Stasera ero in ufficio, l'ora di uscita era arrivata, guardavo fuori dalla finestra e vedevo il parcheggio sciogliersi sotto il sole.
Per un momento ho pensato che avrei potuto restare lì fino a domani, dormire al fresco sotto il tavolo magari...
Ma non esageriamo...
Quindi mi sono fatto coraggio, ho indossato il mio fido cappellino e sono uscito ad affrontare il caldo asfalto del primo tratto di strada verso casa.
La cosa buona è che superato il primo traumatico tratto di strada le cose diventano più facili, compaiono gli alberi, attraverso un parchetto rinfrescato dalle fronde e da lì fino a casa il sole non è più un grosso problema sotto i rami che si allungano sul marciapiede dei viali.
Ma devo dire che, da quando ho avuto l'ispirazione di portarmi il cappellino, anche il passaggio dall'aria condizionata al calore dell'asfalto è decisamente meno traumatico.
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