la parte più difficile dell'organizzazione: preparare lo zaino per il viaggio!

Già, perché tutto quello che ci sarebbe servito doveva trovare posto in uno zaino che ci avrebbe accompagnato come il guscio di una tartaruga per tutto il viaggio...
Quindi una prima cernita fra le cose utili e quelle superflue, poi un'ulteriore selezione fra quello utile e quello necessario e infine un'ulteriore scrematura fra le cose necessarie e quelle indispensabili che alla fine sono le uniche cose che abbiamo portato.

E via! Pronti alla partenza!

Prima tappa Vienna, poi Monaco (con deviazione al castello di neuschwanstein, quello dei puzzle), Berlino, Copenaghen, Stoccolma, Oslo, Amsterdam e poi vedremo, magari facciamo una o due tappe in Francia...

La parte più assurda era la ricerca dell'alloggio: arrivati in città prima cosa tappa all'ufficio turistico e recupero dei numeri di telefono degli ostelli, quindi ci si dirigeva a una cabina telefonica (i cellulari non esistevano ancora) e si cercava il più vicino e economico. La cosa divertente era che di 4 persone in due l'inglese sapevamo a mala pena cos'era, gli altri due lo conoscevano, ma uno aveva difficoltà a capirlo, l'altro a parlarlo... quindi si schiacciavano nella cabina e in qualche modo passandosi la cornetta e consultandosi su cosa avevano capito e cosa dire raccoglievano le informazioni e prenotavano il pernottamento...

Quindi il cambio valuta, perché anche l'euro non c'era ancora, quindi scellini, marchi, corone di due o tre tipi, fiorini...

E poi via a zonzo per le città... il cibo lo compravamo nei supermercati e mangiavamo all'aperto con pane a fette, scatolette di tonno e non ricordo cos'altro... nel budget il ristorante non era contemplato... magari a volte mcdonalds...

Che avventura! E che esperienza! Siamo stati in giro una ventina di giorni, alla fine eravamo decisamente provati, infatti dopo Amsterdam non abbiamo più fatto altre tappe aggiuntive e siamo tornati direttamente a casa...

Non scorderò mai quel viaggio, a volte mi dico che dovrei tornare nelle città che ho visto allora, ma per un motivo o per l'altro non mi è mai capitato di farlo... chissà se rivederle con calma e non come "vagabondo" mi darebbero le stesse emozioni...

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